*******************
Marinette stava mangiando le sue patatine in silenzio e ogni tanto fissava Luka che invece non aveva toccato nulla del suo cibo e invece la stava fissando. Non cercava nemmeno di non farsi notare... sembrava pensieroso ma non in maniera triste o malinconica, semplicemente perso nelle sue idee.
Avevano deciso di andare a mangiare qualcosa insieme e si erano buttati nel primo fast food che avevano trovato per strada, ordinando due panini , due coche e una confezione di patatine.
Luka però non aveva quasi toccato cibo e continuava a fissarla.
Non sapeva come comportarsi con lui.
Faceva sempre qualcosa che la sorprendeva o la spiazzava.
Ora perché non parlava ?
- il cibo si fredda se non lo mangi - disse, giusto per interrompere il silenzio e magari convincerlo a smettere di fissarla.
La metteva in soggezione.
Luka prese pigramente una patatina mangiucchiandola ma continuando a fissarla.
Marinette bevve un sorso di Coca-Cola studiando il ragazzo per capire che intenzioni avesse. Sembrava che dovesse rimanere in quella posizione per sempre quando all'improvviso parlò.
- allora cosa ti piace di Adrien ?-
La ragazza per poco non si strozzó con la sua bibita.
Che razza di domanda era ?
Lo guardò spaventata e supplicante.
Perché dovevano parlare di questo ?
Luka addolcì il suo sguardo.
- tranquilla, non me la prendo, voglio solo sapere - disse.
"Voglio sapere chi è la persona che devo superare per conquistarti " pensò, ma non rese partecipe la ragazza di questo pensiero.
Marinette sentí lo stomaco chiudersi.
Luka sembrava davvero voler parlare di questo.
Sospiró.
Se doveva essere sincera, tanto valeva esserlo fino in fondo, almeno con lui.
- è gentile, la persona più gentile che io conosca. Quando ci siamo conosciuti lo odiavo-
Disse cercando di non guardarlo ma di tenere gli occhi fissi sulle patatine che non aveva più voglia di mangiare.
- pensavo che fosse ricco e viziato, che mi stesse facendo degli scherzi solo per divertirsi. Scherzi di pessimo gusto. Ma poi ho visto quanto male gli ho fatto giudicandolo senza conoscerlo, in realtà stava cercando di aiutarmi pur non sapendo chi fossi. E nonostante io ancora non volessi avere nulla a che fare con lui .... lui è sempre stato gentile - deglutì assalita dai ricordi - mi ha sorriso e mi ha prestato il suo ombrello.
Seguí qualche secondo di silenzio.
Luka le prese la mano e la strinse forte.
- ti sei innamorata di lui quel giorno ? - chiese sottovoce.
Marinette si stava agitando. Annuí.
- e non gli hai mai rivelato i tuoi sentimenti tenendoli per te ? -
Sentí un peso salirgli su per la gola. Fece cenno di no con la testa.
Non guardava il ragazzo negli occhi ma sentiva l'urgenza di stringersi nel suo abbraccio.
Luka dovette leggerle nel pensiero come sempre perché si avvicinò e la abbracciò.
- deve essere stata dura per te fingere di essergli amica per potergli stare accanto - disse stringendola.
Marinette sentí le lacrime salirgli di nuovo.
Non pensava che fosse stata così dura prima che qualcuno glielo facesse notare. Ma adesso si sentiva così fragile.
Inspirò profondamente.
Non voleva piangere.
Aspettó che il suo cuore si calmasse.
Si stava così bene nell'abbraccio di Luka.
Voleva ringraziarlo per non averle detto niente, per non averle girato le spalle ma averla accettata e basta.
Decise di ringraziarlo nel modo in cui le aveva insegnato, un modo che lei trovava piacevole e che sperava avesse sul ragazzo lo stesso effetto che aveva su di lei.
Si sciolse dall'abbraccio e si voltò fissandolo negli occhi. Poi, prendendolo alla sprovvista, avvicinó repentinamente il suo viso a quello del ragazzo e vi posò un delicato bacio sulle labbra.
- grazie - sussurrò, per poi riposizionarsi nel suo abbraccio caldo con un piccolo ghigno di vittoria sulla faccia.
Era riuscita a farlo arrossire.( visto che ieri non ho aggiornato vi lascio un altro pezzo)
*********************
Si era fatto un po' tardi e Luka stava riaccompagnando a casa Marinette che doveva obbligatoriamente fare i compiti ( anche se non tutti, almeno un po' a far finta di scarabocchiare qualche risposta, giusto per tenere buoni i suoi genitori e la sua media a scuola )
Non avevano parlato più molto, ma stavano semplicemente uno accanto all'altra, si beavano uno della compagnia dell'altro.
A Marinette ronzava in testa un pensiero che non aveva il coraggio di esprimere a voce ma che sentiva sempre con più urgenza di dover esternare.
Poco prima che arrivassero alla pasticceria prese coraggio e disse
- che cosa ti piace di me ? -
Cercò di sostenere lo sguardo del ragazzo mentre faceva quella domanda ma era sicura di essere completamente arrossita.
Luka semplicemente ridacchió indeciso se risponderle o se farla penare ( conoscendo il suo lato insicuro e timido ).
Fece finta di pensarci e di sforzarsi per cercare qualcosa che gli piacesse, con l'ovvio risultato che Marinette gonfió le guance arrabbiandosi tanto.
Luka non riuscì a trattenere le risate e scoppiò a ridere in faccia alla ragazza che ormai aveva cominciato a picchiarlo con la borsetta
Solo quando sentí una specie di lamento ( Tikki era nella borsetta! Come aveva fatto a dimenticarlo ? ) smise e si voltò con un broncio pronta a tornarsene a casa.
Luka la trovó adorabile e pensó di cominciare proprio da lì ad elencarle le cose che amava di lei.
Aprí la bocca per parlare ma purtroppo la conversazione fu interrotta da delle urla e dai rumori assordanti che poteva essere causati solo da un attacco akuma.
Marinette cambió espressione.
- Scusami Luka - disse frettolosa -Ma devo andare a casa, é davvero molto molto tardi e devo rientrare subitissimo - continuó scappando verso la pasticceria
- grazie per la bella giornata - gridó mentre la porta ormai era già chiusa.
Il ragazzo alzò le spalle e sorrise.
Voleva davvero dirle cosa amava di lei ...
Gli venne in idea.********************
Me lo lasciate un giudizio ?
STAI LEGGENDO
In sospeso
FanfictionQuando la tua vita prende una piega inaspettata e decidi di seguire l'onda di quello che accade non sempre sai se è la scelta giusta. E anche quando te ne convinci hai la sensazione di rimanere lì, in sospeso, ad aspettare che succeda qualcos'altro...