Amari ricordi

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Quando le loro labbra si staccarono sembrava che fosse passato un secolo; per quanto li riguardava, il programma poteva essere già finito, il vincitore già decretato e potevano essere già iniziate le audizioni dell'edizione successiva. Invece furono portati bruscamente alla realtà dalle voci che li cercavano: <Ma dov'è finito Manuel? Carlo, controlla nel bagno, può essere che si sia sentito male>. Manuel e Bianca si guardarono con gli occhi sgranati, rendendosi conto solo in quel momento di ciò che sarebbe potuto succedere se qualcuno li avesse colti in flagrante.

<Bianca, io esco, tu rimani qua per qualche minuto, poi vai in bagno e fai finta di esserti sentita male>, disse Manuel in preda all'ansia.

<Va bene>, rispose Bianca che dall'essere rossa in viso per l'emozione appena vissuta, aveva assunto improvvisamente il colore del muro.

Manuel uscì dal camerino e lei rimase ad aspettare. Dopo due minuti circa uscì anche lei e si diresse verso il bagno così come le era stato detto, ma mentre si incamminava andò ad urtare contro uno degli uomini della produzione che appena la vide assunse un'aria sospettosa e le disse: <Ma si può sapere dov'eri finita? Sono dieci minuti che vi stiamo cercando, sia a te che a Manuel. Da dove sbuchi adesso?>.

Bianca sapeva di doversi inventare una bugia e anche in un nano di secondo, ma era stata sempre incapace di mentire, aveva un'espressione facilmente decifrabile e quando mentiva le lo si leggeva in faccia, così optò per una mezza verità... molto mezza...

<Non mi sono sentita bene e Manuel mi ha portata in camerino per farmi sdraiare un po', adesso va meglio, ma stavo andando in bagno a sciacquarmi il viso>.

<In effetti sei un po' pallida. Vai a darti una rinfrescata, ma fai presto perché tra meno di cinque minuti verrai chiamata sul palco>.

Bianca ringraziò il cielo che avesse abboccato alla sua bugia. Si diresse lo stesso verso il bagno per risultare credibile e si sciacquò il viso, sentendo in realtà di averne un gran bisogno dopo l'ultimo quarto d'ora vissuto che le era sembrato lungo una vita. Poi si diresse nel backstage dove si trovavano anche gli altri ragazzi.

<Bianchì come stai? Ci hanno detto che ti sei sentita male>, le domandò Lollo.

<Va molto meglio adesso, è stata solo l'emozione mista all'ansia, niente di preoccupante>, rispose.

Lollo però la guardò sospettoso. Ormai aveva imparato a conoscerla e, nonostante lui e Bianca fossero rivali, avevano stretto una bella amicizia e sapeva quando la sua amica stava dicendo una bugia. Però non disse altro, per non destare sospetti tra gli altri ragazzi, soprattutto per non insospettire Giorgia che da quando era stata sostituita da Manuel aveva una grande sete di vendetta nei confronti di Bianca. Lollo immaginava che tra Manuel e Bianca ci fosse qualcosa che andasse al di là del rapporto normale tra couch e allieva, ma non pensava che fosse una cosa preoccupante ai fini della gara. D'altronde era il pubblico che votava il preferito in quella fase; solo in caso di ballottaggio spettava ai giudici votare chi far rimanere, ma il problema non si sarebbe posto perché Manuel avrebbe comunque dato il voto al componente della sua squadra. Però sapeva che non tutti l'avrebbero pensata come lui; avrebbero iniziato a dare a Bianca della raccomandata, ad insinuare che il rapporto con il giudice durasse da prima delle audizioni e che il suo percorso fosse una farsa. Quindi da buon amico, tenne per lui i suoi sospetti e si disse che, nel caso, ne avrebbe parlato privatamente con la sua amica.

I ragazzi in gara furono chiamati sul palco per decretare chi il pubblico avesse mandato al ballottaggio. Bianca fu la prima ad essere salvata e, dopo aver ringraziato tutti, lasciò lo studio e raggiunse il dietro le quinte. Al ballottaggio andarono Giorgia e Lollo e fu eliminata Giorgia.

La puntata si era conclusa e i ragazzi stavano ritornando in hotel. Lollo voleva trovarsi da solo con Bianca per poterle parlare, ma la ragazza sembrava non essere presente quella sera, aveva lo sguardo perso nel vuoto; così decise che le avrebbe parlato l'indomani, dato che avrebbero avuto un giorno di libertà e di relax.

<Bianchì, poi ti dovrei parlare di una cosa...>, disse Lollo.

<Lollo, facciamo domani? Sono stanchissima, non vedo l'ora di mettermi sotto le coperte>.

<Vabbù, però domani mi dedichi tutta la giornata se no te meno>.

<Non potrei mai rifiutare un invito così ben formulato e romantico>.

Continuarono a scherzare per tutto il tragitto nel pullman, fino all'hotel. Dopo di che, si diedero la buonanotte e Bianca salì nella sua stanza. La prima cosa che fece fu buttarsi sul letto, ripensando a tutti gli eventi della serata, anzi all'EVENTO della serata. In quel momento si sentiva la persona più fortunata sulla faccia della terra, ma appena le venne questo pensiero si incupì di colpo: era proprio così che si era sentita l'ultima volta, con il suo ex ragazzo. Con lui aveva vissuto un colpo di fulmine, lo aveva desiderato per mesi e mesi e quando finalmente il tutto si era concretizzato, si era sentita proprio così: la persona più fortunata del mondo. Ma poi tutto era crollato e lei anche. Dei quattro anni di relazione, in cui aveva sputato sangue, veleno e lacrime, non rimanevano nemmeno le briciole, ma solo il vuoto che si portava dentro e il dolore che l'accompagnava come un'ombra. Dopo di lui non si era più legata a nessuno e all'improvviso era piombato Manuel nella sua vita, che le aveva fatto riscoprire sentimenti che non avrebbe più pensato di riprovare, e che anzi si era promessa di non riprovare. Per questo si insinuò in lei la paura di stare male di nuovo e per l'ennesima volta, il fantasma di un passato che non la lasciava in pace, le rovinò un momento magico.

BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora