II

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La macchina di mia madre si ferma davanti casa di Chiara con un gesto netto e brusco. Ho guardato fuori dal finestrino sognando ad occhi aperti per tutto il tragitto. La verità? Non vedo l'ora di partire.

Le faccio uno squillo digitando il più velocemente possibile il suo numero sulla tastiera, e dopo pochi minuti la vedo, alla mia destra, che apre il portone e alza lo sguardo verso l'alto.

La mamma, Giuseppina, è affacciata verso di noi e la sta salutando con la mano. Dal suo sguardo riesco a capire che sta trattenendo qualche piccola lacrimuccia. Marta, la sorella di Chiara, si infila tra le gambe di sua madre e la imita urlando giù dal balcone:

《Ciao Chiara!! Torna tardi, così avrò la camera tutta per me!!》

《Non ci sperare!!》le grida lei dietro.

Si sorridono. Penso che il loro sia uno dei rapporti tra sorelle più belli che abbia mai visto e avuto il piacere di sperimentare. Mamma suona il clacson per dare nell'occhio e farsi vedere da Giuseppina che fa un segno del capo come segno di aver capito.

Chiara si gira verso di me e mi guarda con i pugni serrati che scalpito per via dell'emozione. Scuote la testa e sorride divertita, poi trascinando la valigia dietro di lei si avvicina all'auto di mia madre e bussa al mio finestrino.

Lo abbasso e la prendo in giro:

《Desidera?》le chiedo con aria superiore.

《Muoviti fammi salire, fa un freddo cane qui fuori!》taglia corto.

《Desidera?》la intrattengo ancora io. Lei mi fissa con una risatina:

《Dai Fe seria, scendi e fammi mettere dietro》

La ignoro:

《Desidera?》continuo. So che non è per niente infastidita dal mio atteggiamento, anzi, si sta divertendo quasi quanto me, ma so anche che potrebbe perdere la pazienza da un momento all'altro:

《Fede!!!》dice a voce alta ridendo.

Contagia anche me in pochi secondi. Le faccio segno con la mano di spostarsi, perché sto per aprire lo sportello. Lei fa come le suggerisco e mi fa scendere.

La macchina di mia madre ha i sedili che si alzano e si abbassano per accedere alla parte posteriore dell'auto, e perciò chi è seduto nella parte anteriore, come adesso nel mio caso, è costretto ad alzarsi e a spostare il sedile per far salire qualcun altro e farlo mettere ai posti dietro.

Faccio ciò che devo e la aiuto con le valige afferrandole con l'intenzione di chiuderle dietro al cofano:

《Prego》dico cortesemente, lasciandole spazio sufficiente per sistemarsi in macchina.

《Ma che gentile》mi prende in giro lei, anche un pó per ripicca. Alzo gli occhi al cielo ridendo e riposiziono il sedile al proprio posto.

Mentre Chiara saluta mia madre e la ringrazia del passaggio, io raggiungo il cofano dove infilo il suo trolley e la sua borsetta accanto alla mia. Lancio uno sguardo a Giuseppina e le sorrido rassicurandola.

Lei ricambia, ma non sono convinta sia del tutto tranquilla per quanto riguarda il viaggio che io e Chiara stiamo per affrontare. Rinchiudo il cofano e mi accomodo di nuovo accanto a mia madre.

Sposto lo specchietto che permette ai miei occhi di incrociare quelli della mia amica e la guardo mentre aggancio la cintura di sicurezza:

《Prossima fermata: aeroporto》dico entusiasta.

《Alessandra le hai dato un calmante? Una camomilla? Un The caldo alla pesca prima di venire qui?》domanda a mia madre, che la osserva tramite lo specchietto:

King Arthur - La Reincarnazione (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora