XI

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Chiara's pov
Apro lentamente la porta dall'esterno e cerco di fare il meno rumore possibile, affinché Ilaria e Fede non vengano disturbate dal mio rientro in stanza.

La riunione in giardino con la Poli penso sia stata la cosa più noiosa e straziante a cui abbia mai preso parte, ancora mi chiedo come mai abbia scelto proprio me e Mirko per discutere di tutte le organizzazioni di questo dannato viaggio.

Ci sono così tante altre persone molto più responsabili di noi, in particolare di lui.

Quello che continuo a chiedermi è perché, tra tutti i ragazzi della classe, ha voluto porre questa responsabilità proprio sulle sue spalle?

So che è un gran nuotatore, anche se non l'ho mai visto nuotare e mai vorrò farlo, ma per ricoprire la carica di rappresentante di classe bisognerebbe imparare a prendere una decisione utilizzando il proprio cervello e non il mio!!

Ogni volta che proponevo una gita o una visita a qualche strano luogo del quale neanche ricordo il nome, oggi, tutto ciò che ha fatto è stato annuire ed essere sempre d'accordo con me.

Su tutto!

Che gran noia la gente senza personalità.

E Ilaria e Federica che mi ci vedono anche bene insieme.

A proposito, chissà che cosa avranno combinato, durante tutta quest'ora che io ho passato fuori di qui.

Sono proprio curiosa di sentire le loro avventure: avranno scalato il monte Everest, o saranno andate a kayakare sul Tamigi, conoscendole.

Poi si saranno prese un gelato alla fragola sulla Luna e saranno tornate sulla Terra cavalcando delfini con le ali da fata.

Per essere un loro ragionamento è abbastanza realistico.

Entro nella camera di soppiatto e piego la maniglia per far combaciare la serratura senza farmi sentire.

C'è un silenzio tombale, quasi mi spaventa.

La luce delle nostre lampade è l'unica che illumina l'appartamento, il quale assume l'aria misteriosa e scura come quella che di solito si vede nei film dell'orrore.

《Ragazze? Siete qui?》domando cautamente avanzando passo dopo passo con il cuore in gola.

Ecco, lo sapevo.

Saranno di sicuro uscite, lasciando la camera aperta e qualche sconosciuto sarà entrato e ora si sarà nascosto da qualche parte nel nostro appartamento.

Sono sicura che avverte ogni mio movimento, devo fare bene attenzione se non voglio perdere la mia vita.

Morirò a sedici anni per colpa di quelle due.

E neanche nella mia città.

Che bella cosa. La aggiungeranno nella mia biografia su Wikipedia.

Faccio un respiro profondo e mi dirigo con più leggerezza possibile verso i nostri letti, che costituiscono anche la parte più ampia della stanza.

Stringo i pugni, pronta a difendermi.

Non avrò fatto Karate, ma sono una pallavolista che sferra ottime schiacciate e battute, questo devo riconoscerlo.

Potrei schiacciargli un vaso in faccia.

Sì.

Un vaso.

Ottimo piano, senza dubbio, ma ora è il momento di portarlo a termine.

Dopo aver degludito e ispirato bene per l'ultima volta, scivolo al centro dell'appartamento puntando gli occhi sulle nostre tre piazzate.

King Arthur - La Reincarnazione (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora