Mi sento stranissima. Non so cosa mi sta succedendo, ma credo di essere ancora addormentata.
Innumerevoli immagini si susseguono nella mia mente, boschi, fiumi, terre desertiche e non so a che cosa accomunarle. Però...mi sembrano familiari.
C'è un castello, sullo sfondo. Bianco, con ampie, massicce e alte torri, ricordo di averlo già visto da qualche parte.
Inizio a camminare all'indietro all'improvviso e mi ritrovo di fronte ad una pietra, in mezzo ad una massa di uomini che indossano tutti un'armatura argentata coperta da un mantello rosso, con lo stemma di un drago ricucitoci sopra.
Dalle loro espressioni posso capire che stanno trattenendo il fiato in attesa di qualcosa a dir poco spettacolare.
Volgo lo sguardo seguendo i loro occhi e vedo, sotto di me, una pietra, con una spada, conficcata esattamente nel bel mezzo della roccia, grande e imponente che domina il piccolo angolo boschivo nel quale mi ritrovo catapultata.
Poco distante da quel masso, vedo in piedi, con le mani congiunte dietro la schiena, un ragazzo. È mingerlino, con i capelli nero pece, gli occhi azzurro cielo, ed indossa una giacca marrone con una maglietta blu e un fazzoletto rosso legato intorno al collo.
Non dà l'aria di essere uno di sangue nobile come i presunti Cavalieri che mi circondano, ma sicuramente è una persona di buon cuore. Glielo leggo in viso. Sta attendendo anche lui, qualcosa.
Il punto è che io, qui, sembra che sia l'unica a non sapere che cosa diamine stia per succedere. Proprio quando sto per sbuffare e rinunciare a capire tutta questa gente imbambolata, la mia attenzione viene catturata da uno strano rumore, come se stessero spezzando dei rami e calpestando delle foglie cadute.
Mi sporgo di nuovo, e a qualche metro da una roccia, scorgo un uomo. È alto, biondo, anche lui ha gli occhi azzurri, ma la corporatura è sicuramente più robusta e muscolosa rispetto a quella dell'altro ragazzo in piedi accanto a lui.
Indossa anche lui un'armatura argentata lucente, ma senza mantello. Si avvicina alla roccia, piano, lentamente, e fa dei respiri profondi.
Continuo a non capire, ed inizio a pensare che se ancora non ho realizzato e collegato niente di tutto ciò che sta succedendo intorno a me, la stupida sono io.
Non tutti questi personaggi riuniti intorno ad una spada conficcata in una pietra.
Il ragazzo da l'aria di essere uno molto sicuro di sé e determinato al tempo stesso. Senza paura, arriva ad impugnare l'elsa della spada, stringendola bene fra le dita coperte dai guanti neri.
Chiude gli occhi.
Il più piccolino vicino a lui pronuncia sottovoce alcune parole, forse per incitarlo ad estrarre la lama. L'amico si rilassa, quasi instaurando un rapporto tra lui e la spada, e sceglie di dargli ascolto.
Gli uomini intorno a me sono estasiati.
Poi, come per incanto, il ragazzo, utilizzando una sola mano, solleva il braccio e la spada impugnata verso l'alto con tutta la forza possibile che si ritrova in corpo, mentre un raggio di sole gli ricade sul viso.
Un lampo, un bagliore lo illumina e il vento si alza e i suoi capelli color oro si scompigliano essendo manovrati dalla brezza leggera che questa strana magia sta facendo alzare.
Di colpo finisce tutto in pochi secondi. Quacuno nella mia stessa folla si mette a gridare.
《Lunga vita al Re!!》urla.
Altri Cavalieri lo imitano:
《Lunga vita al Re!! Lunga vita al Re!! Lunga vita al Re!!》esclamano a gran voce, guardando fieri l'uomo che ha estratto la spada dalla roccia.
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King Arthur - La Reincarnazione (IN REVISIONE)
FantasyIl XII Secolo è sempre stato un periodo della storia avvolto nel mistero, ingarbugliato tra cavalieri, dame, servitori e sanguinose battaglie, ma in particolare, ciò che ancora al giorno d'oggi avrebbe bisogno di una spiegazione è la profezia del ri...