XII

53 3 6
                                    

La notte trascorsa è stata più movimentata del previsto.

Nonostante il mio voler addormentarmi, entrare nel regno dei sogni e non pensare più a niente, mi sono soltanto girata e rigirata nel letto ad ogni singola ora.

Dire che non ho chiuso occhio è niente, e se dovessi averlo fatto, per una mezz'ora, l'unica cosa che ho visto è stata la faccia di Sean che mi ammoniva sulla sua profezia.

Qualsiasi momento per lui, anche le quattro del dì, è buono per rompere le scatole.

Sarà un suo tic che avrà ereditato dalla nascita altrimenti la questione si aggiungerebbe alle tante altre per le quali bisogna preoccuparsi.

E per quelle che riguardano Sean l'elenco è lungo.

Le palpebre mi calano da sole.

Spero almeno di riuscire a reggere per ventiquattro ore e dopo di ché recuperare quelle di sonno che ho perso.

Mentre io sembro avere le sembianze di uno zombie, Chiara oggi mi sembra più arzilla del solito.

Il colore della pelle, le sue frasi motivazionali, la sua voglia di vivere.

Per fortuna che non aveva la stoffa per capeggiarci come rappresentante.

《Forza ragazze, andiamo, spirito di vitalità! Abbiamo una grande visita da fare in programma! 》esclama guardandoci, essendo la prima ad arrivare al pian terreno con l'intenzione di andare a fare colazione.

Io sbadiglio e sgrano gli occhi, cercando di farle vedere tutto l'entusiasmo possibile ma che in realtà non trovo neanche sotto ai piedi.

Ilaria mi affianca allungando il ritmo sui gradini.

Il suo mood equivale a tutti gli altri che ha adottato fin ora, invece.

Buon per lei: Sertori montata, io collassata, almeno la sua è una fascia intermedia.

Si aspetta che le rivolga la parola ma il mal di tempie che mi tartassa da quando mi sono alzata dal letto mi porta a rinunciare a ogni relazione umana.

《Come stai stamattina Fede?》mi domanda con animo.

Mi volto facendo una smorfia e alzando le spalle.

《Tutto a posto, niente di cui lamentarsi》mento.

Magari non ci fosse niente.

C'è il mondo, invece.

Sempre per colpa di Sean, naturalmente.

Guarda caso quando qualcuno ha un problema c'entra lui ogni volta.

Sean generatore di ansie e probelmi.

Non avrei mai pensato di dirlo, dato che la sua personalità è paragonabile a quella di Arlecchino, ma, dagli ultimi episodi, le cose stanno così.

Forse l'aria di casa devi fargli molto male.

Come se mi leggesse nel pensiero, Ilaria continua la nostra conversazione riferendosi proprio a lui.

《Io e Chiara ti abbiamo lasciata a parlare con Sean, ieri sera》accenna, prima di arrivare al punto.

Annuisco in silenzio.

Fin quando non me lo chiederà direttamente, l'ultima cosa che voglio è parlare di ciò che è successo a mensa ieri.

《Tu e Sean eh!》esclama senza che me lo aspetti e dandomi una gomitata.

È la prima persona della giornata a provocarmi un sorriso divertito.

《No, cara moglie mia, hai frainteso. Davvero pensi che con Bradley James nei paraggi io me la vada a sprecare con Sean?》domando ironica, sentendomi subito meglio.

King Arthur - La Reincarnazione (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora