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un mese, è passato un mese da quel giorno ed ancora non lo posso vedere,  un giorno per le visite, uno per un peggioramento,  uno per un operazione, ogni volta per una cosa diversa, ma non lo posso vedere

Sono riuscito ad alzarmi dopo quasi una settimana, non ho ancora capito cosa mi fosse successo ma dopo quella notizia sembra che i miei polmoni avessero smesso di funzionare

Nel momento in cui volevo respirare loro stavano fermi e finivo per dover ricorrere all'ossigeno

Come ho fatto?

Parlando con il medico di Yoongi, un infermiera mi ha permesso di parlargli, un emorragia interna che non si ritira rischia di comprimere un polmone e di peggiorare,  ma ci sono buone probabilità che si riprenda nelle prossime settimane

Da quel giorno ne sono passati più di venti, non un giorno che qualcosa vada meglio, non un giorno che possa varcare la soglia del suo reparto, sembra che qualcosa lo voglia fare apposta

Ho compiuto gli anni, Yoongi mi promise che il mio compleanno lo avremmo passato insieme, avremmo mangiato pizza, la stessa che lui mi portò la seconda volta che lo vidi, e poi mi avrebbe portato in un bel posto, che non aveva mai condiviso con nessuno; e invece, il 13 ottobre l'ho passato totalmente solo, seduto nel cortile sotto i rami degli alberi ormai quasi spogli e stretto in una sciarpa di lana

passeremo il suo insieme

Me lo sono ripetuto molte volte, mancano ancora mesi, perché preoccuparmi, andrà tutto bene, lo dicono i medici, non dovrebbero mentire.

Ho trovato un posto preferito anche qui, è una stanza isolata, in cui non va quasi mai nessuno, leggermente fredda rispetto la resto dell' ambiente

È ampia, e molto luminosa, a differenza del resto della struttura questa è di un caldo rosa tendente al rosso, ha una specie di balconcino con grandi finestre dalle quali si può osservare il cortile e intravedere la strada

Mi ci porto sempre la sciarpa, ultimamente ho sempre freddo, non è il freddo che senti a dicembre quando dimentichi il giubbino, è un freddo che nasce da quel vuoto immenso che mi riempie in ogni angolo, forse soni dimagrito troppo qui, la mia pelle è quasi trasparente e... non mangio da giorni, ogni tanto mi prendo qualcosa alle macchinette automatiche all'ingresso, ma non sento il bisogmo di mangiare, come se quel vuoto avesse azzerato anche  i miei bisogni

Shin, un infermiera, dice sempre che devo riguardarmi di più, persino un bambino me l'ha detto, un giorno girovagavo nei reparti pediatrici dei malati terminali e un bambino, completamente pelato mi ha tirato il bordo della maglietta e guardandomi dal basso con la sua voce flebile mi ha detto

Hyung, sorridi, sei grande e forte quindi sorridi sempre

Poi è tornato a comporre il suo monumento di Lego, sono tornato in camera e lì ho realizzato che spesso mi ero soffermato a pensare a quanto io stessi soffrendo, a quanto IO stessi male

Senza mai guardare a ciò che mi stava intorno, a quel bambino che fra qualche anno rimarra una foto su cui le persone potranno piangere e un ricordo vivo nei cuori devo il fatto di aver capito che amo veramente Yoongi, che non me ne devo vergognare, o non ne devo avere paura, perché nonostante voglia mollare tutto e lasciarmi cadere contro un muro girovago qui senza una meta precisa e quella fiamma piccola che arde dentro di me e mi tiene in piedi giorno dopo giorno, ora dopo ora, mentre l'orologio ticchetta lento trascinandosi avante le lancette è l'amore

Anche se questo amore può avermi fatto male, c'è,  questo amore fatto di speranza, dei filmini su cosa faremo una volta fuori di qui, della speranza, delle notti che passo seduto fuori dal reparto di Yoongi nell'attesa che si apra la porta e ne esca lui, cosciente o meno, ma fuori pericolo definitivamente

Questo l'ho capito grazie a quel piccolo bambino che ieri ho incontrato circondato da una decina di medici e che sorridendo mi ha ricordato di sorridere ancora, due ore dopo lui è morto e ha detto

Eomma, sorridi anche per me

Chissà cosa aveva di tanto importante nel sorriso, forse il sorriso era ciò che per me è Yoongi, per lui il sorriso era la fiammella che mi sta tenendo ancora sveglio, nel mezzo della notte fuori dalla porta del reparto

Magari non uscirà nessuno esattamente come le altre sere, magari gli occhi profondi di Yoongi rimarranno chiusi in quel sonno profondo ancora per molto e così poi sarà meno stanco

La porta si apre e una barella ne esce, riconosco le forme di quel corpo immobile e mi alzo di scatto ma uno dei medici mi allontana da essa

Era lui, come quando si addormentava sul divano di casa mia, come se stesse sognando, immobile,  il suo solito pallore e i capelli leggermente scompigliati ricadevano sugli occhi, un po' più lunghi di qualche tempo fa

L'ho visto, ma sono stato allontanato, cerco la barella con lo sguardo ma i corridoi sono deserti, come se mi fossi immaginato tutto

Yoongi.

Angolino carino

Spero che buh
Pubblicando due capitoli decenti in un giorno mi perdoniate
Love.

~Love is not over.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora