1

2.5K 116 3
                                    

La sera stava scendendo ad oscurare il cielo di Seoul lasciando calar le tenebere su quella città illuminata solo dalle luci dei locali e dalle insegne a neon di palazzi e cartelloni, le strade erano comunque molto trafficate e i marciapiedi stracolmi di persone che camminavano velocemente una affianco all'altra senza mai guardarsi in faccia, ognuno immerso nei propri pensieri. Proprio come Park Jimin.

Il corvino camminava per una delle strade più affollate e, per quanto ciò gli mettesse ansia, doveva percorrerla obbligatoriamente dato che quella era la via più veloce per arrivare al dormitorio senza doversi fare ancora più isolati a piedi; era coperto dalla tasta ai piedi e i capi che indossava erano rigirosamente neri fatti apposta per mimetizzarsi con il buio della notte.
Sospirò quando, finalmente, raggiunse la sua meta senza intoppi e contrattempi; entrò velocemente dalla porta e la chiuse subito dopo appoggiandosi poi sulla superficie di essa, fece un sospiro e si tolse la mascherina nera che copriva metà del suo viso, si tolse anche il cappellino passandosi immediatamente una mano tra i capelli per ridar loro il volume che avevano perso a causa del cappello.

-È tornato Jimin-

Solo in quel momento Jimin alzò lo sguardo notando il maknae del gruppo intento a guardare fancam al telefono seduto in modo molto scomposto sul divano, il corvino accennò un sorriso a quella vista e si staccò dalla porta togliendosi anche la giacca iniziando a sentire caldo.

-Jimin è quasi pronta la cena- lo informò Seokjin dalla cucina -Ma se devi lavarti hai tempo e credo che Hoseok sia uscito dal bagno- aggiunse.
Il corvino rispose con un semplice ok, si tolse le scarpe e si incamminò verso la sua camera che condivideva con Hoseok sperando comunque di non trovare nessuno dei due, voleva stare un po' solo in tranquillità e godersi una doccia calda per scogliere i nervi; aveva passato tutto il pomeriggio a ballare ed ora il suo corpo richiedeva un momento di pausa.
Quanto entrò nella stanza però lo scenario che gli si presentò davanti lo sconvolse così, senza pensarci due volte, uscì nuovamente in corridoio chiudendo lentamente la porta nel tentativo di non provocare rumore; si appoggiò al muro con gli occhi sgranati e le labbra socchiuse per ciò che aveva visto.

Si passò una mano sul volto, si guardò attorno, fece un profondo sospiro e si riavvicinò all'uscio della camera. Bussò titubante alla porta un paio di volte e poi abbassò il braccio lungo il suo fianco aspettando il permesso di entrare.

Sentì dei rumori strani provenire dall'altro lato della porta e anche qualche imprecazione tutt'altro che sussurrata.

-Avanti- la voce di Hoseok lo riportò alla realtà.

Deglutì e poggiò una mano sulla maniglia per entrare, i suoi due hyung ora erano sul letto di Hoseok e tenevano in mano fogli pieni di scritte e scarabocchi a cui Jimin però non prestò attenzione poichè ancora scioccato da ciò a cui aveva assistito.

-Ciao Jimin- sorrise Hoseok, il viso leggermente arrossato.

-C-ciao Hobi-hyung, c-ciao Yoongi-hyung- balbettò accennando un sorriso ricevendo però in cambio un'occhiata confusa da parte del biondo.

-Tutto bene?- chiese Yoongi voltandosi un po' verso di lui.

-Si va tutto benissimo, ho solo visto i miei due hyung che pomiciavano animatamente sul mio letto...- mormorò mantenendo comunque quel piccolo sorriso.
-Vi dispiace se faccio una doccia?- chiese indicando il bagno alle sue spalle per poi tornare a tormentarsi le mani.

-No no, vai pure- dissero i due più grandi all'unisono per poi guardarsi e accennare un sorriso.
Jimin a quel punto, sentendosi abbastanza a disagio, si avvicinò velocemente all'armadio dove prese dei pantaloni della tuta neri e una maglia larga bianca per poi metterli sul suo letto, prese l'intimo dal comodino e andò in bagno chiudendosi dentro.
Aprì l'acqua della doccia e si portò le mani a coprire la faccia.

-Come cazzo fanno a non sentirsi a disagio?-

𝒜 𝒷ℴ𝓎 𝒻ℴ𝓇 𝓉𝓌ℴ - 𝒴ℴℴ𝓃𝓂𝒾𝓃𝓈ℯℴ𝓀 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora