7.

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Louis'pov

"Vostra altezza, ci tenevo a porvi le mie scuse per il mio comportamento non molto consono nei vostri confronti. Spero mi possiate perdonare.." lo disse con tristezza ed una punta di pentimento, a parer mio, ma a quanto pare -come al solito- Liam aveva un'idea tutta diversa dato che lo squadrava come se avesse qualcosa di strano.

Per me invece era tutto apposto, di certo però, non potevo dirgli che le sue parole avessero avuto un certo effetto su di me tanto da lasciarmi senza fiato.

Il modo in cui aveva pronunciato quelle parole con una lentezza estenuante e sensuale, il modo in cui mi guardava che faceva scattare qualcosa dentro di me che non avevo mai provato, qualcosa che avevo paura sarebbe uscito fuori...

"Ehm.. oh si, certo. Ero venuto per comunicarvi la mia decisione. Non saranno presi provvedimenti drastici, ma resterete qui sotto la mia sorveglianza per un tempo per ora indeterminato... Per tanto mi auguro che non facciate niente che possa farmi cambiare idea" volevo sembrare sicuro di me, della mia decisione, ma con i suoi smeraldi che mi trafiggevano era impossibile pensare lucidamente.

"La ringrazio infinitamente Sire, siete stato anche troppo generoso.." Zayn mi ringraziò riconoscente e io sorrisi debolmente, aspettandomi una qualche reazione da LUI.

Harry non si scompose, ma continuava a guardarmi come se stesse cercando di studiarmi, di capire perché dopotutto avevo deciso di risparmiarli invece di condannarli.

La risposta non l'avrebbe mai saputa, ovviamente.

Feci un ultimo cenno del capo a Liam per dirgli di cominciare ad andare e mi presi qualche minuto fingendo di non riuscire a richiudere la cella

"Vi serve aiuto, Vostra Altezza? Ci so fare con queste cose..." Harry si alzò in piedi, e la sua altezza mi destabilizzo' per un secondo.

Era dannatamente alto.. in confronto io sembravo un nano da giardino!

Facilmente bloccò la serratura -non che ci volesse un genio, ma vabbè, avete capito- e mi porse le chiavi. Le nostre mani si sfiorarono e sentii milioni di brividi scorrermi lungo la spina dorsale.

Alzai la testa dalle nostre mani e notai che lui già mi stava guardando, arrossii all'istante e balbettando un qualcosa che neanche io capii me ne andai mettendomi quasi a correre.

Dietro di me sentii una risatina, pura e cristallina che fece sorridere il mio cuore fino al giorno successivo...


If "Happy Ever After" did exist? || Larry Stylinson ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora