VII Capitolo

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<<Siamo fatti anche noi della stessa materia di cui son fatti i sogni>>
William Shakespeare

Jennie's pov
All'improvviso mi sveglio e sento qualcosa premere contro le mie labbra, mi scanso e rigetto l'acqua, subito dopo mi accorgo di essere in braccio a Jungkook.
<Ma cosa?>
Di fianco a me sento qualcuno muoversi.
<Complimenti, ce l'hai fatta>
Lisa si dirige arrabbiata dagli altri, mentre io rimango ancora in braccio a Jungkook.
<Jennie tutto ok?> mi chiede preoccupato,
<Si, ma che è successo?> mi guardo ancora intorno allarmata.

<stavi affogando, ma io ti ho salvata> mi risponde fiero.
Mi sorride e io non posso fare a meno di ringraziarlo, è un attimo che me lo ritrovo sulle labbra e cerco di respingerlo.

<Jungkook ma cosa hai capito?> chiedo imbarazzata
<scusami, sbaglio sempre tutto>Mi posa a terra e mi da il tempo di riprendermi per poi ritornare indietro sconsolato.
Io lo seguo e arriviamo dagli altri.

<Dovremmo andare è ora di pranzo chissà cosa ha preparato lo zio di Lisa> Afferma Jisoo appena arriviamo, constatando di avere molta fame.

<Oh si, ho un panda nella pancia, peggio di quello che ha conosciuto lo zio di Lisa> prosegue Rosè che si accarezza l'addome e poi

<La smettete di parlare di mio zio> Grugnisce Lisa altamente infastidita.

<Kookie, ehi ma tu e jennie cosa stavate facendo?> Chiede Tae accorgendosi troppo tardi di me e del ragazzo arrivati in ritardo.

<Oh mi ha...> provo a parlare ma Jungkook mi stringe il braccio e io capisco che forse è meglio non dire di essere quasi affogata.
<Abbiamo parlato e fatto tuffi>Risponde allegro come se fosse successo veramente.

<Non interessa a nessuno, andiamo via che ho fame> borbotta ancora Lisa a braccia conserte e allora decidiamo tutti di seguirla e ritornare alla baita.

Il pranzo e il pomeriggio passano tranquillamente, mentre leggo un libro sul portico oppure faccio diverse merende, e finalmente arriva il momento della sera.
Lo zio di Lisa è uscito e la casa sembra spenta senza di lui.
Ci ritroviamo tutti in salotto e non sappiamo cosa fare.

Lisa alza lo sguardo dal cellulare e inizia a parlare
< Mio zio manca fino a domani mattina, ho intenzione di fare qualcosa, ma non so se tutti siete d'accordo>
Espone la sua idea con tono serio e all'improvviso tutti le danno attenzione.
<Parla, così decidiamo> Aggiunge Yoongi che ancora smanettava sul cellulare.

<Magari se mi prestassi attenzione?> Risponde Lisa corrucciata.
Così il ragazzo spegne il display e si gira verso la bionda a braccia conserte mentre tira un sospiro infastidito.

<bene> inizia a spiegare <ho alcuni amici di Kyoto, potrei invitarli e fare festa qui?>
conclude alzando un sopracciglio.

Tutti ci guardiamo stupiti aspettando una risposta affermativa finché non interviene Rosè
<E se tuo zio dovesse tornare all'improvviso?>
Sussurra preoccupata
<Mio zio non fa queste cazzate, e poi sta sempre fuori.>
risponde tranquilla e ritorna sul telefono.

<Decidetevi> Mette fine al suo discorso e si scollega completamente dalla realtà.

<Per me si può fare, ma ci sta birra o qualcosa di alcolico ?> chiede Tae.

<Io ho visto del whisky e della vodka, giù in cantina, potremmo usare quello>Afferma Jimin.

<Diamoci da fare, Lisa inizia a chiamare le persone> Conclude Kookie.

La biondina sorride furbamente<ho già avvisato tutti, sapevo che dicevate di sì, chi mai rinuncerebbe ad una festa>

Allora tutti insieme ci alziamo e iniziamo a preparare la casa.
Chiudiamo a chiave la porta di una stanza dove abbiamo messo tutti gli oggetti di valore, per evitare eventuali furti. Abbiamo anche chiuso le stanze e lasciato aperti solo i bagni.
Ovviamente so queste cose perché è compito mio chiudere le porte, infatti quando finisco sono soddisfatta del mio lavoro, ma sento di aver dimenticato qualcosa, il problema è che non so cosa?!

Dopo una mezz'oretta iniziano ad arrivare i primi invitati, tutti vestiti abbastanza svogliatamente.
Li accoglie Lisa che conosce molto bene il giapponese e li fa accomodare in salotto.
Dopo un'ora la casa è piena e si iniziano a fare i primi giochi stupidi.
Io sono in mezzo alla folla e sto cercando di farmi spazio per arrivare al bancone dove ci sono due bottiglie di whisky e due di vodka, ma io cerco la birra.
Dopo qualche minuto a cercare mi arrendo e decido di buttare giù qualche shot di vodka alla ciliegia. Mi inizia a girare la testa e mi sembra di vedere fuori dalla finestra un'ombra scura con il cappuccio.
Mi spavento e mi allontano, trovo la porta della cantina più vicina, aperta e ci entro dentro.
Mentre scendo le scale sento qualcuno battere fortemente contro un muro.
Ho paura di proseguire ma credo che siano solo allucinazioni.
Arrivo alla fine e trovo Lisa, di spalle che da cazzotti alla parete.
<Lalisa> La chiamo un po' brilla.
Lei si gira e mi vede, nei suoi occhi noto una luce strana, quasi maliziosa.
<Jennie cosa ci fai qui?> Risponde e si avvicina.
All'improvviso non mi ricordo più quello che è successo e sento che mi mancano le forze.
Mi accascio per terra e lei mi viene vicino.

<Ti senti bene?> Sembra ubriaca anche lei, forse più di me, biascica quando parla e non ha molta forza nelle braccia.
<Si, lasciami>
Mi ricompongo e mi allontano
<Io so> Inizia a ridere senza motivo e poi continua< L'ho capito sai, da come ti poni, da quello che ti succede> prosegue ma la interrompo priva di forze.
<Cosa sai?> chiedo incredula
<Di Tzao, l'ho capito eh>
Scoppia a ridere e si appoggia alla vecchia lavatrice per non cadere.
<Ho capito che è morto, e che tu stai male ogni volta che senti parlare di lui, sei debole>
Sputa acida.
Mi si inizia a montare una rabbia dentro e non riesco a controllarla.
Lei allora prova a continuare e pian piano si avvicina a me.
<Cosa ti manca di lui? Come fa a mancarti, ha scelto lui di morire> ribatte sempre più cattiva
<Non ti permettere di parlare...>
<Sennò che fai? Scoppi a piangere e mi dici di uscire fuori dalla stanza?> Fa un ghigno di cattiveria mentre mi squadra.
<Devi imparare ad accettare quello che ti dice la gente, stronzetta>
Non ce la faccio più, alzo una mano pronta per essere stampata sulla sua insulsa faccia quando mi blocca le braccia e mi gira trovandomi con la schiena rivolta al suo torace e le mani legate dietro la schiena.
Mi spinge verso il muro e mi blocca tra di esso e  lei.
<Come ci si sente a sapere la nuda e cruda verità>
Soffia sul mio collo mentre mi stringe ancora di più il polso.

<Sai che c'è? Io noto molte cose, l'ho notato come mi guardi, come vorresti toccarmi e sporcarmi per le tue passioni. Come ti piace quando ti tocco> mi strofina il naso sulla spalla e inizio a sentire mille brividi, vorrei prenderla a calci ma non riesco a starle vicina senza volerle saltare addosso <quando ti guardo> Continua e con un movimento secco mi gira con la schiena al muro e il suo viso di fronte al mio. Non riesco a guardarla negli occhi, vittima della mia passione.
Mi lascia le mani e ri-inizia a parlare
<sai che ti voglio solo> prende la mia mano e la avvicina al suo seno per farmelo stringere < far avere un assaggio di me> Cerco di allontanare la mano ma è più forte di me e mi costringe a posarla sul suo seno coperto solo da una maglietta. Posso constatare che non porta il reggiseno.
<Perché è solo questo che riuscirai ad avere, piccola Jennie> Mi accarezza in viso con la mano e con l'altra mi strizza il sedere provocandomi un gemito. Rimango per qualche secondo con gli occhi chiusi mentre assaporo il momento e poi mi accorgo che lei è sparita.
Salgo nuovamente sopra e inizio a cercarla.
Trovo Jisoo intenta a parlare con un ragazzo giapponese, o almeno ad annuire.
<Jisoo non trovo Lisa, sai dov'è?>  chiedo esasperata
<Non so, mi sembra sia andata fuori> mi risponde sorridendo e io mi sento come di svenire.
Quell'ombra. C'era quell'ombra fuori, Lisa è in pericolo.

{Vi ho lascio con il dubbio, iniziate a immaginare cosa potrebbe succedere}

-Cara

As if it's your last (Jenlisa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora