The next door -Yoonmin

。17

-Scusate non compriamo...- iniziò prima di notare chi avesse davanti

-...nulla...-

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*Yoongi's pov*

Squadro la scimmia davanti a me, voltando la testa di scatto verso Jimin, non appena capisco cosa stesse succedendo.

Questo pezzo di merda.

Il piccolo fissa il suo ragazzo, i suoi occhi sono lucidi, il labbro trema: sta per scoppiare a piangere.

Stringo la presa sul suo fianco, portandolo più vicino a me, poi dietro, mettendomi faccia a faccia con Jihoon.

Sento la mano fremere, e un secondo dopo si scontra violentemente con la sua guancia, lasciandogli il segno, e sentendo la mia pelle formicolare per il forte impatto.

Merita più di uno schiaffo, ma non finirò nei casini per una faccia come lui.

La sua faccia è ancora piegata di lato quando inizio a parlare.

-Ma non ti fai schifo?- chiedo a denti stretti, guardandolo malissimo.

Si riprende un secondo, tossendo e rimettendo su la sua faccia da culo.

-E tu di che ti impicci?- incrocia le braccia al petto, proprio all'altezza di due succhiotti, che prima non avevo notato.

Neanche Jimin, a giudicare dal piccolo sussulto e del singhiozzo che lo ha susseguito.

-Mi impiccio...- stringo i pugni per non ucciderlo seduta stante -Perché qualche settimana ti ho fermato mentre stavi strozzando Jimin, pensando che ti stesse tradendo, cosa non vera...E ora ti trovo qui, mezzo nudo, palesemente appena uscito da una sessione di sesso intenso, chiamando "amore" un'altra persona, mentre il mio unico intento era quello di accompagnare Jimin, che non vedeva l'ora, a riportarti a casa per stare insieme, e poi tornarmene alla mia monotona vita.- faccio un passo in avanti.

-Non ti fai schifo?- chiedo di nuovo -Non ti senti in colpa? Non senti un minimo peso nel petto per Jimin? Per lui che è sempre stato pronto a fare qualsiasi cosa per te. Che appena chiamavi rispondevi. Che fa più di un lavoro per pagare quella casa dove abitate insieme perché tu sei un parassita del cazzo? Che ti ama con ogni parte del suo cuore e aspetta da così tanto tempo che tu torni quello di prima, per poter essere felice, con te. Che, appena ne avrà l'occasione sicuramente mi dirà una cosa come "Sei stato troppo duro con lui Hyung..."- imito la voce del piccolo, fissando dritto negli occhi Jihoon, sentendo le vede del collo pulsare.

-Potevi almeno avere la decenza di lasciarlo, di non farlo soffrire più di quanto tu non facessi già quotidianamente. Invece no, più comodo mettere un piede in due scarpe.- allargo le braccia, sentendo l'amico di Jihoon avvicinarsi a Jimin, cercando di farlo smettere di piangere.

Non smetterà così facilmente, gli ha appena strappato il cuore dal petto, lo noto solo io?

-Sai cosa sei Jihoon?- gli punto un dito contro -Sei un pezzo di merda, e se solo Jimin non ti amasse così tanto te lo direbbe lui. Sai cos'altro ti direbbe e che non ha il coraggio di fare?- chiedo retoricamente -No? Beh, direbbe la frase che sto per dire io al posto suo. Tra di voi è finita. Non voglio più vederti attorno a lui, hai smesso di ferirlo, di picchiarlo, di insultarlo. Hai finito. E visto che la casa è sua, ti do tempo un mese, e sono buono, per portare via tutte le tue cose e venire a vivere dal tuo "amore". Non accetto un no, se apri bocca te la rompo a suon di pugni. Guarda bene Jimin, guardalo bene, ora. Guarda com'è distrutto e ricordatelo. È l'ultima volta che lo vedrai.- concludo tornando indietro, cercando, senza staccare gli occhi dal ragazzo mezzo nudo, la mano di Jimin, che tremante afferra la mia e stringe.

Stringe tantissimo.

Ma va bene così, lo farò piangere per tutto il tempo che ne avrà bisogno. Gli farò stringere la mia mano quanto forte vuole.

-Torniamo a casa a piedi Jaehyo, grazie.- dico rivolgendomi all'altro, che comprensivo annuisce, riservandomi un sorriso leggero. 

-Andiamo Jimin.- borbotto dolcemente verso di lui, iniziando a camminare mano nella mano con lui, ancora in lacrime, al mio fianco.

Starai bene di nuovo, te lo prometto.

a.a.

giuro che sono viva...