。32

4.4K 356 124
                                    

La porta della villetta si apre, rivelando due signori sulla sessantina, che non appena notano il viso del ragazzo sorridono ampiamente.

-Jiminniee!- esclama la donna, immagino sua madre, raggiungendolo accanto a me con due veloci falcate, stritolandolo in un abbraccio a parer mio soffocante.

-Mamma...- sussurra Jimin contro il suo maglione, ricambiando dolcemente la stretta, lasciando la mia mano e chiudendo gli occhi.

Da quanto non andava a trovarli?

-Tesoro mi sei mancato tanto, ero proprio stufa di sentirti per quel Skyle, Spine, Strike...-

-Skype mamma- la corregge ridacchiando Jimin, staccandosi dall'abbraccio.

-E questi? Non li avevo mica notati...- tocca con un sopracciglio inarcato una ciocca dei capelli rosati di Jimin.

-Ti piacciono?- chiede timidamete l'altro, arrossendo appena.

Così carino, aish.

-Tantissimo tesoro... ora saluta quel disgraziato di tuo padre su.- gli lancia una leggera pacca sul fondoschiena, facendomi per un secondo invidiare quella mano rugosa.

Jimin annuisce e supera la donna, andando ad abbracciare forte il padre.

Osservo in silenzio e con un sorrisetto sulle labbra la scena, prima di sentire la picchiettarmi sulla spalla.

-E tu caro?- chiede la madre di Jimin, facendolo staccare subito dal padre per mettersi al mio fianco.

-Lui è Yoongi mamma! Il ragazzo con cui sto condividendo l'appartamento.- circonda la mia vita con un braccio, sorridendo prima a me e poi a loro.

-Aspetta... - borbotta la madre squadrandomi e socchiudendo gli occhi, probabilmente facendo mente locale -Ma non si chiamava Jihoon? O qualcosa di simile?- domanda, e sento la mano sul mio fianco stringere appena la mia maglietta.

Aish... forse non doveva dirlo signora.

Jimin sta per parlare, ma per evitare di farlo stare ancora peggio lo precedo, rispondendo io al posto suo.

-Oh no, Jihoon era, uhm, l'ex... io e Jimin eravamo solo vicini di casa, ora è il mio coinquilino.- sorrido cordialmente, massaggiandomi appena imbarazzato il retro della testa.

-Oh capisco... - sussurra la donna, riservando una piccola espressione dispiaciuta al figlio.

-E state insieme?- chiede il padre, che sento parlare per la prima volta da quando siamo arrivati.

Magari...

Entrambi arrossiamo, lanciandoci una veloce occhiata.

-Oh no, noi...- cerco le parole giuste, non sapendo però come definire realmente il nostro rapporto.

-Ci stiamo frequentando, si...- risponde Jimin senza che me lo aspettassi.

Ci stiamo frequentando? Questo vuol dire che in certo senso mi ha dato il via libera?

Che sia pronto e abbia passato il fatto di Jihoon?

-Oh ma che bello! Senza offesa tesoro ma l'ultima volta che è venuto l'altro ragazzo... ecco... non mi aveva dato l'impressione giusta... - cerca di non essere offensiva la donna, facendomi però scoppiare a ridere e piegare in due tenendomi la pancia.

-S-scusi è, è che le leggevo negli occhi il termine che avrebbe voluto usare e...- mi asciugo una lacrima dovuta alle troppe risate, continuando a tenermi a Jimin, leggermente accigliato.

-Yah! Okay abbiamo capito!- interrompe le mie risate quest'ultimo, facendo fermare anche sua madre che aveva iniziato a ridacchiare -Odiate tutti il mio ex, aish... Hyung sei proprio rude a volte.- mi da una leggera pacca sul braccio.

-Scusa scusa, sai come la penso...- mi giusifico ricomponendomi.

-Vi fermate per pranzo? Devo ancora iniziare a preparare.- chiede la madre, indicando la porta di casa, invitandoci ad entrare.

-Se non è un problema Eomma...- borbotta ricevendo un'altra incitazione ad entrare, e io lo seguo, dopo essermi inchinato ad entrambi.

---

-Oh credimi invece! Jimin era veramente grasso quando eravamo piccoli!- 

-JIHYUN TI HO DETTO DI SMETTERLA AISH!- una forchetta vola da un lato all'altro del tavolo.

-Voi due smettetela! Che figura ci fate fare davanti a Yoongi eh?- alza il tono di voce la signora Park.

Siamo a tavola, ormai abbiamo finito di mangiare JiHyung, il fratello minore di Jimin, ha iniziato a prendere in giro il rosa raccontando fatti imbarazzanti sulla loro infanzia.

-Ma lui dice che ero grasso!- protesta Jimin, e io cerco invano di trattenere una rista.

-Visto? Ora riderà di me! Grazie JiHyung.- si imbroncia risedendosi pesantemente accanto a me, incrociando le braccia al petto.

-Oh nono!- mi affretto a chiarire, agitando le mani davanti a me -Non rido di te solo... della situazione... - sorrido cercando di tranquillizzarlo, ma ottengo in risposta solamente l'ennesimo verso lamentoso e un labbrccio accompagnati da un borbottato "Non ti credo".

Appoggio una mano sulla sua cosia, sotto al tavolo, girandomi verso di lui e incastonando i nostri occhi tra di loro -Sai che non lo farei...- dico serio, cercando di convincerlo.

Arrossisce appena, annuendo e accennando un sorriso, per poi spostare lo sguardo e finendo di mangiare il dolce.

-Oddio che diabete...-

---

-Visto? Ti ho portato a Busan...- sorride Jimin indicandomi un cartello per strada

Stiamo tornando alla stazione, ho passato veramente un bel poeriggio.

-Lo avevo capito.- ridacchio facendolo bloccare. 

-Davvero? Quando? Non avrai sentito in treno? O-o letto in stazione no? Sono stato così attento...- si impanica appena, spaventato dall'aver rovinato la sua sorpresa.

-No - mento, omettendo di aver visto il nome della città sull'autobus -L'ho capito quando siamo arrivati a casa dei tuoi, mi avevi detto di essere di Busan...- cerco di tranquillizzarlo.

-Quindi...- si avvicina a me, affiaccandomi, prendendomi la mano e poggiando la tempia sulla mia spalla. -Ti è piaciuta la sorpresa?- chiede in un sussurro, facendomi annuire e cambiare la presa alle nostre mani, incrociando le dita tra di loro.

-Tanto.-

a.a.

un parto sto capitolo... SCusate se non ricontrollo but sto male, save me, sono a letto :(

The next door -Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora