38 ELE

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Per fortuna sono riuscita a riprendermi. Quando me lo sono trovato davanti mi stava venendo un attacco di panico. Come ho fatto a dimenticarmi che ci sarebbe stato anche lui? Sono stata così presa a lasciarlo perdere e a concentrarmi sulla mia vita che non ho più pensato che è molto amico dello sposo.

Le nostre strade si ritrovano sempre. Siamo destinati a vederci. Non possiamo stare lontani. Questo pensiero mi fa sorridere. E la cosa che mi stupisce di più è che per quanto possa decidere di stargli lontano, ogni volta che lo vedo il tuffo al cuore è sempre lo stesso. Continuo a lanciargli occhiate, non posso fare altrimenti. È bellissimo nel suo completo blu, sembra un modello delle pubblicità.

Chiacchiera con gli invitati, beve e mangia dal buffet. Io sono qui in un angolo, vicino al tavolo degli aperitivi, e sto letteralmente sbavando per lui. Non appena arriveranno gli sposi, persi non si sa dove col fotografo, ci siederemo per il pranzo.

«Sei bellissima», mi dice una voce. Mi volto e Mat è di fronte a me. I suoi occhi azzurri luccicano sotto il sole.

«Grazie», rispondo. Vorrei dirgli che anche lui è stupendo, ma mi trattengo. Se devo recitare la parte della dura tanto vale farlo per bene.

«Come stai?», mi chiede poi.

«Bene», rispondo, «E tu?». Annuisce.

«Vieni spesso a trovare mio padre»

«Mi piace passare del tempo con lui. Anche se non parliamo molto, mi ci sono affezionata»

«Anche lui, a quanto mi pare di capire»

«Ok», mi manca l'aria. Sento il bisogno di allontanarmi perché sto per andare in iper ventilazione e nello stesso tempo non riesco a staccarmi da lui.

«Non vedo il tuo ragazzo», mi dice poi. Scoppio a ridere. Cavolo, è rimasto un po' indietro. È vero, non gliel'ho mai detto.

«Non c'è nessun ragazzo», spiego semplicemente. Chissà perché adesso sono a mio agio. Lui mi guarda interrogativo. «Ci siamo lasciati il giorno di Natale. Non era più una storia da una vita. Pace per entrambi. Stiamo bene»

«Mi stai dicendo che sei libera già da sei mesi?», annuisco sorridendo. Sembra che la cosa lo abbia sconvolto e la sua espressione è tremendamente buffa. Evidentemente per tutto questo tempo avrà pensato che io fossi una specie di tabù. Beh almeno è un ragazzo corretto, un altro punto a suo favore che si somma con gli altri due milioni.

Sta per dire qualcosa, ma arrivano gli sposi e ci avviciniamo agli altri invitati. Esplode un boato di applausi e subito dopo entriamo in sala per dare il via al banchetto.

IL CONFINE DI UN ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora