CAPITOLO 1

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Alison calma, Alison calma, Alison calma... continuavo a ripetermi fra me e me, andrà tutto bene, cioè deve andare per forza tutto bene.
Stavo morendo d'ansia, oggi Lucas avrebbe finalmente conosciuto i miei genitori dopo un anno e mezzo che stavamo insieme, era arrivato il grande giorno e non so se sarei riuscita ad arrivare viva a questa cena o se sarei potuta morire ormai per l'ansia, preferirei potesse succedere la seconda opzione almeno qualunque cosa fosse successa non sarebbe più stata un mio problema.
Lucas dovrebbe arrivare alle 18.00 e OH MIO DIO SONO GIÀ LE 15.00 E MI RIMANGONO  SOLO 3 ORE PER PREPARARMI. Cerco disperatamente il telefono per tutta la stanza e quando mi ricordo di averlo in mano compongo il numero di Sharon, la mia migliore amica; i miri genitori pensano che lei sia di Brooklyn ma in realtà è del Bronx come Lucas e tutte le mie altre amiche. Per ora è meglio che i miei genitori credano che l'unica persona che frequento del Bronx sia il mio ragazzo, riguardo alle mie amiche ci penserò più in là.
Al terzo squillo inizio ad imprecare, ma perché questa cogliona non risponde mai quando ho bisogno di lei dioooo, ma quando stavo per chiudere sento la sua vie 'Cazzo vuoi mongola dormivo' prima o poi la ucciderò a questa ragazza 'HO SOLO 3 ORE DI TEMPO PER PREPARARMI VIENI SUBITO DA ME AD AIUTARMI' la sua risposta non esita ad arrivare 'Eh ma stai calma e non urlare altrimenti col cazzo che vengo ad aiutarti, mi cambio e vado a prendere il pullman al Park East, tu intanto fatti una doccia poi vedremmo come conciarti'.
Sharon è la mia migliore amica da qualche anno, ci siamo conosciute cosi per caso in un bar, lei era in fila dopo di mee voleva passarmi davanti, in quel momento abbiamo iniziato a litigare fino a quando non siamo arrivate al compromesso di sederci in un tavolo insieme per un bicchiere di birra, ma come si dice? Un bicchiere attira l'altro? Ne siamo finite per sbronzarci e farci il bagno nella fontana fuori dal bar.
Dal giorno non ci siamo più separate.
Mentre stavo facendo lo shampoo sento il campanello suonare svariate volte e allora per farle un dispetto faccio tutto con ancora più calma per lasciarla un po' chiusa fuori, cosi impara a non rispondere al primo squillo quando la chiamo.
Dopo un quarto d'ora ho finito di lavare i capelli e mi incammino verso la porta per far entrare quella cogliona della mia migliore amica, spero che non se ne sia andata visto che è da qualche minuto che non sento piú il campanello suonare. Invece è seduta in terra fuori dalla mia porta maledicendomi in tutti i modi possibili e immaginabili; quando si accorge di me si alza di scatto 'CE L'HAI FATTA FINALMENTE, SONO MEZZ'ORA QUI FUORI COME UNA COGLIONA SUONANDO' le scoppio a ridere in faccia e l'abbraccio 'cazzi tuoi che non rispondi al primo squillo quando ti chiamò' le faccio l'occhiolino e dandole le spalle rientro dentro casa con lei.
Arrivate nella mia stanza Sharon si precipita subito verso il mio armadio per aiutarmi a scegliere cosa posso indossare per la cena; inizia a tirare fuori jeans, gonne e vestitini ma nessuno di questi viene approvato dalla mia migliore amica per la cena più importante della mia vita. Si butta sul letto all'improvviso sbuffando 'Ma Ali i tuoi genitori non lo aprono mai il tuo armadio? Basta aprirlo per capire che non sei la figlia perfetta che loro credano tu sia' su questo ha ragione, ma i miei genitori sanno che non devono permettersi di mettere piede nelka mia stanza. Dopo qualche minuto di chiacchiere Sharon rinizia la ricerca sull'outfit perfetti e dopo qualche notte, che schifo, con questo potresti fare invidia alla vedova nera, troppo provocante, si gira con un sorriso a trentadue denti e si avvicina con un vestito che avrò indossato 2/3 volte per delle cene di lavoro con i miei genitori. 'Ali è perfetto' si tratta di un vestito azzurro a fascia che mi arriva quasi al ginocchio, semplice, senza nessun particolare. Mi tolgo subito l'accapatoio infilando mi l'intimo e provando il vestito; dopo qualche minuto di imprecazioni con Sharon riusciamo finalmente a chiudere la cerniera, ora mancano solo una bella acconciatura, le scarpe e il make up.
Sharon decide di fare ai miei bellissimi capelli biondi dei semplici boccoli senza fare nulla di complicato per cui impiegarci ore, mentre per il Make up una base (perché quella ovviamente non può mai mancare), un po' di ombretto color argento sfumato con una linea sottile di eyeliner e tantissimo mascara da sembrare quasi di avere le ciglia finte per mettere in risalto i miei occhi color ghiaccio, blush sulle guance e un bel rossetto. Per le scarpe un bel tacco 10 è perfetto.
Subito dopo aver messo le scarpe inizio a pregare tutti i santi purché non facciamo nessuna figuraccia cadendo con la faccia in terra, io avevo optato per le mie amate converse bianche, comode e senza il terrore di cadere ogni secondo ma Sharon ha minacciato di buttarle dalla finestra se solo avessi provato ad indossarle.
Quando ho finalmente finito di prepararmi la mia salvezza nonché la mia migliore amica viene ad abbracciarmi e inizia a farmi complimenti, in quel momento sento il campanello suonare e il mio cuore perdere un battito quando sento mia madre urlare dal piano di sotto 'ALISON È ARRIVATO VAI AD APRIRE'.

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