-Jin, aiutami a sollevarlo!- Jimin teneva un Jungkook ubriachissimo dalle braccia mentre si faceva aiutare a portarlo su dalle scale di casa sua dal maggiore.
-Hyuuuungssss portatemi a Disneyland!- farfugliava ubriaco fradicio il più piccolo -Kook sta zitto...!- gli disse il più grande tra gli sforzi per tenerlo, tenerlo fermo, salire le scale mezzo ubriaco. -Sei proprio un bambino!- gli disse invece il corvino, che nonostante tutto era il più sobrio del gruppetto di amici. A parte Namjoon ovviamente. A Jimin era simpatico dopo tutto.
Posizionarono il castano nelle coperte sbuffando per quanto chiasso ancora facesse. Jin si voltò sbuffando ed uscendo -Io me ne vado. Ciao.- disse mentre per poco non andò a sbattere contro la parete di fronte facendo ridere un Jimin piuttosto brillo. Namjoon lo stava aspettando in macchina e gli aveva chiesto se volesse un passaggio, ma aveva declinato l'offerta per camminare un po' verso la zona di campagna da solo. Gli avrebbe fatto bene camminare un po' almeno avrebbe smaltito la sbornia.
-Buonanotte Jungkookie.- disse facendo per andarsene anche lui ma il polso gli fu bloccato -Hyung...- il corvino si girò a guardarlo -...tu mi vuoi bene vero? Non mi stai accanto perché ti faccio pena?- i suoi occhi divennero lucidi e Jimin gli sorrise -Ma certo che ti voglio bene! Sei il mio fratellino fastidioso!- ridacchiò scombinandogli i capelli. Gli lasciò un bacio in fronte -Adesso dormi che mi sa che ti è salita la depressa...!- gli sorrise ancora -Buonanotte Kookie.- il piccolo si posizionò nel letto annuendo alle sue parole e collassò in un sonno profondo.Camminava per le strade illuminate dai lampioni cercando di concentrarsi sui suoi passi per rimanere lucido. La città era tranquilla a quell'ora e gli regalava quel non so che di pittoresco impressionistico. Svoltò l'angolo ed il paesaggio cambiò: intravedeva in lontananza il ponte che divideva il tutto portando nella campagna non illuminata e gioì interiormente al pensiero di essere ormai quasi arrivato a casa. Già pregustava la sensazione del morbido letto e quelle quattro pareti che lo avrebbero difeso da tutto e tutti. Non si rese nemmeno conto di aver aumentato il passo. Era ormai su quel ponte e non si accorse di una figura che arrivava dal lato opposto. Non lo vide e non si scansò tirandogli una spallata ma ricevendone una ancora più forte. Si girò parando le mani avanti -S-scusa...- biascicò nella maniera più dignitosa che potesse considerato il suo stato. -Guarda dove vai, imbranato!- gli inveì contro l'altro ragazzo. Aveva dei capelli azzurri che in penombra rispetto alle luci della città gli regalavano un'aura molto particolare. Aveva una bella voce per Jimin, che era rimasto fisso a guardarlo mentre si sistemava stizzito il chiodo di pelle e se ne andava per la sua strada. Ma che vuole? Gli ho chiesto scusa! Pensò tornando per la sua strada.
Si svegliò il giorno dopo con dei postumi incredibili. La testa faceva un male boia e lo stomaco lo aveva lasciato al pub probabilmente. Non oso immaginare gli altri due deficienti... pensò cercando di alzarsi al suono della sveglia che gli stava trapanando le orecchie. La spense malamente facendola cadere e provocando altro rumore infernale. Si portò una mano alla testa cercando di proteggere le pareti per impedirle di scoppiare. Sarà una lunga giornata...! Constatò.
Si avviò a scuola dopo aver preso un paio di aspirine. Non stava benissimo ma meglio di quella mattina sicuro. Vide Jin davanti al cancello dell'università -Buongiorno hyung!
-Buongiorno un'altra volta eh...- disse infastidito dagli evidenti postumi mentre lo trascinava dentro. Il brusio dell'orda di studenti li stava uccidendo facendogli maledire la malsanissima idea di venire in università quella mattina.
-Jungkook? Hai notizie?- chiese il corvino -Quel feto è rimasto a casa. Era conciato da sbattere via che io ricordi... ha fatto bene. Si sarebbe lamentato un casino a scuola!- Seokjin aveva ragione e a quel pensiero il minore tra i due ridacchiò.Jimin prese il suo solito posto cominciando ad aprire i libri quando accanto si stravaccò un ragazzino mai visto: aveva dei capelli arancione sbiadito, mediamente corti e scombinati, piercing sul labbro ad anello e lo stesso sul naso più uno a borchia sul sopracciglio, chiodo di pelle adornato da catene argentee e borchie sulle spalle, pantaloni di pelle e stivaletti borchiati, il tutto accompagnato dal fastidioso rumore della gomma da masticare, rigorosamente rosa constatò il corvino dalle bolle che si divertiva a fare.
-Problemi?- chiese girandosi annoiato fissando i suoi occhi scuri in quelli del corvino. Il suo tono di voce era davvero basso e profondo. Aveva un tatuaggio sul collo. Un drago. -N-no...- rispose Jimin scuotenti la testa in imbarazzo. Il ragazzo gli si avvicinò al volto -Allora piantala di fissarmi.- disse minaccioso abbassando ancora di più il tono. Le lezioni cominciarono e il ragazzo tornò "composto" al suo posto.A Jimin stava esplodendo la testa. Quel rumore della gomma da masticare non faceva che rimbombargli in testa da ore. Ad un certo punto sbottò -Potresti smetterla di ruminare come una mucca?! Sto cercando di concentrarmi e ho i postumi di una sbornia quindi se per piacere la smettessi mi faresti un grosso favore! Se non ti interessa vattene.- gli disse arrabbiato e guardandolo fisso negli occhi. Il ragazzo lo fissò serio per secondi interminabili. Poi lo fece. Gonfiò la gomma da masticare facendola scoppiare e creando ancora più rumore. Jimin, irritato si alzò e si allontanò da lui mentre quest'ultimo ridacchiava divertito.
Quando le lezioni terminarono, il corvino fece per dirigersi fuori ma venne spintonato dallo stesso ragazzo della gomma da masticare. Lo guardò dritto negli occhi e gli si avvicinò a brutto muso sovrastandolo dato che era più alto e lo bloccò al muro fendendo un braccio per non farlo scappare -Azzardati ancora una volta a dirmi quello che devo fare che ti riduco ad una coccinella. Chiaro?- il tono basso, pungente ed intriso di minaccia pura. Poi una voce -Taehyung.- ferma, immobile. Il ragazzo della gomma si girò verso quel richiamo e Jimin fece lo stesso. Lo stesso ragazzo della sera prima lo fissava fermo e quasi annoiato -Ti fai nuovi amici già il primo giorno?- Taehyung sbuffò -Rovini sempre i momenti migliori, hyung.- poi si girò verso il corvino tornando minaccioso -Mi auguro tu abbia compreso.- raggiunse l'azzurro e si diressero all'uscita. La sua voce è davvero magnifica. Pensò il corvino guardando quel ragazzo dai capelli azzurri dirigersi alla porta.
![](https://img.wattpad.com/cover/165242459-288-k830704.jpg)
STAI LEGGENDO
Azzurro come te || yoonmin || Saga del ferro e dell'oro
Fiksi PenggemarJimin è un ragazzo assennato che vive nella periferia di Seoul. La sua vita è molto schematica è organizzata ma tutto questo cambia nell'esatto momento in cui, camminando sul ponte che divide i confini di Seoul città dalla periferia, per sbaglio tir...