I miei piedi cercano incessantemente di non inciampare tra le radici, che quasi sembrano volermi fare del male. Baelfaire cammina accanto a me, sarà da due ore che camminiamo ma il silenzio che è tra noi si sta rilevando decisamente scomodo e imbarazzante.
L'urlo agghiacciante di Peter Pan è stato capace di farmi venire i brividi nonostante l'eccitazione di essermela appena filata da quell'inferno. L'unico rimpianto che ho è Laila. La mia migliora amica, che a causa della sua ingenuità rischia di non uscirne viva.
Non che io pensi veramente di riuscire a mettere piede fuori da quest'isola, perché si sa, nella mia breve permanenza in quest'isola, tutti hanno continuato a ripetermi quella frase che oramai so a memoria:
"Peter Pan non fallisce mai"
So che probabilmente non ne uscirò viva e che i miei ultimi giorni in vita saranno un incubo, ma quello che mi impegnerò a fare in questo periodo di transizione sarà essere la spina nel fianco di Pan. Non posso sconfiggerlo ma posso irritarlo, farlo soffrire e esasperare come lui ha fatto con me dal momento in cui i miei piedi hanno toccato quest'isola maledetta.
Sono sempre stata contraria alla violenza, alla cattiveria ma forse è vero che questo luogo senza tempo cambia le persone, esso prosciuga ogni speranza da esse e si assicura di essere un inferno terreno e ci riesce, oh se ci riesce."A cosa stai pensando?" mi giro verso il mio partner che mi squadra cercando di comprendere il mio silenzio.
"È che Bae, per quanto noi ci proviamo, ecco siamo irrimediabilmente fottuti."
Baelfair mi guarda con attenzione corrucciando le sopracciglia e, mentre probabilmente cerca una frase colma di speranza, un penetrante odore di fumo ci invade le narici."Gli indiani" mormora Bae mentre si dirige verso la direzione da cui arriva il fumo. Lo guardo non capendo, ma per non volergli far pesare tanto la mia presenza, mi appresto a seguirlo senza spiaccicare una parola.
Dopo circa dieci minuti arriviamo in una radura: al centro di essa di trova un focolare che è circondato da una trentina di tende.
Ah. Ecco cosa intendeva per indiani. Due uomini in tunica con strani tatuaggi tribali e penne di qualche uccello sul capo si avvicinano a noi facendo qualche strano movimento con le mani. Scuoto la mano per salutarli ma Bae, notando questo gesto, mi fulmina con lo sguardo e con uno scatto mi blocca il polso sorridendo innocentemente ai nostri amici qui davanti."Stai ferma e segui me" mi sussurra il moro accanto a me. Dopo un suo piccolo inchino ed uno strambo movimento delle mani, la faccia dei pellerossa sembra già più rilassata e ci invitano a seguirli.
Mi volto accigliata verso il mio compare che non è minimamente preoccupato che questi possano essere alleati di Pan. Sbuffando mi appresto però a camminare.
I due pellerossa ci scortano davanti ad una grande tenda e, dopo aver annunciato qualcosa nella loro lingua ci intimano di entrare. E in tutto questo Bealfire non si degna di rivolgermi una parola, questo ragazzo inizia a darmi sui nervi.
Io in questa maledetta tenda non ci entro.
Ed è con questi pensieri che mi impunto guardando malamente i pellerossa. Il mio compagno finalmente si accorge di me e si appresta gentilmente a tirarmi per un braccio facendomi entrare.La tenda è illuminata da numerose candele e al suo interno contiene una miriade di cuscini di tutti i colori.
Alle pareti posso notare delle teste di animali e, mi appresto piuttosto velocemente a distogliere lo sguardo."Benvenuti" una voce calda e profonda mi risveglia e punto gli occhi verso l'uomo che ha pronunciato queste parole.
Una lunga barba bianca gli accarezza il viso coperto da numerose rughe i suoi profondi occhi verdi mi squadrano distruggendo ogni mia barriera.
"Augh Grande Capo, siamo qui per richiedere la vostra ospitalità e protezione da Peter Pan"
Dopo che il moro pronuncia queste parole l'anziano davanti a noi scoppia in una grande risata lasciandoci stupefatti.
"Miei cari ragazzi sono ben lieto di ospitarvi stanotte ma non sono in grado di proteggervi e non posso neanche spezzare la sudata tregua di pace tra il mio popolo e Pan, potrete soggiornare qui una sola notte e dopo dovrete andarvene"Baelfire annuisce e lo ringrazia mentre io mi limito ad un cenno del capo. Uscendo l'espressione sui nostri visi è uguale: i nostri lineamenti sono contornati dalla delusione causata da quella risata che si è fatta beffe di noi e delle nostre speranze.. ma del resto cosa potevamo aspettarci.
Nella mia testa ruzzolano svariati pensieri ma uno di questi prevale sugli altri. Laila e Peter Pan. Non posso non essere assalita dal terrore pensando di aver lasciato la mia migliora amica nelle mani di quel mostro.
P.S. Sto modificando alcuni capitoli cercando di migliorarne la qualità. Quindi se volete passare a rileggervi ad ogni capitolo vi dirò quali ho modificato.
1. L'OMBRA ✅
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YOU ARE MINE -Peter Pan
FanfictionTutto doveva essere sotto il suo controllo. Ogni persona, animale o cosa che era sull'isola era di sua proprietà. Nessuno poteva lasciare Neverland senza il suo permesso. E Rory Klayford di certo, non lo avrebbe avuto. Rory avrebbe dovuto rispetta...