14.

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«Cosa c'é fra te e il tuo capo?»
La domanda fatidica della mattina dopo non tarda ad arrivare.
«Tra me e chi?!»
«Ma guarda che io non ci trovo assolutamente niente di male se ti piace» risponde la mamma, sempre più curiosa e sospetta.
Il sogno di ogni madre è vedere la propria figlia fidanzata e felice.
«James è qui a Milano per lavoro, per questo eravamo al telefono» spiega Becky schiarendosi la voce, cercando qualche dolcetto da mangiare.
«E' qui? Ma allora devi assolutamente invitarlo a casa nostra!» si mette le mani sulle guance, mentre l'espressione di Becky muta completamente.
«Potresti invitarlo a cena!»
«Non se ne parla nemmeno. A James non piacciono queste cose» risponde con convinzione.
«E tu che ne sai di cosa gli piace? Siete in intimità?»
«Mamma» fa lei con un'espressione ed un tono di avvertimento.
«Va bene» e si allontana, un po' offesa.

Per Becky la cosa è fuori discussione, invitarlo in casa sua!
Chissà cosa potrebbero pensare di lui i suoi genitori.

Persa nelle sue riflessioni, quasi si dimentica dell'incontro con il manager che James ha in programma per dopodomani pomeriggio.
«Io sto andando!» esclama di buon umore infilandosi la giacchetta che usa per andare al lavoro.
Sua mamma le lancia uno sguardo che lascia trapelare tutta la sua curiosità, ma si trattiene, ancora offesa per la conversazione di prima.
«Torni per cena, vero? Almeno tu da sola»
«Ma certo» alza gli occhi al cielo, poi le da un bacio sulla guancia.

Una ventina di minuti dopo si trova nell'affollata metropolitana di Milano.
Hanno programmato di incontrarsi questa mattina in una piccola saletta adibita per le riunioni, all'interno dell'hotel dove alloggia James.
Sicuramente molto più professionale che insegnargli i rudimenti della lingua italiana in un singolo pomeriggio al telefono.
Tira fuori dalla tasca il cellulare per controllare l'orario. Le 9:22, è puntuale.
Poco dopo essere sbucata in una via lunga e poco affollata imposta il navigatore per l'ingresso dell'hotel, che se la sua memoria funziona, dovrebbe essere a pochi minuti a piedi di distanza.
Quando manca poco ad arrivare il cuore comincia a battere lievemente più veloce.
Sarà parecchio strano trovarselo di fronte, pensa.
Varcato l'ampio ingresso si guarda intorno, un po' spaesata, indecisa sul da farsi.
Proprio quando volge lo sguardo verso la ragazza riccia seduta alla scrivania della reception, un uomo si alza da una delle poltroncine presenti in sala.
James le sorride radioso e si avvicina.
Quasi non sembra lui, pensa Becky ironica.
Dopo avergli dato un rapido bacio sulla guancia ed essere arrossita nel mentre, lo guarda in attesa che dica qualcosa.
«La saletta è pronta, è nostra fino alle 11:30, anche se ho insistito invano per averla fino all'ora di pranzo.»
«La ragazza ha detto che dalle 11:30 in poi era già prenotata» continua, cercando di evitare il famoso silenzio imbarazzante.
«Fino a quell'ora va bene» risponde lei, più che sollevata di non dover fermarsi anche il pomeriggio, il che vorrebbe dire dover pranzare con lui.

È effettivamente la prima riunione di lavoro al di fuori dell'ufficio, per Becky, e preferirebbe di gran lunga che fosse con chiunque altro tranne che con James.
Nonostante siano solo loro due, non è vestito con il solito completo da lavoro, è quasi più elegante. I capelli sono leggermente spettinati, sembra molto riposato e di buon umore.
La ragazza appena nota la sua presenza si avvicina e fa loro cenno di seguirla.
«Come sta andando la tua permanenza qui a Milano?» chiede Becky, cordiale.
«Bene, grazie.»
Tutto qui?
Ci riprova.
«Ti piace la città?»
«Non è male, ci sono già stato.»
Che uomo di tante parole.
Rinuncia a tentare una conversazione più lunga di due battute e si concentra sulla saletta nella quale la ragazza li ha appena portati. È piccola ma accogliente, ci sono varie piante a contornare l'ingresso.
La ragazza si affretta ad aprire le tendine oscuranti e l'ambiente si fa subito molto più luminoso, dopodiché fa un cenno e si allontana.
C'è un grande tavolo di fianco alla finestra, James prende subito posto e tira fuori alcuni documenti.
Becky si affretta a sedersi di fronte a lui, cercando disperatamente qualcosa di intelligente da dire per smorzare la tensione.
Lui sembra perfettamente a suo agio, a differenza sua.

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