I. Izukusessuale

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Il nuovo dormitorio in cui avevano sistemato gli studenti della 1A non era male, a detta di Todoroki. Certo, per un tipo come lui amante della solitudine era inizialmente sembrata una grande seccatura dover condividere la sua vita con l'intera classe. Tuttavia, gli permetteva anche di trascorrere più tempo insieme a Midoriya, dato che ormai si era arreso all'idea di essersi preso una cotta per lui dopo quello che era successo al Festival Sportivo.

Non che gl'importasse qualcosa dell'amore, delle relazioni e tutte quelle cazzate lì. Non aveva mai provato attrazione per qualcuno prima di allora, né donna né uomo. Ma poi era arrivato quel ragazzino coi capelli verdi e le lentiggini sulle guance ad abbattere qualsiasi sua barriera e Shouto aveva ceduto.

Non si definiva gay, o bisex: forse era Izukusessuale, o qualcosa del genere, dato che ormai solo la sua presenza accanto a sé bastava per mandare in subbuglio tutti i suoi ormoni. Chiunque altro gli era totalmente indifferente.

Qualcuno che gli dava enormemente fastidio era quella sempliciotta di Uraraka, si vedeva lontano un miglio che era innamorata di Midoriya. E gli stava sempre appiccicata. Aveva bisogno di tutto la sua forza di volontà per controllare la rabbia e non congelarla (o bruciarla) seduta stante ogni volta che la vedeva con lui.

Fu con questi pensieri omicidi che Todoroki si alzò di malavoglia dal proprio letto e, uscito dalla camera, si diresse, munito di asciugamani e vestiti, ai bagni. La maggior parte dei suoi compagni era già là. Bakugou sbraitava contro Kirishima e i suoi capelli rossi che di prima mattina erano ancora più inguardabili, mentre Iida si sistemava allo specchio i suoi occhiali. Midoriya era ancora in pigiama e si stropicciava gli occhi. E non c'era niente di più tenero del suo viso ancora mezzo addormentato.

«Buongiorno Todoroki» lo salutò, la voce bassa e e impastata dal sonno.

«'Giorno» gli rispose.

Izuku sbadigliò e IIda gli intimò di sbrigarsi a prepararsi che da lì a mezz'ora avrebbero avuto gli allenamenti per migliorare le loro Unicità.

Shouto si diresse alle cabine doccia, si spogliò e si fiondò sotto il getto d'acqua calda. Quando ebbe finito, uscì dalla cabina e indossò il suo costume. Anche Midoriya si era appena cambiato e in quel momento era impegnato a sbavare su un Bakugou mezzo nudo intento a vestirsi. Ecco, forse c'era un'altra persona da aggiungere alla lista di coloro che avrebbe volentieri cancellato dalla faccia della terra.

Todoroki storse il naso e si impose di non pensarci. Se non altro, aveva appena avuto la conferma che Izuku non fosse etero. Ciò significava che almeno una possibilità di far breccia nel suo cuore l'aveva, no?

«Che hai da guardare, nerd di merda?» urlò Bakugou verso un Midoriya colto sul fatto e rosso come un peperone, «Che c'è? Sei anche frocio?»

Izuku scosse il capo. «No... i... io» balbettò, temendo la reazione del compagno. A Todoroki venne voglia di prendere a calci quel pazzo sclerotico: non aveva alcun diritto di rivolgersi in quel modo al ragazzo.

«Katsuki, dai, lascia stare il povero Midoriya» intervenne per fortuna Kirishima prima che Shouto perdesse la calma, cercando di placare la furia dell'amico che aveva fatto un passo verso Izuku con i pugni serrati e lo sguardo di chi farebbe volentieri a pezzi qualcuno (insomma lo sguardo di sempre di Bakugou, solo leggermente più intenso). Eijiro gli si pose davanti, impedendogli di proseguire oltre.

«È un frocio di merda! E vorrebbe diventare un eroe? Che nullità!» continuava comunque a gridare Bakugou. Izuku non replicò e, con sguardo basso, uscì dai bagni. Shouto, nonostante fremeva dalla voglia di dare una lezione a Bakugou, decise di seguire.

Non si diresse alla mensa, nonostante fosse orario di colazione, ma sembrava volesse imboccare direttamente l'uscita del dormitorio e raggiungere il luogo degli allenamenti. Todoroki accellerò il passo e lo affiancò.

«Dovresti mettere qualcosa sotto i denti» gli disse, il tono premuroso quasi come quello di una madre, «sarà difficile affrontare gli allenamenti di oggi a stomaco vuoto.»

Ma Izuku ignorò le sue parole. «Perché si comporta così?» chiese più a se stesso che a Todoroki, «Io non gli ho fatto nulla! NULLA! Eppure lui continua ad offendermi, ad odiarmi!»

«È fatto così, Mid...»

«E allora perché a Kirishima ha permesso di essergli amico? Kirishima che gli sbava dietro peggio di me, tra l'altro» i suoi occhi erano lucidi, sembrava in procinto di piangere.

«Ehi» Shouto gli poggiò una mano sulla spalla, «forse una persona del genere non merita il tuo affetto. Dovresti concentrarti su chi ti sta affianco. Uraraka, ad esempio» oh, complimenti Todoroki, spingilo pure tra le braccia di quella stronzetta, lo rimproverò la sua stessa coscienza.

«Uraraka è già mia amica, e da lei non voglio altro» Shouto esultò interiormente, qualcuno in meno di cui occuparsi, «Bakugou invece... non mi permette neanche di rivolgergli la parola e io... io... oh, Todoroki, sono così innamorato di lui!»

Quello fu un duro colpo per il cuore di Shouto, il quale lo poté quasi sentire spezzarsi nel petto. Ma si impose di non lasciar intravedere la sofferenza che la dichiarazione dell'altro gli aveva provocato. «Non struggerti tanto per lui, non lo merita.»

E, detto questo, lo afferrò per un braccio. «Vieni, andiamo a fare colazione.»

***

Salve carissimi lettori,
Eccomi qui con la mia prima fan fiction in assoluto. Spero possa piacervi, anche se sono consapevole non sia un granché. Ma non potevo fare a meno di scrivere su questi due, che ultimamente sono diventati la mia ossessione.
Mi scuso per gli eventuali errori e accetto qualsiasi critica (che sia costruttiva ovviamente, e non volta ad insultare).
Fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto!
Bastarda a metà

Sottopelle - Tododeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora