Sottopelle - Tododeku

XIV. Un amore così totalizzante

- Allora... cosa c'è tra te e quel ragazzino?

Il tono e lo sguardo di suo padre erano severi e, Shouto, ancora nel letto d'ospedale ma ormai quasi completamente ripreso, rabbrividì quando incrociò i suoi occhi azzurri.

- È un mio... ehm... amico... - mentì. Non era ancora pronto per rivelare la vera natura del loro rapporto al padre.

Endeavor alzò scettico un sopracciglio. - Ah davvero? Mi sembravate molto intimi.

Shouto si morse il labbro inferiore, indeciso se parlare o meno. - Io e lui... siamo molto legati - abbassò lo sguardo sulle sue mani, incapace di reggere oltre quello terrificante del padre.

- Legati? Spiegati meglio.

Endeavor non era sciocco, aveva probabilmente intuito che tra loro c'era qualcosa quando li aveva visti abbracciarsi.

Todoroki allora si fece forza: nascondergli la verità non sarebbe servito a nulla. - Lui... mi piace, papà. Ne sono innamorato.

Endeavor indietreggiò leggermente, come a volersi allontanare da quel figlio che ora si dimostrava essere una delusione totale per lui. Non aggiunse altro e, dopo un'ultima occhiata disgustata al ragazzo, se ne andò.

Incontrò Midoriya nel corridoio, appena fuori la stanza dove si trovava Todoroki. Lo squadrò per qualche secondo. - Stai lontano da Shouto - lo minacciò, poi proseguì per la sua strada.

Spaventato, Izuku raggiunse subito il fidanzato. - Tuo padre mi mette i brividi.

- Che ti ha detto? - gli chiese.

- Di starti lontano.

Shouto strinse la sua mano in un pugno, una rabbia cieca gli montava dentro. - Come osa...?!

Ma Izuku sorrise e gli si avvicinò. - Non preoccuparti - gli portò una mano tra i capelli bicolore, accarezzandoli, - non ho alcuna intenzione di stare a sentirlo.

- Si metterà tra di noi, Izuku. Ci darà del filo da torcere.

Midoriya, che non avrebbe lasciato andare Shouto neanche se ne fosse stato costretto, scosse il capo. - Non mi interessa. Ora che ti ho trovato non voglio perderti per nulla al mondo.

***

Appena fecero ritorno in dormitorio, Shouto e Izuku, incuranti dell'esperienza appena vissuta contro quei due villain, fecero l'amore.

E il resto del mondo, in quella notte, scomparve. C'erano solo loro e i sentimenti che li travolgevano.

Shouto lo prese quasi con violenza, premurandosi comunque di non fargli del male, come a rimarcare che quel corpo era suo e non apparteneva a nessun altro. E Midoriya si lasciò trasportare in quel vortice di passione e piacere che solo Todoroki sapeva donargli.

Gemettero l'uno il nome dell'altro più volte. Si baciarono e si strinsero forte, sudati e completamente nudi. L'orgasmo li lasciò spossati e senza forze.

Si dichiararono il loro reciproco amore e si promisero di restare uniti per sempre. Ormai erano così tanto coinvolti in quella relazione che non avrebbero più potuto vivere senza il proprio partner.

Quello che provavano era così totalizzante e potente che avrebbe potuto attraversare e uscire vittorioso da qualsiasi problema si fosse a loro presentato davanti. Niente e nessuno avrebbe mai avuto la forza di separarli.

Endeavor e le sue minacce diventarono un ricordo lontano e sfocato, quasi come se non riguardassero più loro.

Il giorno seguente, al mattino, Todoroki si concesse alcuni secondi per contemplare il viso addormentato di Midoriya prima di svegliarlo. Era certamente un angelo, o non si sarebbe spiegato la bellezza sovrannaturale e l'innocenza di quel dolce faccino. Per non parlare del suo animo buono e della forza col quale inseguiva i propri sogni: era una persona speciale, di quelle che non si può fare a meno di ammirare e amare.

Si promise che mai a nessuno avrebbe permesso di portarglielo via. Lo avrebbe protetto e tenuto accanto a sé per tutta la sua vita.

Anche quella mattina, i due fecero ritardo a lezione e Aizawa li mise in punizione: sarebbero stati costretti a ripulire tutto il dormitorio.

Shouto sbuffò, prendendo posto dietro Midoriya e si impegnò a seguire la spiegazione del professore, nonostante di tanto in tanto si perdesse a contemplare il proprio ragazzo.

***

Ciao carissimi lettori,
So di essere tremendamente in ritardo e che questo capitolo non è un granché, ma in questi giorni sono stata poco bene e non ho avuto molto tempo per scrivere e aggiornare.
Perdonatemi.
Bastarda a metà