III. Altre dieci, cento, mille volte

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Fu particolarmente difficile affrontare la giornata successiva. Todoroki non aveva dormito per niente, crogiolandosi tutta la notte nel dolore dell'essere stato friendzonato da Midoriya. Si era girato e rigirato nel letto, cercando di elaborare un piano per cancellare dal cuore del ragazzo Bakugou e sostituirlo con se stesso. Impresa ardua, soprattutto se voleva farlo evitando di uccidere il suo rivale.

Sbuffò e si costrinse a seguire il discorso del professor Aizawa, che stava spiegando le modalità di allenamento che avrebbero seguito quel giorno.

- Verrete divisi in gruppi da due persone ciascuno - disse, - ognuno è libero di scegliere il partner che preferisce. Ogni squadra verrà, però, contrapposta ad un'altra, sempre a vostra preferenza. I gruppi dovranno attaccarsi e difendersi, cercando di mettere a tappeto entrambi i membri dell'altra squadra. Non ci sarà alcun premio per le squadre vincitrici, né punizioni per quelle perdenti: è semplicemente un allenamento volto a migliorarvi. Tuttavia, i vostri attacchi dovranno essere cercare di mettere fuori gioco gli avversari, senza però recargli danni permanenti. Dovrete controllare la vostra furia - Aizawa guardò in particolare verso Bakugou, - o avrete delle gravi conseguenze - Katsuki brontolò qualcosa sottovoce che suonava come un "stupide regole", - bene, ora potete anche cominciare a formare le squadre.

Midoriya si girò un po' intorno, indeciso con chi far coppia. Kirishima aveva già affiancato Bakugou, nonostante questo continuasse a ripetere che poteva benissimo lottare da solo.

Todoroki si avvicinò a Izuku, ignorando completamente Momo che lo stava chiamando. - Facciamo squadra insieme? - gli chiese.

Annuì. - Sì, considerando le nostre due Unicità, anche se molto differenti, unendole potremmo creare una squadra abbastanza forte, capace di fronteggiare quella di Kacchan, il quale, ne sono sicuro, punterà ad attaccare sicuramente la mia.

Una volta che si creati formati i gruppi, dovettero formare le coppie che si sarebbero contrapposte. Ovviamente, Bakugou scelse la coppia Midoriya/Todoroki, ma anche un'altra squadra aveva voglia di sfidarla: quella formata da Uraraka e Iida.

- Per una volta - a parlare era la ragazza, - voglio provare a fronteggiare Deku.

Sembrava decisa e sicura di sé, ma non aveva ancora fatto i conti con Bakugou. - MERDEKU È MIO! MIO, CAPITO? IO LO AFFRONTERÒ E SCONFIGGERÒ - urlò contro la povera Ochaco che si vide costretta a rinunciare. Alla fine, scelse la squadra Kaminari/Jirou.

- Che gli scontri abbiano inizio - diede l'avvio il professore. Dietro di lui, All Might, ancora col braccio ingessato, aveva raggiunto la palestra per assistere agli incontri.

- Kirishima, tu occupati del bastardo a metà, io penserò a quella nullità di Deku - ordinò Katsuki.

Per Shouto non fu difficile fronteggiare gli attacchi di Eijirou, il suo ghiaccio, e talvolta il fuoco, lo tenevano facilmente a bada. Lo stesso non si poteva dire per Izuku, che tentava di schivare le esplosioni di Bakugou, ma era già stato colpito un paio di volte.

- Vediamo di farla finita, frocetto - un sorriso maligno si dipinse sulle sue labbra, - CREPA!

E attaccò ancora una volta, ma Midoriya fu abbastanza rapido da evitarlo e lanciarsi in avanti. Colto alla sprovvista, Bakugou venne colpito allo stomaco da un potente calcio.

- ME LA PAGHERAI, TI AMMAZZO! FROCIO DI MERDA, NULLITÀ CHE NON SEI ALTRO!

Shouto, furioso per le parole usate dal quello stronzo, con una sola mossa immobilizzò col suo ghiaccio il povero Kirishima, impedendogli qualsiasi mossa. Eresse un altro muro di ghiaccio nel momento in cui Bakugou cercò di colpire nuovamente Izuku con un attacco che, ne era sicuro, andava contro le regole del professor Aizawa.

- Levati di mezzo, bastardo a metà - ringhiò, sfondando la barriera di ghiaccio, - è una sfida tra me e Deku questa.

- In realtà, è una sfida tra squadre - gli rispose Shouto, - e il tuo compagno ha già perso. Quindi ti tocca affrontarci entrambi.

- E va bene - urlò, alzando un braccio contro Todoroki, - sconfiggerò tutti e due!

L'esplosione che lanciò fu potente e, nonostante Shouto fosse riuscito a spostarsi di lato, si ritrovò comunque col braccio destro dolorante.

Approfittando della distrazione di Todoroki, Katsuki aveva ripreso ad attaccare Izuku. I suoi colpi erano feroci e Midoriya, frenato dalle regole di Aizawa, non poté rispondergli a dovere. Si limitò a colpirlo un paio di volte, facendolo imprecare ma non riuscendo a mettero ko.

Un'altra esplosione si scagliò contro Midoriya. Sembrava un colpo forte, addirittura più degli altri. Shouto corse verso Izuku, riuscendo all'ultimo secondo a spingerlo via, sostituendo il corpo dell'altro col suo. Quando il colpo lo raggiunse, Todoroki perse i sensi.

***

Riaprì gli occhi solo qualche ora dopo. Si trovava in infermeria e Recovery Girl stava brontolando qualcosa riguardo ad una punizione esemplare che avrebbe dovuto ricevere quel ragazzo sconsiderato e senza freni.

Midoriya era al suo fianco, seduto su uno sgabello. - Ti sei svegliato! - esclamò.

- Mh... a quanto pare sì... tu piuttosto come stai?

- Solo ferite superficiali, grazie a te. Non avresti dovuto proteggermi, a quest'ora dovrei essere io sul letto dell'infermeria! - lo rimproverò.

- Meglio io che tu.

Izuku rimase interdetto dalla risposta schietta e sincera del ragazzo. - E perché mai?

- Perché non sopporterei di vederti in queste condizioni.

Izuku allungò una mano verso il suo viso e gli spostò una ciocca di capelli ribelle dietro l'orecchio. Le dita sfiorarono per qualche istante la pelle ruvida della sua ustione e Todoroki sentì brividi attraversargli la spina dorsale.

- Neanche io riesco a vederti così, quindi non azzardarti a farlo mai più.

Ma Midoriya non poteva sapere che Shouto l'avrebbe rifatto altre dieci, cento, mille volte pur di proteggerlo. E, se si fosse presentata l'esigenza, avrebbe volentieri sacrificato persino la sua vita per lui.

Sottopelle - Tododeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora