IX. Lacrime

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Chiunque avesse visto quella scena, avrebbe pensato male: Todoroki mezzo nudo in boxer e con una t-shirt di Midoriya che gli andava decisamente troppo stretta su un letto insieme al ragazzo che aveva sempre amato. Eppure non c'era nulla di scandaloso, o perverso, in quello che stavano facendo.

Izuku gli accarezzava la pelle ruvida della sua ustione e Shouto si limitava a chiudere gli occhi, beandosi di quel delicato tocco.

- È orribile, vero? - disse.

Midoriya scosse il capo. - Affatto. Ti dona un'aria da ragazzo vissuto.

- Aria da ragazzo vissuto? - Shouto inarcò un sopracciglio, - E a te piacciono i ragazzi "vissuti"?

- Mh, può darsi...

- Io l'ho sempre odiata quest'ustione - prese a raccontare Todoroki, - per anni non ho avuto il coraggio di guardarmi allo specchio. Li ho distrutti tutti quelli che c'erano in casa. Da piccolo ho portato per molto tempo una benda per nasconderla. Ma dopo un po' mio padre mi impose di toglierla perché, a detta sua, in un combattimento dovevo poter contare su entrambi gli occhi.

Izuku ascoltò attentamente le sue parole. Ancora una volta, Shouto gli stava confidando pezzi del suo tortuoso passato: non l'aveva mai fatto con nessuno, era sempre stata una persona schiva e riservata. Eppure con lui riusciva facilmente ad aprirsi.

- Non perdonerò mai mio padre. Tutto ciò è solo colpa sua.

- E tua madre? - chiese Midoriya, - Lei l'hai perdonata?

- Non ce l'ho mai avuta con lei. Non sono andato a trovarla solo perché avevo paura che potesse continuare a vedere parte di mio padre in me e... che mi odiasse come odia lui.

Todoroki poteva sentire ancora il dolore che aveva provato quel giorno quando sua madre gli aveva lanciato l'acqua bollente sul viso: ritornava a galla ogni volta quando ricordava o parlava di quella scena. Sentì due lacrime pizzicare agli angoli degli occhi.

Le lasciò libere di scendere. Davanti a Midoriya non aveva bisogno di nascondersi o reprimere i suoi sentimenti. Lui non l'avrebbe giudicato, poteva essere se stesso.

Le dita di Izuku che stavano accarezzando la bruciatura scesero giù lungo le guance, seguendo la strada delle lacrime. Ne catturò una con l'indice.

- Non piangere - disse, - un così bel viso dovrebbe sorridere sempre.

Possibile che con quel ragazzo dovesse rischiare sempre un arresto cardiaco? Buttò all'aria tutti i suoi buoni propositi sull'andarci piano, aspettare che l'infatuazione per Bakugou passasse... come poteva in quel momento resistere dal baciarlo?

Bramava quelle labbra come fosse in apnea e avesse bisogno urgente di ossigeno. E così andò a prendersele. Gli posò una mano sul fianco e lo spinse più verso di sé. Fu un bacio passionale, disarmante.

Tutto sembrava al posto giusto ora. Shouto non aveva mai provato una sensazione simile. Quella bocca sembrò essere la cura contro ogni suo male, la tanta agognata felicità dopo un passato come il suo. Izuku era perfetto per lui: così dolce, così innocente, così diverso da chiunque altro al mondo.

Lo amava. E non avrebbe mai smesso di farlo, neanche se lui l'avesse rifiutato, neanche se avesse preferito Bakugou. Non si era mai reso conto dell'entità dei suoi sentimenti prima, ma ora ne era certo: provava qualcosa di così forte che sentiva di essere completamente perso per lui.

- Shouto... - la voce di Midoriya era bassa e ansimante a causa del bacio. - Tu... mi piaci.

Todoroki in risposta travolse nuovamente le sue labbra. - Oh, Izuku. Non puoi nemmeno immaginare quanto tu piaccia a me.

Le sue mani cominciarono a vagare sul corpo dell'altro, accarezzandone la braccia allenate, le cicatrici, gli addominali, i pettorali... aveva voglia di sfiorare ogni singola porzione di pelle fosse possibile toccare.

Ma, quando le dita scesero più giù, Midoriya gli bloccò i polsi. - Non ancora.

Shouto, imbarazzato e pentito per la sua frenesia, annuì. - Sì... scusa... hai ragione.

Era stato troppo avventato, lo sapeva, ma non era colpa sua se quel ragazzo era una tentazione così forte. Ma c'era tutto il tempo per fare quello e altre cose, Todoroki avrebbe dovuto essere solo paziente.

Si addormentó poco dopo, tra le braccia di Midoriya che lo teneva stretto contro il petto.

***

Ciao carissimi lettori,
Ecco a voi il nuovo capitolo.
Volevo però chiedervi una cosa: se dovesse esserci qualche scena di smut preferite che la descriva o che ne accenni solamente?
Fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto!
Bastarda a metà

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