Affianco a me, il mattino dopo quella notte stupenda c'era solo uno spazio vuoto.
Decido di alzarmi, ero felice, non vedevo l'ora di stare ancora con lei.
Mi vesto, mi preparo in bagno e mi dirigo verso la cucina.
E lei era li, già vestita, stava preparando la colazione.
''Bonjour'' dico abbracciandola da dietro.
Lei si scansa ''Buongiorno'' mi risponde.
''Qui c'è del caffè'' mi porge la tazza.
''Qualcosa non va?'' le chiedo sedendomi sulla sedia.
''Credo sia meglio che tu vada.. Giorgia'' mi dice senza guardarmi mai.
''Cosa? Perchè?'' rispondo con un filo di voce.
''Perchè sta arrivando il mio fidanzato e tu devi andare via...'' dice.
Sentendo quella frase sento ogni pezzo del mio cuore rompersi.
Serro la mandibola, poso la tazza del caffè.
''Ovviamente, c'era la fregatura. Sono stata così ingenua, cosa sono stata una specie di esperimento sociale per te?'' Non provavo niente.
Ero un foglio bianco. Accartocciato, pieno di pieghe, buttato all'angolo della stanza.
''Dopo ieri, dopo che mi sono mostrata a te in tutta la mia fragilità...'' le dico.
Poi prendo il cappotto, la guardo.
E' lì ferma appoggiata al bancone della cucina.
Pietrificata.
Esco dalla porta, scendo le scale, accendo una sigaretta e chiamo Francesco.
''Oi, pensi di riuscire a venire a prendermi davanti casa di Evelyne?'' dico con la voce indifferente.
''Si sono già in macchina che devo fare delle commissioni.. 10 minuti e sono da te'' dice.
Mi appoggio al muro del palazzo.
Un ragazzo alto, biondo, inglese suona al campanello di Evelyne.
Lei risponde con la voce squillante, è lui, il fidanzato.
Mentre vedo la scena un turbine mi si forma nello stomaco e vomito dal nervoso.
Poi un attacco di panico, il respiro si fa pesante, le mani sudano, perdo l'orientamento.
Mi accascio per terra e aspetto.
Francesco arriva poco dopo, accenno un sorriso, salgo in macchina e mi faccio riportare a casa.
Non spiccico parola, gli do due baci e scendo dalla macchina.
Prima di poter chiudere la portiera dice ''è tutto ok?'' annuisco e chiudo.
Entro in casa, chiudo la porta e mi butto sul divano.
Spengo il telefono.
Passano i giorni e io rimango inerme su quel divano.
Mi taglio, bevo, fumo, sto male e il giorno dopo tutto da capo.
I miei amici sanno come vanno queste cose.
Sanno lasciarmi il mio spazio.
Passano due settimane e il dolore che sento è insopportabile.
Continuo a sentire le parole di Evelyne nella mia testa.
Mi fanno uscire pazza.
Se chiudo gli occhi vedo lei che mi bacia le cicatrici.
Dalla disperazione entro in bagno, mi preparo la vasca con l'acqua calda.
Prendo una lametta e decido di darmi il colpo di grazia.
Il bruciore che sentivo zittiva il dolore che non riuscivo a far stare zitto dentro.
I minuti passavano e piano piano la testa si stava sgombrando da ogni pensiero.
Il cuore diminuiva i battiti.
Finchè non sentivo più nulla.
Perdo i sensi.
![](https://img.wattpad.com/cover/166600176-288-k387484.jpg)
YOU ARE READING
Fragile
RomanceQuesta è la mia storia. Sono Giorgia, 22 anni, un eterna confusa. Ho avuto il cuore spezzato mille volte, sto aspettando che qualcuno raccolga i pezzi e mi aiuti ad essere felice di nuovo.