Capitolo 13

190 5 3
                                    

(per favore, dopo aver letto il capitolo, passate a leggere lo spazio autrice)

"Quella voce... Io la conosco fin troppo bene..."

ATHENA'S POV

Non avevo il coraggio di voltarmi per vederlo in faccia, sapevo benissimo chi era. Il mostro che mi ha rovinato la vita: Caleb Stonewall.

<<Ed io che ero certo che una puttanella come te che va in giro a farsi fottere da tutti i ragazzi della scuola non avrebbe mai potuto trovare un ragazzo. Beh, tanto poco importa, un puttaniere deve per forza stare con una puttana, è così che vanno le cose>> disse lui, con una nota acida che percepii chiaramente.

Axel stava per fiondarsi su di lui, ma io lo fermai mettendogli una mano sul petto, senza però guardarlo negli occhi e girandomi.

<<Caleb, che sorpresa! Non avrei mai pensato di rivederti. Sinceramente, pensavo che fossi ancora rinchiuso in manicomio>> dissi sorridendogli in modo fiero, incrociando le braccia al petto.

<<Non fare la spiritosa, sai benissimo che ci sono finito dentro per colpa tua, puttanella!>> sbraitò lui.

<<Mi spiace Caleb, ma non sei finito lì per colpa mia, ma per colpa delle tue azioni... E poi, "puttanella" lo dici a una di quelle che ti sei scopato quando stavamo insieme>> dissi acidamente.

Prima di venire in Giappone stavo con Caleb ed avevamo una relazione a distanza. Non stavamo insieme da molto eh, erano solo tre settimane, ma ci tenevo a lui. Ci siamo conosciuti su un gruppo Instagram per le roleplay, un gruppo in cui interpreti un personaggio. Più i nostri personaggi legavano, più noi diventavamo importanti l'uno per l'altra.

Abbiamo cominciato prima a scriverci, poi a chiamarci e poi ci siamo incontrati in Italia quando è venuto con Jude. Mi ha chiesto di metterci insieme quando siamo andati al cinema a vedere un film che adoro: King Arthur. 

Con lui mi sentivo bene, ma era come se ci fosse sempre qualcosa che non andasse, qualcosa che mi nascondesse, c'era sempre un brutto presentimento che mi perseguitava. Mi sentivo bene, è vero, ma non mi sentivo né sicura né protetta, per questo motivo con lui non ero mai voluta andare oltre il bacio a stampo.

Evidentemente a lui questa cosa non andava bene; così, dopo due settimane, mi tradì con una ragazza della mia scuola che gli aveva sempre fatto il filo, poi con la mia compagna di canto, poi con quella di karate e, infine, con la persona che odiavo di più al mondo, la ragazza che mi aveva da sempre reso la vita impossibile: Alyssa Marelli.

Dio solo sa quanto odiassi quella ragazza, per questo il momento in cui la mia migliore amica mi venne a dire che li aveva visti insieme fu il colpo di grazia. 

Andai da Caleb e lo mollai su due piedi, ma lui perse la testa e cominciò ad aggredirmi, urlando che ero una puttana e che avrebbe dovuto lasciarmi lui perché lo avevo ripetutamente tradito.

Cosa ovviamente non vera, ma tutti credettero a lui sul momento e per i mesi seguenti, dato che si era fatto parecchi amici all'interno della scuola. L'unico che mi difese e che mi tolse dalle mani di quel pazzo fu Jude, lui e nessun'altro.

Caleb fu portato via con la forza dai carabinieri, prima che potesse farmi del male, urlandomi una frase che mi rimbombò nella  testa per giorni: "ti ucciderò puttanella, fosse l'ultima cosa che faccio!"

Dal giorno in cui successe tutto ciò non seppi più nulla sul suo conto, mi era solo stato detto che era finito nei guai e lo avevano rinchiuso in un'ospedale psichiatrico, e non lo vidi mai più... o almeno, fino ad oggi.

La Fenice Oscura | Inazuma Eleven [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora