Capitolo 6

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<<A-Athena?!>>

ZERO'S POV
Il ragazzo dai capelli azzurro-blu stava tornando a casa dopo la partita. Era frequente che rimanesse più tempo del dovuto nello spogliatoio a rilassarsi oppure a correre sulla pista per calmarsi. La partita contro la Royal lo aveva distrutto, aveva sentito le sue gambe cedergli sotto il suo corpo e la testa girare dalla stanchezza, sensazioni a lui sconosciute.

Nathan abitava nella zona residenziale di Inazuma e sapeva che anche Sharp abitava lì.
Non sapeva il motivo, ma aveva una voglia matta di vedere dove abitasse.

Decise di prendere la strada più lunga per arrivare a casa sua, dalla quale si passava di fronte a villa Sharp.

Dopo cinque minuti di camminata scorse una figura nelle vicinanze di un lampione. Si avvicinò per capire di chi si trattasse e, appena riconobbe la ragazza, perse un battito.

<<A-Athena?!>> domandò preoccupato.

La ragazza non si muoveva, vedeva solo il suo petto fare su e giù, segno che respirava.
Corse da lei e la prese in braccio a mo' di sposa e corse verso la casa dell'unica persona che conosceva, dato che la sua era troppo lontana: l'abitazione di Jude Sharp.

<<Aiuto! Jude datti una mossa a scendere, ti prego! Per favore! Sta male! È un'emergenza!>> urlò il ragazzo in lacrime.

Poco dopo il capitano della Royal Academy aprì la porta, seguito dai suoi amici David e Joe. Spalancarono gli occhi appena videro Athena fra le braccia dell'ex-atleta.

<<Che cosa l'è successo?! Forza entra! Mettila sul divano. Joe fagli vedere dov'è. David vai a prendere il kit del pronto soccorso in bagno. Io cerco il medico>>

La ragazza venne posata delicatamente sul divano, ma in poco tempo ricominciò ad avere le convulsioni, agitandosi come se fosse stata impossessata da un demone.
Quando arrivò il dottore di casa Sharp, la ragazza si calmó e fu visitata in fretta.
La decisione fu di chiamare un'ambulanza. La ragazza era stata drogata, una di quelle droghe potenti, e il suo organismo stava reagendo. La situazione stava degenerando e lì non avevano gli strumenti necessari per curarla.

Il pronto intervento arrivò quasi immediatamente, la ragazza era già svenuta e risvegliata con delle convulsioni almeno tre volte. L'unica cosa che poterono fare fu addormentarla.

Quando arrivarono in ospedale la portarono in una camera e la curarono, appena in tempo.

Axel, che era nella camera della sorella in coma da un anno, aveva sentito del frastuono e si era precipitato a vedere, trovando la ragazza su una barella con dei medici che parlavano di droga e di convulsioni. Gli prese l'ansia.
Trovò anche i quattro ragazzi in uno stato di panico.
Gli spiegarono ciò che era successo e chiamarono Mark.

ATHENA'S POV
Un bip continuo e fastidioso mi svegliò.
Bianco.
L'unica cosa che riuscivo a riconoscere era il colore bianco.
Ma dov'ero?
Piano piano, riconobbi delle figure, erano i miei amici: Nathan, Jude, David, Joe, Mark e Axel.
Cominciai a capire anche dov'ero: sembrava una stanza d'ospedale.

<<Cazzo, sono 5 giorni che non apre gli occhi. Ringrazio il cielo che esiste quel bip che ci dice che è ancora viva. Se chi le ha fatto questo la uccide...>>
Jude si bloccò, aveva la voce rotta. Faceva sempre il duro, ma sotto sotto era molto sensibile.

<<Gliela faremo pagare a quel bastardo, non temere... Shh, si sta svegliando!>> disse Joe.

Sei paia di occhi cominciarono a fissarmi, sorridendomi quando aprii gli occhi.

<<Buongiorno campionessa, come ti senti?>> mi chiese una voce calda e profonda, intanto che mi accarezzava la testa. Era Nathan.

<<Ei... Dio che mal di testa. Cos'è successo?>> domandai con una voce flebile, che quasi fecero fatica a sentire.

La Fenice Oscura | Inazuma Eleven [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora