The Butterfly Effect

11. Le porte sono aperte

A/N: ricompaio dopo una vita, lo so. Ma indovinate chi si è finalmente laureata? Avevo intenzione di riprendere a postare i capitoli dopo il mio ultimo esame (tipo verso la metà di luglio, ora non ricordo il giorno), ma il lavoro per la mia tesi di laurea si è dimostrato essere più di quanto non avessi preventivato. Vi chiedo scusa. L'8 novembre, però, ho ufficialmente chiuso con l'università, quindi ora riprenderò ad aggiornare questa storia. Posterò più di un capitolo a settimana, visto che comunque ormai non ha più senso aspettare. Spero ci sia ancora qualcuno che si ricordi di Layla/Nevaeh haha

Chiedo scusa ancora per la perenne attesa,

Angela x

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CAPITOLO UNDICI

LE PORTE SONO APERTE

Quando la porta della camera di motel si spalancò di scatto, sia Nevaeh che Dean sobbalzarono sui propri letti. Erano finalmente riusciti ad ignorare la presenza dell'altro quando Sam entrò prepotentemente nella stanza, il respiro affannato e l'aria preoccupata.

Non era la tipica reazione da Sam Winchester, si ritrovò a pensare la ragazza. Ma dopotutto era stata fuori dalla sua vita per più di un anno e chissà quante cose erano cambiate in tutto quel tempo.

Era perfino giunta alla conclusione che non le importava più nulla. Non aveva voglia di seguire i casi di quei due Winchester, non voleva andare ad occuparsi di quella base di Cacciatori che era stata resa inoffensiva. Non aveva più nemmeno voglia di pensare a Riley, che tormentava qualsiasi suo sogno, ogni notte, ogni minuto della sua vita. Ucciderla era di certo stato un grande errore, anche se l'Ombra la pensava diversamente: non che ora se ne pentisse – anzi, si sentiva vagamente più al sicuro. Però il fantasma di quel demone continuava a perseguitarla e Nevaeh non ce la faceva più. Avrebbe mandato a fare in culo pure Riley Morrison se solo fosse stata effettivamente lì. E non importava più nemmeno che fossero state grandi amiche per tutti quegli anni: quel dettaglio sembrava aver perso qualsiasi valore. Ora le importava solo raggiungere il suo scopo ed era stanca di dover aspettare, di rimanere a guardare mentre i Winchester continuavano con la loro vita dopo che le avevano tolto la sua. Voleva agire e voleva agire ora. Continuava ad aspettare un segnale dell'Ombra, un segnale che sembrava non arrivare mai, e aveva paura che tutti quei giorni passati nell'indolenza l'avrebbero semplicemente allontanata dal suo obiettivo, che sarebbero stati uno spreco – aveva imparato sulla propria pelle l'importanza del tempo, dei passi falsi, della fragilità della vita umana. Poteva accaderle qualsiasi cosa: Dean poteva spararle, o poteva rimanere uccisa durante la risoluzione di un caso, oppure potevano semplicemente investirla e lei sarebbe morta di nuovo. Sarebbe morta e non avrebbe combinato nulla. Sarebbe stata di nuovo punto e a capo e forse questa volta non ci sarebbe stato alcun "a capo". Magari questa volta non sarebbe stata così fortunata e la sua vita si sarebbe spenta con un punto. Un punto e poi il nulla più totale, un'esistenza sprecata... E per cosa? Per attendere? Per rimanere nell'ombra ad aspettare il momento giusto?

Era stata sul punto di alzarsi, di afferrare un'arma qualsiasi e farla finita con quei due Cacciatori da strapazzo, ma l'Om­bra le piombò addosso con tutto il suo peso e per un paio di secondi le mozzò il fiato.

«Pazienza, Nevaeh, pazienza,» le sibilò all'orecchio, l'intera sua massa di piombo che le pesava sul petto e le impediva di respirare.

Ma in un attimo quella sensazione era scomparsa. Quando sollevò lo sguardo, Sam si era già seduto sul proprio letto, di fronte a quello del fratello, e stava riprendendo fiato.

«È un bagno di sangue,» sospirò dopo aver bevuto qualche sorso dalla bottiglietta d'acqua che gli aveva lanciato Dean.

«La polizia ha qualche sospetto?» domandò lei. Non che le importasse, ma Nevaeh aveva bisogno di distrarre la propria mente da tutti quei pensieri oscuri e vorticosi che avrebbero solo rischiato di trascinarla sul fondo di una distesa infinita di sabbie mobili da cui non sarebbe mai più uscita.