Cal.

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Ero ancora a bocca aperta quando lo vidi girarsi e notarmi.

-che fai mi spii?- mi disse in tono ironico.

-affatto, ero venuta qui per provare.- gli risposi

-tu, Elizabeth Drewing, ti sei data alla musica?-

-affari miei.- gli risposi acida.

-ti piace la mia canzone?- era sceso dal palco e stava camminando verso di me sorridendo

-si, ne sarà contenta la tua ragazza, anche se non credo che l'abbia scritta tu.- dissi facendo qualche passo indietro

-ovviamente l'ho scritta io, poi chi ti dice che sia per lei?-

Fermó la mia "piccola fuga" prendendomi per le mani che delicatamente posizionó dietro al suo collo, cingendomi poi i fianchi con le sue braccia.

-e se fosse per te?- continuó

Era così vicino che potevo sentire quasi i nostri nasi sfiorarsi, devo ammettere che non mi dispiaceva questa situazione, ma mi scansai velocemente.

-lasciami provare, Cal.- gli risposi

Lui sorrise e fece per andarsene, quanso ad un certo punto si fermó

-è la prima volta che mi chiami Cal da quando sei tornata, sto riguadagnando punti.- disse ridendo per poi chiudersi la porta dietro le spalle.

Sbuffai e presi la mia chitarra in mano, ma non riuscivo a concentrarmi ripensando alle parole di quella canzone, sembrava una poesia cantata, aveva ragione il professore, la musica salva le persone, eccome se lo fa.

- - -

-quindi Calum Hood ti ha dedicato una canzone?- disse Michael mentre mi porgeva una vaschetta di gelato.

-cosa ci dovrei fare con questa roba?-

-mangiarla ed affogarci i tuoi dispiaceri.- mi rispose rindendo

Avevamo deciso di guardarci a casa mia un film horror, come i vecchi tempi.

-non me l'ha proprio dedicata, è strano, non capisco.-

-tu ci stai ricascando liz, te lo dico io.- disse quasi schifato

Non gli risposi, mi limitai a mangiare un'altro cucchiaio di gelato.

La mattina dopo, mi recai nell aula di musica, il professore stava parlando di un progetto, una specie di recita con le classi quinte, ad ognuno di noi veniva assegnato un ragazzo, e con lui avremmo poi dovuto esibirci a fine anno.

Il professore inizió ad associare un pó di nomi.

-ed infine Drewing con..-

prese una breve pausa

-Hood.- terminó

-in che basi vengono create queste cazzo di coppie?- commentai acidamente

-vengono estratti i nomi da un urna, è tutta questione di destino, signorina Drewing.- mi rispose senza scomporsi

Il destino mi stava facendo brutti scherzi ultimamente, uscii dalla classe correndo in bagno, era l'inizio della fine.

Strangers » c.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora