Passò qualche settimana, tutto andava a gonfie vele, la vita sembrava finalmente aver ricominciato a sorridermi.
Mancavano pochi giorni alla fine della scuola, quindi, alla mia esibizione con Calum.
Devo ammettere che la cosa non mi preoccupava molto, eravamo affiatati e avevamo talento, quel poco che bastava per soli tre minuti di spettacolo.
Non gli avrei mai dato la soddisfazione di dirglielo, ma lui era molto più bravo di me, sembrava una rockstar professionista, ed il suo timbro era più unico che raro, poi studiava musica da tanto, si meritava di brillare.
Da qualche giorno avevo iniziato ad aiutarlo con la sua tesina, quell'anno avrebbe avuto gli esami, e non stava messo affatto bene.
-Ma cazzo Calum, prima lo sapevi!- gli urlai contro sbattendo il libro di storia sul tavolo.
-non me ne frega un cazzo di sapere ciò che ha fatto Napoleone okay?- si giustificò.
Sbuffai e chiusi il libro, era un caso perso.
Uscii sul terrazzo per prendere una boccata d'aria, quando vidi un viso famigliare correre sotto casa Hood, e suonare alla porta.
Vidi Calum scendere le scale per andare ad aprire e lo seguii, quando aprì vidi Michael che non mi diede nemmeno il tempo di parlare, mi si tuffò addosso abbracciandomi.
-Michael? Ma cosa ci fai qui?- gli chiesi sbalordita.
-ti devo parlare, è urgente, sapevo che eri con lui e ti ho cercata ovunque.- mi rispose
-siediti pure.- gli disse Calum
- - -
-Isabel è cosa...?- urlai
-incinta.- rispose lui
Io e Calum lo guardammo sbalorditi, non poteva essere vero.
-ma cazzo Michael avete solo diciannove anni!- gli feci notare, ancora sotto shock.
-senti si è rotto okay? e questa mattina mi ha chiamato in lacrime, non sappiamo cosa fare..voi che avreste fatto?- ci chiese.
Calum mi diede un'occhiata interrogativa, per poi farfugliare
-io lo terrei.-
Lo guardai stupita e gli sorrisi, per poi tornare alla realtà e guardare Michael.
-stammi a sentire, avere un bambino non è uno scherzo, dovrete impegnarvi, i primi tempi sarà difficile, non dovrete mai fargli mancare nulla, iniziare a lavorare, andare a vivere insieme e magari sposarvi.- gli dissi io
-la ami?- gli chiese Calum
Lui annuì
-è la mia vita.- disse timidamente
-e allora cosa stai facendo qui amico, vai da lei e digli che sei pronto ad iniziare una vita insieme, su, corri!- lo incitò
Michael si alzò dal divano e corse verso la porta, si girò e ci sorrise per poi andarsene.
-Non ti facevo tipo da consigli del genere.- gli dissi dandogli un piccolo pugno sulla spalla.
-per chi mi hai preso Drewing?-
- - -
I giorni successivi li passammo tra ripetizioni e prove, stava diventando tutto stressante e complicato.
-Sei bellissimo quando ti incazzi perchè non ti viene un'equazione.-
Gli dissi divertita
Lui sbuffò e si prese la testa tra le mani, capivo benissimo che era un so periodo 'no' ma cercavo di stargli vicina quanto e come potevo.
Gli presi le mani che ancora stringevano la sua testa e me le misi sui fianchi, mi sedetti sopra di lui e lo baciai.
-Facciamo così, ogni risposta giusta un bacio.- gli dissi
Lo vidi sorridere sotto di me.
-e se non sbaglio nulla?- mi chiese.
-a te l'immaginazione, Hood.- gli dissi sorridendo.
HEY
Sono trooooppo felice per le visualizzazioni che aumentano, grazie grazie grazie!
Domani sarò al mare quindi non potrò aggiornare, forse lo carico stasera!
A dopo!
xx

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Strangers » c.h.
FanfictionA pochi passi da me lo vidi, bello come il sole, non era cambiato di una virgola, sorrideva mentre parlava con i suoi amici di sempre, Hemmings ed Irwin. Notai i jeans stretti dentro le converse alte nere, una canotta dei Nirvana che gli fasciava pe...