your song?

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ELIZABETHS POV.

Mi svegliai così, con un gran mal di testa, avvinghiata tra le braccia di Calum.

Mi ricordavo di averlo visto con i suoi amici al pub, forse gli avevo detto qualche parola strappalacrime e lui mi aveva portato qui, c'era stato anche un bacio, quello lo ricordavo bene.

Mi alzai cercando di non fare rumore per poi scendere rapidamente in cucina, presi il latte dal frigo e lo misi su una pentolina a riscaldare.

A quel punto vidi Calum scendere le scale, sorridendo, prima che aprisse bocca decisi di chiarire le cose.

-Grazie per ieri.- gli dissi

-Figurati.- mi rispose

-Per quanto riguarda quel bacio..-

Avevo iniziato la mia frase quando vidi i suoi occhi spalancarsi, mi indicó i fornelli, mentre inizió a ridere come un matto, tenendosi la pancia, il latte era rimasto lì per troppo tempo e stava fuoriuscendo dalla pentolina.

-Porca puttana!- urlai

- - -

-Cosa stavi dicendo prima?- mi disse mentre mangiava un'altro cucchiaio di cereali.

-Che quel bacio non doveva esserci, credo.- gli risposi cercando di non guardarlo negli occhi.

-Oh fidati, doveva.- mi sorrise

Proprio mentre stavo per rispondergli suonarono al campanello.

Andai ad aprire e rimasi senza fiato per qualche secondo.

-Mamma? Ma cosa...- riuscii a dire

-Liz! Sorpresa!- mi disse lei abbracciandomi.

Ricambiai l'abbraccio perplessa, era davvero la fine.

La vidi entrare velocemente per poi fermarsi dopo aver visto Calum in canotta e boxer mangiare tranquillo latte e cereali.

-e tu? cosa ci fai qui?- gli chiese

Mia madre sapeva bene cosa era successo tra noi, quando l'anno prima ero tornata da lei piangendo e raccontando ogni cosa, come ogni madre avrebbe fatto, non l'aveva presa bene.

-ehm, buongiorno signora, vede, io e Liz stavamo...- farfuglió

-stavamo per andare a provare la nostra canzone, ma abbiamo deciso di fare uno spuntino prima, giusto Cal?- lo guardai male

-la vostra canzone?- chiese confusa

-ehm si, certo ora ricordo, è una cosa.. scolastica.- rispose lui

Mia madre mi guardó perplessa e mi fece un segno del tipo "dopo mi spieghi."

-capisco, capisco, vabene allora vi lascio provare soli, io vado a farmi un giro, tra un'ora più o meno saró di ritorno, fatevi trovare... vestiti.- disse prima di avvicinarsi alla porta.

-mamma!- le urlai

Lei rise e si chiuse la porta alle spalle, mentre io sbuffando tornai al tavolo.

-è un peccato che non ci siamo esibiti più.- mi disse lui, mentre riponeva la tazza nel lavandino.

-già.- lo guardai confusa, aveva qualcosa in mente.

-possiamo sempre provare a chiedere al professor Morray di esiberci, tipo allo spettacolo di quelli che fanno quei balletti strani..- mi guardó perplesso

-musical..?- gli dissi squotendo la testa

-eh si, quelli, gli mancano sempre dei cantanti, poi sarà l'ultimo giorno di scuola, potrebbe essere divertente.- mi disse entusiasta

Annuii, ormai non c'era più nulla da perdere.

Calum se ne andó poco prima del ritorno di mia madre, giusto in tempo per evitare il terzo grado.

Strangers » c.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora