~ Epilogo ~

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10 luglio 2018

Filippo.

Seguii il suo sguardo mentre la guardavo scomparire ancora una volta.

Presi velocemente il cellulare e le scrissi: "No, non mollo mai".

"Neanche io", rispose subito.

<<Non riesco a crederci, bastava un minuto, un solo minuto!>>, disse Lori crollando nuovamente sul sedile di fronte a me.

<<Avremmo dovuto fermare il treno! Dovevamo fare qualcosa!>>, continuò sollevando le braccia al cielo.

Io non riuscivo a distogliere lo sguardo dallo spesso vetro che mi separata dal mondo, il quale velocemente scorreva confondendo ogni colore.

L'avevo persa, ancora una volta. Mi era sfuggita da sotto il naso, era scomparsa proprio davanti ai miei occhi senza che io potessi reagire, senza che riuscissi a fare qualcosa, qualsiasi cosa, per tenermela stretta.

Evidentemente non sono capace, non sono in grado di contrastare un destino che non ho scritto io, pensai esausto.

Sprofondai tra l'imbottitura del sedile, inerme e senza dubbio sconfitto, per l'ennesima volta, da qualcosa che non potevo combattere.

<<Avrei dovuto aspettarmelo>>, sospirai.

<<Cosa?>>

<<Che sarebbe finta in questo modo>>

<<Perché?>>

<<Perché io e leisiamo una storia senza una trama, l'ho vista scomparire in un lampo troppe volte. Ci siamo persi e cercati di nuovo senza fine, ma nonostante ciò è una vita che siamo qua, a metà, in bilico, troppo fragili insieme, quasi come neve sempre pronta a sciogliersi appena la temperatura si alza di un solo grado>>

Buttai fuori quelle parole con un tono di voce che sorprese anche me, non c'era rabbia o tristezza, solo una sorda rassegnazione o forse solo una malsana ironia.

<<Filo, che ti succede?>>

Lo guardai per un attimo, gli occhi chiari puntati su di me, indispensabili l'uno per l'altro, come fratelli.
Lorenzo è l'unico che non ha mai scordato chi sono.

<<Lori starò bene>>, dissi sincero.
Lui mi guardò di sottecchi perplesso.

<<Adesso non stai bene>>, non era una domanda, ma una semplice affermazione.

<<No>>, risposi stanco, rivolgendo ancora lo sguardo verso il paesaggio.

<<Quindi? Finirà così?>>, chiese incredulo dopo qualche istante di silenzio.

<<Cazzo no! Non finirà affatto>>

<<Non sei il tipo che molla eh?>>, sorrise incoraggiandomi.

<<No, non fa per me. Lei è tutto, Lori...non mi importa se devo continuare a perderla, se devo soffrire all'infinito solo per passare qualche mese, giorno o anche solo qualche ora con lei. Se questa merda di destino proprio non vuole darci tregua ok...mi accontenterò dei pochi istanti che mi concederà e fanculo il resto, fanculo il mondo, fanculo se dovrò essere sotterrato dalla paranoia, lei è troppo importante per me>>

<<Cosa vuoi fare adesso?>>

<<So cosa non voglio e io non voglio mollare...nonostante tutto spero ancora che lei torni da me, se così non fosse andrò a cercarla, dovessi impiegarci una vita giuro che la troverò>>

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