IL VASO

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Anche le cose più stupide sono fragili, come un vaso. Quando ero piccolo, nella mia casa, c'era un vaso su una mensola in cucina, pensavo che ci abitava qualcuno come ad esempio Trilli, la fata di Peter Pan, e quindi me ne prendevo cura come se fosse lui il bambino. Di notte mi piaceva guardare le stelle e mi sarebbe piaciuto portare il cielo in casa e quindi l'ho dipinto di blu e ci ho messo dei fiori perché odiavo la morte. Scherzavamo insieme sulla gente che passava davanti alla finestra di casa con lo sguardo fisso sul telefono, questi passanti chiusi nei loro ideali. Ma un giorno il vaso cadde a terra, spinto da un soffio di vento troppo forte, e si ruppe in mille cocci, io feci di tutto pur di ricomporlo ma lui non tornò più felice, avrei dovuto fermare il soffio di vento e invece non l'ho fatto, ora non riesco più ad amare. E da questa esperienza ho appreso una cosa quando il vaso ti cade prendi scopa e paletta, metti l'anima in pace.

...e non è più come prima.

IO SONO LA SUA OMBRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora