Quindi quel giorno era il compleanno di Yoongi. Due giorni fa, esattamente.
Oggi è domenica, perciò non lavoro, verso le nove del mattino il telefono ha cominciato a squillare e, dopo averlo portato all'orecchio, la voce emozionata di Yoongi mi ha invaso i timpani.
«È arrivato!!!» ha detto tutto felice, e io ho sorriso. Anche l'idea di chiedergli il numero è stata buona, infatti mi ha proposto di aiutarlo a sistemare il pianoforte in casa sua. Mi ha mandato la posizione con il suo indirizzo, e ora sono davanti alla sua porta; con esitazione premo il campanello, nemmeno il tempo di realizzarlo, Yoongi è già davanti a me, ha appena aperto la porta.
Sembra imbarazzato, ma nei suoi occhi si legge la felicità, sembra un bambino che ha appena visto Babbo Natale. Lo trovo bellissimo.
Si sposta per farmi passare, ed io entro nella sua dimora. Non è ne piccola ne grande, ha mobili molto semplici, è ordinata e pulita, il bianco e le sfumature scure del legno prevalgono.
Sul tavolo della cucina noto un bicchiere d'acqua contenente il fiorellino che gli ho regalato qualche giorno fa, sorrido, nel vedere che non lo ha buttato. Infine al centro del salone ci sono scatoloni e pezzi vari di un pianoforte a coda.
«Vuoi qualcosa da bere?» mi chiede. Annuisco, dopo qualche minuto mi porta una tazza di thè caldo, tenendone in mano una seconda per se.
Parliamo per un po', Yoongi è un ottimo ascoltatore, o almeno parla molto di rado; una volta finite le nostre bevande ci mettiamo al lavoro.
Pensavo fosse più complicato montare questo enorme strumento, ma alla fine il grosso era già stato fatto al negozio e imballato, dopo un paio d'ore, ogni pezzo sembra essere al suo posto.
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