E ancora una volta il ragazzo dai capelli grigi giunge al termine dell'ennesima canzone, l'ultima di quel tiepido pomeriggio di fine inverno.
L'anulare ed il pollice della mano destra ancora posati su due tasti bianchi, l'indice della sinistra appena sollevato da uno nero.
Le ultime vibrazioni, gli ultimi sgoccioli di melodie che il pianoforte può ancora donare alle loro orecchie, i loro respiri cominciano a tornare regolari, gli ultimi racimoli di emozioni che quella musica classica ha donato loro condizionano leggermente il loro umore, e le labbra tornano a chiudersi, poiché rimaste involontariamente aperte perché troppo presi dalle sensazioni del momento per rendersene conto o darci peso.
Entrambi schiudono gli occhi, voltandosi lentamente l'uno verso l'altro, seduti talmente vicini da riuscire a condividere il calore ed il respiro.
Le loro pupille si incrociano, senza riuscire a staccarsi, i loro volti divisi da troppo poco spazio, le emozioni che non riescono, o forse non sono nemmeno intenzionati a controllare.
La distanza lentamente si riduce, tra i loro corpi, i loro visi. E perché dovrebbe esserci della distanza tra due corpi, tra due persone destinate a diventarne una soltanto, un unica anima, attrazione reciproca?
Nessuno dei due ragiona razionalmente, lucidamente, ma non ne hanno bisogno, dopotutto: in questo momento non è la mente a dover comandare, prendere decisioni, ma il cuore.
E l'azione che segue è dettata dalla fiducia verso i loro cuori, dalla vicinanza, che offusca le loro menti, rendendo impotente il loro autocontrollo, dalle emozioni incontrollate, dai sentimenti ora forse più chiari, o forse con il bisogno di un chiarimento.
E le loro labbra si sfiorano, per poi venir premute le une sulle altre, le loro pelli a contatto bruciano piacevolmente.
La mano di Taehyung si posa sulla guancia del ragazzo accanto a lui, per poi scendere dietro al suo collo, avvicinandolo di più a se.
Le braccia di Yoongi finiscono invece attorno al collo del moro, il quale porta l'altra mano dietro la schiena del pianista, attirandolo ancora più vicino al suo corpo, fino a ritrovarlo seduto sulle proprie gambe, intento a ricambiare un bacio casto.
Il grigio però, dopo poco tempo, si ritrova la lingua del minore tra le labbra, chiedendo contatto con il suo muscolo, che subito ottiene, trasformando quel contatto in qualcosa di più intimo e bagnato, i gusti di thè verde e nero mischiati, denti a contatto, corpi uniti e perfettamente combacianti.
Dopo alcuni minuti, però, sono costretti a staccarsi, ormai privi di fiato, riaprendo gli occhi e osservando le reciproche emozioni.
Le gote di entrambi arrossate, il fiato corto, le labbra rosse, bagnate e leggermente gonfie, gli occhi quasi lucidi e i corpi caldi.
E senza poterlo impedire si ritrovano nuovamente l'uno sulla bocca dell'altro, mordendosi le labbra, Taehyung si sposta sulla guancia del maggiore, per poi scendere sulla mandibola e continuare a baciare, leccare e mordere la pallida pelle del ragazzo comodamente seduto su di lui.
Raggiunge il collo, poi la sua clavicola sinistra e infine si ferma, alzando lo sguardo su quello inizialmente confuso dell'altro, che poi, quasi leggendogli il penso, si alza dalle sue gambe per condurlo nella sua camera da letto, dove il loro amore appena silenziosamente confessato verrà raccontato.
•FINE•
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Non so se è finita, in realtà. Nella mia trama iniziale finisce qui, non avrebbe senso continuare, andando fuori tema oltretutto. Forse ci metterò l'epilogo, ma non ne sono sicura.
Esprimete la vostra opinione~ -»
Cooomunque, grazie a chi è arrivato fin qui, spero tanto vi sia piaciuta♡ È una storia molto breve, ma ammetto che non immaginavo di riuscire a concluderla.
Spero di ritrovavi nelle altre storie, se avete apprezzato. E grazie ancora a chi ha letto e votato, mi avete fatta davvero felice.
