V - Scars

701 42 1
                                    

Touya fissò il dio drago con occhi spalancati.

La divinità cambiò aspetto, adesso era simile ad un umano, le corna allungate sul capo, gli artigli erano diventati delle mani coperte di ghiaccio che però ricordavano dei guanti d'armatura, era rimasta una lunga coda, fatta d'ossa avvolta da fiamme azzurre.

Il viso era molto giovanile, il mento tondeggiante e la chioma metà rossa e bianca era legata in una lunga treccia.

-non pensavo di dover riprendere abiti mortali-
-cosa... Cosa vuole da me...?-
-perché questa paura Touya? Non c'è motivo di averne-sorrise.

Rimase silenzioso.

-te l'ho detto, voglio solo dirti la verità-
-che... verità?-

La divinità sorrise tristemente.

Gli spiegò tutto con calma, lasciandolo urlare di rabbia e scagliare fiamme contro il nulla, Touya si sedette a terra respirando affannato, le mani tra i capelli rossi, tratteneva a stento le lacrime di rabbia.

-mi dispiace ragazzo mio, ma questa è la verità-disse mettendogli una mano sulla spalla.
-fammi sparire...-
-cosa?-
-cancellami da questa vita...bruciami-

Requiem parve sorridere per un istante, sebbene avesse lo sguardo sorpreso.

-quando sarai pronto... Vieni al mio tempio, saluta i tuoi cari se lo desideri-

Divenne tutto buio e l'immagine del dio svanì davanti ai suoi occhi.

Quando Touya si svegliò era giá l'alba, andò in giardino dove trovò sua madre che aveva appena finito di allenarsi.

-Touya! Ben alzato-sorrise.

Il ragazzo rimase silenzioso.

-tesoro tutto bene?-
-oh... Si mamma-sorrise.
-perché non chiami Shouto? Oggi possiamo stare tutti e tre assieme-
-pa- cioè... Enji non c'è?-

Sua madre lo guardò stranita ma non disse niente.

-tornerà piú tardi-
-va bene...-

Touya andò nella stanza del fratello, lo vide ancora addormentato abbracciato al draghetto.

-Shouto... Svegliati-
-hmm? Touya...?-
-si sono io... Sveglia che oggi stiamo con la mamma-

Shouto si alzò sbadigliando, poi sorrise annuendo.

Durante tutta la giornata erano solo loro tre, riuscirono a mandare una lettera anche a Natsuo e Fuyumi, Touya sentiva tanto la loro mancanza e gli dispiaceva non poterli salutare di persona.

Il sole stava tramontando, sapeva che era arrivato il momento.

Uscì silenzioso da casa, il tempio dedicato al dio dei morti era stato costruito lontano dal villaggio, proprio nel centro di una fitta boscaglia, la camminata fu lunga, il vento era gelido, gli accarezzava la schiena come per consolarlo e fargli forza.

Arrivato davanti alle porte nere riprese fiato.

L'interno era buio e freddo, una sala immensa, piena di piccole tombe, l'odore di incenso era talmente forte che gli faceva girare la testa.

-sei arrivato dunque-

Rimase in silenzio.

-sei sicuro di questa scelta?-
-mai stato piú sicuro-
-molto bene...-

Notò lo sguardo del dio scattare verso la porta.

-cosa c'è?-
-non preoccuparti...-

Svanì avvolto da fumo.

Sangue del mio sangue - MHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora