XII - Little fire

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Requiem era tante cose...

Un ammaliatore, ingannatore, sadico e alle volte sfaticato.

Ma mai spietato con gli innocenti.

E raramente agiva per il proprio tornaconto.

Ma non poté fare a meno di diventare egoista quando si innamorò di una mortale.

Parlavano in sogno.

Solo parlare, bastava questo.

Quando le sue fiamme divorarono un altro essere che sprecava il dono della vita, quando Requiem era solito seguire il fratello che controllava la pazzia, stava per bruciare ogni cosa attorno a lui.

Ma lei... Lei lo fermò.

Le fiamme del dio non la ferivano, anzi, sembravano danzarle intorno.

Ed il ghiaccio non le recava danno.

-come...? Com'è possibile?-disse.
-la supplico mio signore, non diventi quello che non è-

Quella frase, quello sguardo triste, lo avevano incatenato a lei.

Avrebbe fatto qualsiasi cosa se solamente avesse proferito un ordine.

Ma poi... Arrivò Todoroki Enji.

Un mortale con il dono del fuoco.

Un fuoco che Requiem trovava sporco, senza significato.

Un fuoco mortale che avrebbe potuto deturpare la bellezza che aveva visto e percepito in Rei.

Fu tentato di portarla via dai mortali, tenerla nel suo regno per sempre.

Ma la vide felice, come poteva derubarla delle felicità che meritava?

La guardava da lontano.

La vide unirsi in matrimonio a lui, e dalla loro unione nacque una figlia.

Aveva vegliato su di loro, si sarebbe assicurato che fossero al sicuro.

Decise di lasciarla alla sua vita, sebbene il desiderio di egoismo lo attanagliasse in continuazione.

E dopo 5 anni vide Enji Todoroki al suo tempio.

Invocandolo furioso.

-cosa vuoi mortale? Ho compiti ben piú importanti di te!-
-chiedo perdono mio signore ma... Necessito di aiuto-
-aiuto? E cosa dovrei o potrei fare per aiutare? Le divinità non hanno tempo per i capricci mortali!-
-ho bisogno di un figlio...-

Requiem non capí... Aveva giá una splendida bambina ed una moglie meravigliosa.

Cosa voleva di piú?

-cosa vuoi dire?-
-ho giá una figlia e sebbene la ami piú della mia stessa vita... So che non è pronta per la guerra che verrà-
-capisco... Ma non comprendo cosa potrei fare-era sinceramente confuso.
-mi serve qualcuno con il potere adatto per affrontare il divoratore! La prego mi aiuti! Farò qualsiasi cosa!-

Requiem non poté che cedere al suo egoismo, a quel desiderio impuro e dannatamente mortale che risiedeva dentro di lui, sorrise apparendo davanti all'uomo e fissandolo con aspetto mortale.

-qualsiasi cosa?-
-si, qualsiasi...-

Sorrise, chiudendo per un attimo gli occhi.

-molto bene...-
-mi può aiutare?-
-oh certamente... Dovrò solo essere te per circa... 24 ore!-
-non... Non capisco-
-capirai quando ci sará da capire-

Intorno ad Enji divenne buio.

Requiem poté impossessarsi di lui, come fosse un abito.

Rabbrividí vedendosi in uno specchio d'acqua, il corpo di Enji non gli piaceva molto, ma doveva farselo andare bene.

Sangue del mio sangue - MHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora