XV - Fallen king

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Aveva lottato fino a che il corpo lo permise.

Gridò.

Ruggì.

Pianse.

Quando vide che tutto quello che amava gli fu strappato via.

Cadde incatenato dentro una prigione maledetta.

Reso cieco.

Debole.

Incapace di fuggire.

Sperava che tutto quello fosse un incubo.

Quella mattina si era svegliato sentendo piangere Izuku e non voleva far stancare Inko.

Erano passati alcuni giorni dalla nascita del piccolo, ma sua moglie era ancora molto debole, aveva dato alla luce un mezzo drago, era naturale che fosse ancora stanca.

-piccolo mio, cosa c'è che non va?-

Il bambino singhiozzava.

-hai avuto un incubo piccolo drago? Oh, mi dispiace tano-

In quei momenti l'unica cosa da fare era tenerlo in braccio e camminare, Hisashi fece il giro di tutto il castello, parlando a Izuku.

-questo è il giardino Izuku... Appena sarai piú grande giocherai qui con tuo fratello sai?-

Il piccolo pareva ascoltarlo attentamente sebbene avesse ancora gli occhi umidi.

Hisashi si sedette sotto un salice che aveva fatto piantare appositamente per i figli, era un albero particolare, le sue foglie brillavano durante la luna piena e quando il vento soffiava tra le fronde, suonava una melodia tranquilla.

Si guardò in torno e non vedendo nessuno si permise di apparire per com'era, sospirò rilassato.

Inclinò il capo vedendo Izuku incuriosito e rise.

-oh piccolo mio, tuo padre è molto particolare vero?-

Nuovamente percepì il suo istinto di drago cercare di farsi strada in lui, ma era bene tenerlo a bada.

-farai grandi cose Izuku, lo so bene-

Vide le piccole mani del figlio allungarsi verso di lui, il suo volto iniziò a mostrare tratti draconici, influenzato da Hisashi stesso.

Poggiò il viso contro le piccole mani, ascoltando le parole sconnesse e prive di senso del figlio, baciò le piccole dita e fissò le iridi brillanti.

-torniamo dentro, prima che ti congeli-

Nella stanza si rimise nel letto tenendo Izuku tra lui e Inko, che abbracciò il piccolo.

-sei uscito ancora-disse assonnata.
-ne aveva bisogno-
-lo so...-

Vedendola accoccolarsi a Izuku e stringersi a lui fece emergere ancora di piú il suo lato possessivo.

Udí bussare ed una testolina azzurra entrò.

-papà...? Posso dormire con voi?-
-vieni pure Tenko-sorrise.

Dentro di se sapeva che era finita, sperava che nessuno li disturbasse durante la mattina, altrimenti non sapeva cosa sarebbe potuto accadere.

Tenko si mise in mezzo con la schiena contro il petto di Hisashi tenendo la mano del fratello.

Hisashi sentì il bisogno di stringerli, e cosí fece, la sua forma glielo consentiva.

Passò una mano tra i capelli di Inko, soffermandosi ad osservarla.

Sangue del mio sangue - MHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora