cap 13

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Stefi's pov

Arrivata al centro sportivo andai  subito a cercare Carmen. "Cognata!!! DOBBIAMO PARLARE ORA!" Di primo istinto mi girai e tirai la borsa addosso alla persona che mi aveva fatto venire un infarto. "Oh mamma mia! Scusa Carmen! Non volevo!" "Ma tutto apposto cognata! Cos'hai nella testa!" "Mi hai fatto venire un infarto!" "Lasciamo stare sta roba e andiamo in un bar. Ho bisogno di parlarti pure io!"

Andammo al bar più vicino, prendemmo io una cioccolata e lei un tramezzino. "Non capirò mai perché non ti piacciono i dolci! Sono buonissimi!"

"Non siamo qui per questo o sbaglio?" "Sai che ieri dovevamo cenare con i miei...bhe...ho detto alla mia famiglia che lavora nell'ambito sportivo, ma non che è un calciatore. Ho provato a scrivergli ma visualizza e non risponde."
Stavo per iniziare a piangere.
-Sapevo di non dover cambiare! Dovevo rimanere quella che non parlava! Che tutti pensavano senza sentimenti! Dovevo tirargli uno schiaffo, per essersene andato via dal Borussia! Tutto pur di non finire così!-
"Stefi non piangere. Avrà interpretato male il fatto che tu non abbia voluto dirlo ai tuoi genitori. Ma perché poi non l hai fatto?" "Hanno in mente il solito stereotipo di calciatore, ovvero che pensano di poter avere tutto e tutte. Non volevo che cambiassero opinione su di lui. Forse sarei dovuta rimanere la ragazza che ero quando ci siamo incontrate." "Non dirlo neanche per scherzo! Tu sei fantastica così come sei! E il fatto che tu sia cambiata non deve essere un problema per te! Tu sei cambiata perché sapevi che era la cosa giusta da fare! Ora non voglio che tu stia così per quello scemo! Capito!" Annuì leggermente, asciugano qualche lacrima che stava scendendo sulle mie guance.

"Tu invece cosa dovevi dirmi?" Dissi cercando di far trasparire la mia tristezza, con un sorriso piuttosto tirato. "Bhe...potrei aver fatto una chiamata, con Marco, durante la nostra conversazione e molto probabilmente lui era con Mario. Però questa è solo una possibilità." Disse tirando fuori il telefono, mostrando la chiamata in corso. Mi porse il telefono è lo presi subito. "Stefy? Sei tu?" "Si Mario...mi spiace tanto per ieri sera. Avevo paura della reazione della mia famiglia. Mi spiace." "Sono io che non dovevo fare il bambino. Scusami amore." Molto probabilmente diventai rossa come un pomodoro, è impossibile per me non farlo. "Stasera usciamo per una pizza?" "Va bene Sunny! Alle 20 mi vieni a prendere?" "Ok a stasera!" Chiusi la chiamata e abbracciai Carmen. "Mi stai stritolandolo cognata!" "Grazie, grazie, grazie! Potrei ripeterlo all'infinito!" "È a questo che servono le cognate no?"

"Però sono sicura che non è solo questo che dovevi dirmi." Carmen mi spiegò quello che era successo la sera prima. "LO SAPEVO!" Urlai. "Calma non voglio che lo sappia tutto il bar!" "È tu che gli hai detto?" "Niente." Il mio sguardo voleva comunicare una sola cosa: "COME NIENTE!" Ma mi trattenni più che potevo. "Come scusa?" Chiesi facendo appello a tutta la calma che avevo in corpo. "Non ho detto niente. Ho fatto finta di dormire e basta. Cosa dovevo fare? Sto iniziando qualcosa con Marc al momento. Non vorrei che si sentisse usato. Ho paura che mi possa odiare. Poi domani torno a Monaco." "Secondo me sbagli, però la scelta è tua perciò fai come credi. Comunque mi mancherai cognata!" "Anche tu!"

Ci avviammo di nuovo verso il centro, appena arrivate vidi Mario, lui non mi notò, visto che stava parlando con Marco. "E se gli facessi uno scherzo?" Carmen fece spallucce, così attuai il mio piano. Gli corsi incontro, salutandolo in spalla. "Ciao Sunny!" "Ehy, cucciola! Sembri molto felice!" Mi abbracciò per poi baciarmi, appena ci staccammo ero completamente rossa, abbassati lo sguardo per non farlo notare. "Non nasconderti, sei carina quando arrossisci!" Disse alzando il mio viso con le sue dita, portandomi a guardarlo negli occhi. "Ti amo Sunny." "Ti amo anch'io Stefy."

"Avete finito piccioncini?" Disse Marco spezzando l'atmosfera che si era creata. "Sei sempre il solito!" Disse Carmen per poi tirargli uno schiaffo sul braccio. "Che ne dite di una pizza tutti insieme?" Chiese Mario. "Va bene però prima dobbiamo accompagnare i miei all'aeroporto, visto che vanno in Francia da altri miei parenti."

"Mi mancherete tantissimo!" Dissi abbracciando tutti e tre. "Anche tu sorellina!" Mio fratello mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte. Una voce metallica chiamo il loro volo e mi lasciarono li con Mario. "Stai piangendo piccola?" "No! Mi è entrata della polvere negli occhi." "Si è io sono la regina Elisabetta!" "Mi inchino di fronte a lei sua altezza!" Scoppiammo a ridere e andammo al locale dove avremmo incontrato Carmen e Marco per mangiare la pizza.









Anche questo capitolo è finito. Io e Mario abbiamo sistemato però Carmen e Marco non hanno ancora combinato niente.
Tranquilla dybaletta10 che tra un po tu e Marco✊✊😏😏 
Perciò basta assilarmi.

AL PROSSIMO CAPITOLO GENTE!!!👋👋

You are my all~Marco ReusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora