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N/A: Stiamo provvedendo a correggere alcuni errori presenti nei capitoli. Ovviamente qualcuno potrebbe sfuggirci quindi vi prego di farcelo notare con quanta più gentilezza possibile, grazie.
Ale & Alex 

-Felicity Green-

Un brivido percorse tutto il mio corpo mentre il mio piede arrivò in contatto con il duro pavimento di legno sotto il mio letto; un letto che sfortunatamente consisteva solo in un sottile materasso e una coperta. Il freddo gelo nell'aria di Londra era forte e terribilmente evidente, influendo sulla temperatura della mia piccola casa.

Alzandomi da quella che sembrava una povera scusa per restare a letto, feci la mia strada verso l'angolo della mia stanza dove c'era una piccola pila di vestiti, poca altra roba occupava quello spazio, il pensiero di un armadio sembrava essere così distante, un sogno lussuoso. Le mie mani tremanti presero una t-shirt nera prima di tirarla sopra la mia testa e infilare sulle mie gambe un paio di pantaloni normali. I miei capelli erano pieni di nodi e mi fecero lacrimare gli occhi mentre ne districavo uno, prima di raccoglierli in una coda di cavallo.

Quando fui pronta, sospirai. Il completamento di un compito così semplice era solo un ricordo del temuto giorno che era oggi. I miei piedi mi trascinarono verso la piccola cucina della nostra casa e fui salutata subito da mia madre e Zac, mio fratello di nove anni.

"Buon compleanno dolcezza." Esclamò mia madre. Era in piedi vicino la stufa, stava cucinando la colazione e Zac, notando la mia presenza, corse verso di me e mi avvolse le braccia intorno alla vita in un caloroso abbraccio. Le belle parole dette da mia madre che mi auguravano un buon compleanno, non le presi bene come avrei dovuto. Per me, compiere 18 anni mi terrorizzava da quando ne avevo memoria.

"Lo dici come se ci fosse qualcosa da festeggiare." Risposi a mia mamma.

"So che oggi devi iniziare all'Halfway Point ma è pur sempre il tuo compleanno, ogni compleanno dovrebbe essere festeggiato." replicò. A volte mi chiedevo come lei riuscisse ad essere positiva in ogni situazione, non importava quanto fosse difficile. Le feci un debole sorriso in risposta prima che lei mi passasse una tazza fumante di thè e una ciotola di zuppa quando mi sedetti al piccolo tavolo di legno.

L'Halfway Point; il centro di Londra. C'era molta ambiguità a riguardo della città, ma quello che sapevo non mi causò altro che preoccupazione. Quello di cui stavo parlando era che la città era stata divisa in due dopo un'ondata di disordini. Il governo aveva visto gli scontri come un alto tradimento e così divise la città in due; ricchi e poveri. I ricchi erano stati lasciati alla vita normale e al miglior lusso in quella che era chiamata la Metà Superiore mentre i poveri, come me, erano stati lasciati nella Metà Inferiore senza un centesimo e nessun effetto personale.

Non si poteva negare che il terrore era inflitto negli abitanti della Metà Inferiore; le punizioni corporali erano quasi una seconda natura. Così era l'Halfway Point, l'unico posto dove i poveri e i ricchi si incontravano. Ogni ragazzo veniva mandato lì a lavorare appena compiva 18 anni, che per me era quel giorno. Non avevo idea di cosa stesse per accadere e forse era quello che mi spaventava maggiormente. Per non parlare delle orribili storie che potevi sentire lì sul trattamento che i lavoratori dell'Halfway Point subivano.

"Vorrei che non dovessi andare oggi" disse una piccola voce al mio fianco. Mi girai per vedere Zac che mi stava guardando tristemente.

"Nessuno vuole andarci" risposi sinceramente. "Ma devo. Però dovrei ritornare a fine di ogni giornata" Dissi rassicurante.

"Promesso?" chiese.

"Promesso." Mormorai. Mi fece un breve cenno prima di lasciare la stanza.

Zac aveva solo 9 anni ed essendo sua sorella maggiore mi sono sempre sentita vicina a lui e protettiva, ancora di più a causa del fatto che quando aveva 3 anni siamo stati divisi e avevamo perso la nostra roba. Avevamo perso anche nostro padre ma non ero convinta che quello che era stato detto, per quanto riguardava la sua sorte, fosse la verità. Presumibilmente nostro padre era stato ucciso durante gli scontri e non mi era mai stato detto come, solo che era morto.

Divided(italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora