Elena e Adele stavano tornando ognuna alla propria casa.
Una volta a casa Elena si era messa la tuta che era solita indossare in casa, aveva mangiato poco come sua abitudine, e poi si era messa subito a studiare per un'interrogazione della settimana successiva. Ci aveva messo più di quanto avesse immaginato, tanto che ormai erano arrivate le 18 e quasi non se ne era nemmeno accorta.
Appena aveva finito, aveva guardato l'orologio appeso al muro della cucina e con stupore aveva esclamato:
E: "accipicchia! Sono già le 18! Ma quanto diavolo c'ho messo oggi? Va be, ora mi ci vuole proprio una bella cantata con la mia nuova ch..."
Aveva spalancato gli occhi ed aveva pensato:
<oddio mi sono dimenticata di andare a ritirare la chitarra al negozio, speriamo sia ancora aperto!!>
E si era fiondata in camera sua a cambiarsi i vestiti; tempo 5 minuti era già in strada, e a causa della sua camminata veloce in men che non si dica era arrivata al negozio.
S: "buonasera Elena, come stai?"
E: "ciao Sergio, tutto bene grazie, tu?"
S: "oh, si va avanti ahah"
E: "eh si ahah, l'importante è quello. Senti, oggi tuo figlio mi ha detto che la chitarra che qualche giorno fa ho ordinato è pronta, e che sarei potuta venire oggi è ritirarla"
S: "Filippo al momento non è qui con me al negozio, però sì, la tua chitarra è là dietro la porta di quella stanza, dove teniamo tutti gli strumenti ordinati e pronti per essere ritirati dai loro nuovi padroni; vado subito a prenderla"
E: "va bene grazie mille, molto gentile"
Elena era un po' dispiaciuta del fatto che Filippo non fosse al negozio in quel momento... avrebbe voluto chiedergli una cosa...
S: "ecco qua Elena, nuova di zecca"
E: "grazie Sergio, posso pagare con la carta di credito?"
S: "come desidera, signorina"
Dopo aver pagato e scambiato ancora quattro chiacchere con Sergio, Elena era di nuovo sulla strada di casa, felice del suo nuovissimo acquisto; non vedeva l'ora di mandare un video ad Adele mentre suonava con il nuovo strumento.
Aveva cominciato a canticchiare fra sé, vagando con la mente tra vari argomenti, quando aveva sentito una voce che la chiamava. Ritornata alle realtà, si era accorta che la voce era quella di Filippo.
F: "ehi Elena! Hai già ritirato la chitarra? Mi spiace di non essere stato presente al negozio quando sei arrivata"
E: "spiace di che cosa? Non fa nulla ahah, tuo papà è stato gentilissimo con me"
F: "oh si, quello naturalmente; che ne dici se ti do una mano a portare a casa la chitarra? È davvero molto pesante, e tu sei così magra che prima o poi scomparirai ahah"
E: "ahah no grazie, ce la faccio da sola non ti preoccupare"
F: "ma va figurati, almeno faccio ancora due passi prima di tornare al negozio"
E mentre parlava le aveva preso la chitarra di mano.
E: "va bene ahah come preferisci"
Ed aveva detto un "grazie" molto debole, pieno di timidezza e un po' di imbarazzo.
Era il momento giusto per fargli quella domanda che tanto la assillava.
E: "già che ci sono ti posso fare una domanda?"
F: "certo dimmi pure"
E: "come mai mi hai mandato la richiesta di amicizia su instagram?"
F: "perché mi piacerebbe conoscerti meglio, sembri una ragazza allegra e spensierata, e per di più anche interessante"
Attimo di silenzio lungo e super imbarazzante.
<Cosa ha detto??> aveva pensato Elena.
F: "tutto bene?"
E: "io? Ehm si si tutto o-ok."
<ma perché gli ho fatto questa domanda>
E: "e invece ti sei ripreso dall'incidente con il ladro? Ti fa ancora male qualcosa?"
F: "me la sono cavata con qualche graffio sulla fronte, niente di che"
E: "per fortuna, mi ero spaventata molto"
Erano arrivati alla casa di Elena e Filippo aveva detto:
F: "è questa casa tua? Bene, ecco a te la tua nuova chitarra, è stato un piacere per me poterti accompagnare a casa"
E: "ha fatto piacere anche a me, grazie ancora"
F: "buona serata e buonanotte"
E: "grazie, anche a te"
Elena si era così incamminata verso le scale di casa sua, quando Filippo le aveva detto:
F: "spero di rivederti in giro qualche volta"
Elena si era voltata, gli aveva sorriso, e poi si era rigirata per salire le scale.
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Immagina
RomanceAd Elena è sempre piaciuta l'immaginazione. La considera l'arma anti-noia più potente che esista; ma a volte ciò che si immagina può avverarsi... in aspetti sia positivi che negativi.