Erano uscite dalla piadineria e si erano incamminate verso casa, ma Adele si era ricordata di una cosa.
A: "Mercy, a casa mia stanno facendo dei lavori di ristrutturazione e quindi c'è molto rumore; per oggi potrei venire a casa tua a studiare?"
E: "casa mia è invasa da mia sorella che con i suoi 3 o 4 compagni devono fare una ricerca per la scuola, non so come faremo a concentrarci"
A: "ah ok capito, allora ci conviene andare in biblioteca, lì saremo sicuramente tranquille"
In men che non si dica erano arrivate alla loro meta, non avevano molto da studiare per il giorno dopo, così avevano deciso di iniziare subito in modo tale da finire presto e poter passare poi più tempo insieme per parlare e svagarsi.
La biblioteca si trovava in un grande parco, con giochi, bar, bocciodromo e campi da tennis.
La giornata era abbastanza calda, infatti essendo ad aprile le temperature avevano cominciato ad alzarsi.
Quindi, appena avevano finito di studiare, si erano recate al bar per comprarsi un gelato. Mentre lo mangiavano si erano dirette a casa, e dal nulla Elena aveva detto:
E: "il mio gelato ha paura"
A: "???"
E: "se la squaglia"
A: "prima o poi le prendi"
E: "gne gne, ammettilo che ti è piaciuta"
A: "non so come tu faccia a sfornare battute solo guardando un oggetto, è una dote sovrannaturale probabilmente"
E: "eh già, il bello è che quando faccio queste battute rido di più io che gli altri"
A: "per forza ahaha gli altri rimangono traumatizzati"
E: "o sennò sono invidiosi della mia super dote muahahahah"
E si erano messe a ridere entrambe allegramente.
Arrivate ognuno alla prioria casa, Adele si era fatta una doccia mentre Elena aveva suonato la sua vecchia chitarra elettrica e si era immaginata come sarebbe stato il momento in cui sarebbe dovuta andare a ritirare la chitarra nuova da Filippo al negozio degli strumenti.
Dopo all'incirca 10 minuti Elena aveva cercato il suo cellulare, e quando lo aveva trovato aveva visto che le era arrivata una notifica da instagram:
"@filippo_g93 ha cominciato a seguirti"Inutile dire che le era venuto come una specie di tonfo al cuore, ed era andata in una sorta di agitazione totale.
La prima cosa che le era venuta in mente di fare era quella di chiamare Adele ma era ancora sotto la doccia e non aveva sentito che il suo cellulare stava squillando da sopra la lavatrice.
Aveva provato a richiamarla, e questa volta Adele aveva risposto:
A: "ohi Mercy, che succede?"
E: "F-filippo mi ha chiesto l'amicizia su instagram"
Attimo di silenzio tombale.
E: "Ma questo è uno stalker come fa a sapere come mi chiamo"
A: "ti ha chiesto il nome al negozio, ricordi?"
E: "Ah si vero. Ma il cognome come fa a saperlo?"
A: "Ti avrà prima cercato su fb."E: "vero. Lì basta sapere anche il nome e ti esce una lista di tutte le persone che si chiamano così, avrà visto che c'era una Elena che abita a Carrara, ha cliccato su quel profilo, dalle foto ha visto che sono io, ha memorizzato il mio cognome e mi ha cercato su instagram trovandomi"
A: "Noto che hai un'eccellente immaginazione Elena, ma tutto questo sa di stalking allo stato puro e lui non mi sembra un tipo così. Ma poi chi farebbe una cosa del genere?"
Silenzio.
E: "io Tom, io lo faccio"
Altro silenzio.
E: "tu solo guardandomi diresti che sono una stalker? Ahhahahah"
"Si perché sei curiosa ma non pensavo fino a questo punto. Secondo me sei pronta x lavorare nell'fbi, gli saresti utile x spiare la gente"
STAI LEGGENDO
Immagina
RomansaAd Elena è sempre piaciuta l'immaginazione. La considera l'arma anti-noia più potente che esista; ma a volte ciò che si immagina può avverarsi... in aspetti sia positivi che negativi.