Ora di religione. Il prof era in ritardo, quindi come al solito si era scatenato il caos, questa volta per lo più dovuto dal fatto che un ragazzo aveva lanciato un astuccio dalla finestra facendolo rimanere appeso all'albero di fronte all'edificio. Il bidello si era arrabbiato moltissimo perché era la terza volta quell'anno che accadeva una cosa simile.
Elena era credente, ma non troppo.
Diciamo che credeva al 30% di tutte le cose raccontate dalla religione, miracoli e avvenimenti che siano. Man mano che cresceva si allontanava sempre di più dalla religione, specialmente da quando 6 anni prima era morta la sua nonna paterna ed aveva fatto una fatica immane per riuscire ad accettare una cosa simile. A volte la sognava ancora di notte e spesso si risvegliava piangendo. Eh si, si può proprio dire che Elena era una ragazza nostalgica.Anche nel resto della mattinata scolastica non era successo un gran che, più che altro perché era periodo di gite e molti degli insegnanti mancavano.
Il tempo era passato abbastanza velocemente, e in men che non si dica le due ragazze si erano ritrovate già nel cortile della scuola pronte per tornare a casa insieme.
E: "ma cosa ci sono venuta a fare oggi a scuola? Potevo stare a casa, riposare e portarmi avanti con lo studio"
A: "eh va be, nessuno ci aveva avvisato"
E: "no comunque Tom, io a scuola mi diverto un casino, indipendentemente dalla lezione che abbiamo; mi piace fare un po' di rumore e ridere"
A: "eeeh si ma tu non fai un po' di rumore, ne fai un bel po' ahahahah specialmente quando qualcuno sta dicendo qualcosa, tu trovi una qualsiasi battuta da fare al riguardo, la dici e prima che gli altri la capiscano tu scoppi a ridere manco fossi posseduta"
E: "si ahah il bello è quando poi vedo che gli altri non capiscono e rido fino alle lacrime dalle battute che faccio"
A: "se lo dici tu mi fido vah ahah"
E: "oggi mi devo fermare alla biblioteca del parco a studiare, perché questo pomeriggio a casa mia ci sono un paio di compagne di mia sorella perché devono fare una ricerca insieme, e ho bisogno di un po' di tranquillità".
A: "va bene dai, ma quando mangi?"
E: "ho preso un panino al bar durante l'intervallo, lo mangerò mentre studio".
A: "ottimo, mi raccomando mangia che sei magrissima"
E: "oddio mi sembri mia nonna che mi dice sempre di mangiare ahahah comunque grazie Tom"
A: "di nulla Mercy, ci vediamo domani"
E: "a domani!"
E dato che erano arrivate in un punto in cui le loro strade si dividevano, Elena aveva proseguito verso la biblioteca ascoltando della musica, mentre Adele andava a casa sua a cominciare a preparare la lista delle cose da portare al sud per quando sarebbe dovuta partire per andare da suo nonno.
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Immagina
RomanceAd Elena è sempre piaciuta l'immaginazione. La considera l'arma anti-noia più potente che esista; ma a volte ciò che si immagina può avverarsi... in aspetti sia positivi che negativi.