Capitolo 21

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Erano rimasti seduti uno accanto all'altra, osservando l'ultima gente rimasta nel parco.
C'erano dei bimbi che non erano ancora stanchi di giocare con i loro nonni, ed altri che invece accennavano degli sbadigli.
C'era chi era seduto nel prato a godersi il tramonto primaverile, nell'aria fesca della sera, e c'era chi, al contrario, si affrettava ad andare a casa per passare una serata in famiglia.
La campana della Chiesa accanto al parco aveva fatto sette rintocchi e mezzo.
F: "sono le 19.30... Non dovevi essere a casa alle 19.00 per cenare? Non vorrei si arrabbiassero con te..."
E: "ma no... ora li chiamo e gli dico che sto tornando"
"Pronto papi? Sì scusami ma sono partita adesso dal parco perché ho incontrato delle mie vecchie compagne delle medie... prepari per le 20.00? Perfetto, a dopo allora"
Dopo che la ragazza aveva riattaccato, Filippo si era alzato dalla panchina ed aveva detto:
F: "bene dai, è giunto il momento di andare a casa"
ed aveva afferrato la mano di Elena la quale nel frattempo si era messa in piedi.
Lei aveva ritirato la mano, dicendo:
E: "non vorrei ci fosse un giro qualcuno che mi conosce e poi va a riferire qualcosa ai miei"
Filippo, d'accordo, non aveva detto nulla.
In un batter d'occhio erano fuori dal parco, Filippo aveva accompagnato Elena quasi fino a casa, quasi perché la strada per casa sua a un certo punto si separava da quella che conduceva alla casa della ragazza.
F: "certo che sono un po' fuso eh, prima volevo chiederti il numero ma me ne sono dimenticato ahah"
E: "non c'è problema, te lo dico subito"
E dopo esserseli scambiati...
E: "ci si vede, magari quando passo davanti al tuo negozio la mattina entro per salutarti"
F: "ma certo, bella idea!"
Ed ognuno dei due si era incamminato verso la propria casa.
Elena aveva mangiato con la sua famiglia al completo, avevano chiacchierato su come era andata la giornata di ognuno. Poi, dopo cena, si era ritirata in camera sua per preparare lo zaino e, prima di suonare un po' la sua chitarra, aveva fatto una doccia lunga e calda, per rilassarsi. Le piaceva stare sotto l'acqua corrente, ma di meno piaceva ai suoi che dovevano pagare le bollette. Non aveva pensato a nulla, come quando si sta così bene che si hanno pochissimi pensieri che girano per la testa. Aveva poi suonato e cantato le canzoni che ormai ultimamente riproduceva spesso, ovvero quelle... quelle pop e rock. Eh già, niente canzoni d'amore, perché ad Elena non era mai piaciuto che qualcuno scherzasse con lei su qualche ragazzo, e quindi non voleva dare alcun sospetto di Filippo. Almeno per ora.
Filippo, invece, aveva mangiato tutto solo, perché suo papà stava ancora lavorando al negozio, che chiudeva alle 21.00, sua mamma era a trovare una sua zia fuori città. Non aveva né fratelli né sorelle. Appena finito di mangiare aveva lavato i pochi piatti che aveva usato e le posate, e poi era andato a sdraiarsi sul divano. Niente tv accesa, solo pensieri.
F <che faccio, le scrivo? Mah, potrei sembrarle un tipo appiccicoso poi, dato che abbiamo passato tutto il pomeriggio insieme... Ma se magari le scrivo le fa piacere... No, la aspetto domani mattina davanti all'entrata del negozio>.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 29, 2019 ⏰

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