- Dopo le lezioni, a pranzo -
Quando le lezioni terminarono Abby trovò Debora ad aspettarla fuori dalla classe. Involontariamente sorrise. Lasciare Londra era stato difficile, aveva dovuto lasciare tutti i suoi amici. Rimanere sola, non avere amici, erano cose che la spaventavano molto.
Così, fu molto contenta di trovare Debora appoggiata al muro che l'aspettava.
Era il primo giorno di scuola quindi non ci sarebbero state lezioni pomeridiane, quindi niente mensa.
Debora la guidò attraverso i corridoi dell'istituto fino a uscire avanti alla scuola. C'erano altre ragazze che appena videro Debora le andarono in contro. Quest'ultima presentò Abby al gruppo e poi decisero di andare a pranzo fuori.
Si sedettero tutte attorno a un tavolo rotondo, Abby era al centro. Il fatto che queste ragazze non l'avessero esclusa la rendeva davvero entusiasta.
- Cosa posso portarvi ragazze? - il cameriere arrivò e ci sorrire.
- Oh no! - si lamentò Debora. E inizio a fare versi... Ambigui. - Louis, c'è un posto in cui non sei sempre avanti ai piedi?
- Mmmh, non so, sorellina. Forse il bagno. - sorrise a sua sorella, Debora, e si girò verso di noi. Ha una faccia familiare, pensò Abby. - Allora, ragazze, cosa vi porto?
Tutte ordinarono, senza neanche il bisogno di guardare il menù, che sul tavolo neanche c'erano. E lei? Cosa avrebbe dovuto fare?
Debora alla sua destra le mise una mano sulla spalla e disse:- Louis, lei è Amber, Abby per gli amici
- Quindi tu chiamami Amber - sussurrò Abby sperando di non essere sentita. Le ragazze la sentirono e risero, Louis, che non aveva sentito, si limitò a guardarle stranito.
- Piacere io sono Louis, il fratello di Deb - Allungò una mano per stringere la sua - Oooh, ma io ti consoco! Sta mattina eri con mia sorella nel corridoio E.
Ecco dove l'ho visto. - Allora, cosa mi consigli, Louis? - chiese Abby calcando sul suo nome.
- Il piatto della casa: leggero, economico, sifizioso. - Recitò lui a memoria
- Vada per il piatto della casa.
- Perfetto, torno subito con i vostri ordini.
Quando Louis si allontanò verso la cugina del locale lo sguardo di Abby cadde sul sedere del ragazzo. Però, mica male, si disse ripensando agli occhi color oceano, occhi vivi e frizzanti, ai capelli color caramello che andavano in tutte le direzioni.
Sorrise e tornò a prestare attenzione alle conversazioni delle sue nuove amiche---------------------------------------------
Ecco qui il terzo capitolo di questa storia. Io sono Ilaria, salve!
Volevo ringraziare l'unica ragazza che avuto il coraggio di leggere sta roba.
Quindi, concludo dicendo che pubblicherò il prossimo capitolo tra oggi e domani. Scusate se questo era breve.
Ilaria
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Flirt
Teen FictionLui le sorrise:- Mi daresti il tuo numero di telefono? - Lei, che stava messaggiando fingendo di ignorarlo, alzò lo sguardo:- Vorresti che ci scambiassimo i numeri di telefono? - Sì, esatto. - No, grazie. Mi trovo bene con il mio. - Sorrise e dopo a...