CAPITOLO 5

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The story line was so ridiculous
Every single step had me begging for the next
Before I knew it, it was serious
Dragged me up the stairs and it wasn't ending there

Michael aveva dovuto tornare nella sua camera d'hotel dopo una sfuriata telefonica del suo manager. Avrebbe preferito di gran lunga rimanere con Luke, che in quel momento lo aveva guardato mettendo il broncio, in quel letto troppo grande per una sola persona, dopo una delle migliori scopate della sua vita. Tuttavia sbuffò e, dopo essersi alzato, si rivestì. Il biondo si era tirato a sedere, le coperte che gli coprivano i fianchi, e lo stava guardando con insistenza mentre si preparava a lasciarlo.

In quel momento il tinto ebbe un dejavù. Stava per uscire dalla stanza quando decise che le cose sarebbero cambiate un pochino. Ormai Luke era diventata una persona abbastanza importante per lui e, nonostante anche questa volta si trattasse di una scopata occasionale, non voleva che lui rimanesse deluso.

Era già sulla porta con lo zaino sulle spalle quando, girandosi, incontrò gli occhi del biondo. Gli occhi d Luke. Luke. Luke. Luke.

"Ci vediamo principessa. Ti aspetto, come minimo, al mio concerto di domani. Dirò alle guardie di lasciarti entrare. Mi raccomando, ci conto."

Strizzò un'occhio nella sua direzione e se ne andò. Non l'aveva abbandonato, questa volta. Era solo un arrivederci quello che si stavano scambiando.

***

Era notte fonda, il tinto era stanco da morire ma il suo cervello non ne voleva sapere di farlo dormire. Continuava a pensare a quel ragazzo, l'unico con cui era riuscito ad apprezzare la lentezza di un momento. Si ritrovò persino a chiedersi se stesse iniziando a provare qualcosa per lui. Impossibile. Michael Clifford non prendeva cotte. Si stava solo facendo troppi problemi. Tuttavia c'era ancora in un'angolino nella sua mente il dubbio, l'esitazione, addirittura la paura di quello che il suo cuore poteva nascondere.

Semplicemente, la loro storia era così ridicola. Lui era un cantante di successo, Luke un ragazzo incontrato per caso in un locale durante una notte un po' difficile.

Non avevano avuto notizie l'uno dell'altro per mesi, il ricordo di quella serata non aveva nemmeno sfiorato la mente del tinto per tutto quel tempo, fino ad una stupida intervista che aveva risvegliato nel ragazzo più grande la curiosità. Luke lo seguiva? Gli piaceva la sua musica? Ma, soprattutto, pensava ancora a lui, a quell'incontro?

Aveva trovato una risposta a tutte le sue domande, tranne che all'ultima. Non aveva nemmeno osato chiedere, tanta era la paura. Anche se spesso si chiedeva da dove scaturisse quel terrore. Non riusciva a rispondere nemmeno a questa domanda, per la verità.

La mattina era arrivata velocemente, portando la sua luce dorata su tutto tranne che sui pensieri di Michael. Quelli erano ancora avvolti nell'oscurità. Tuttavia il ragazzo dovette alzarsi, farsi forza, e recarsi al Wembley Stadium per le prove.

Avrebbe dovuto sopportare una giornata infernale ma stranamente qualcosa lo motivava a fare del suo meglio. Luke sarebbe stato presente quella sera e lui non aveva nessuna intenzione di deluderlo.
Voleva che vedesse quanta grinta aveva, voleva che si rendesse conto della sua luce. Voleva che vedesse come brillava per lui.

E, a questo pensiero, Michael arrossì. Non poteva permettersi fantasie del genere. Il biondo sarebbe dovuto rimanere una scappatella e, al più, un buon amico.

English love affair|| mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora