CAPITOLO 6

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When the lights go out
She's all I ever think about
The picture burning in my brain
Kissing in the rain
I can't forget
My English love affair

Quella era stata una delle notti più belle della vita di Michael. L'adrenalina dello spettacolo gli scorreva ancora nelle vene, accendendolo più di quanto Luke non facesse già. Purtroppo per i due, la mattina era arrivata troppo presto ed il biondo aveva dovuto recarsi al lavoro. Il tinto aveva provato a convincerlo a restare con lui ancora per qualche ora in tutti i modi, offrendogli addirittura un pompino, ma Luke era uscito ridendo dalla stanza d'hotel dicendo che si sarebbero rivisti a breve.

Fortunatamente, Michael non avrebbe dovuto provare quel giorno poiché il manager aveva deciso che una sola sessione prima di tutti gli show poteva bastare.

Ancora una volta il ragazzo si trovava solo in una stanza a pensare. Non riusciva a togliersi dalla testa le immagini della sera precedente. Lui triste per l'assenza del biondo, Luke che arrivava pochi secondi prima dell'inizio del concerto, quello sguardo, lo spettacolo. Aveva letteralmente mandato in visibilio il pubblico. Brillava di luce propria sul palco, bruciava ardente come fuoco, si sentiva invincibile. E tutto a causa di un ragazzo che lo guardava con il sorriso sulle labbra. Stava cercando la forza di ammetterlo, perché ormai infondo lo sapeva. Era attratto da Luke in modo innegabile. Forse si stava innamorando di lui.
Non riusciva a concentrarsi su nulla che non fosse quel ragazzo fantastico.

Decise di alzarsi e vestirsi. Non avrebbe potuto passare tutta la giornata a letto. O per lo meno avrebbe dovuto indossare qualcosa. Sarebbe stato imbarazzante se il suo manager o qualcuno dello staff fosse entrato senza preavviso e lo avesse trovato nudo nel letto disfatto in una stanza che puzzava terribilmente di sesso.

In meno di mezz'ora si era trovato fuori dall'hotel. Stava vagando per le strade di Londra senza avere una meta ben precisa. Qualunque cosa era meglio di restare a pensare in quella camera troppo vuota. E poi, per la verità, non aveva più nulla a cui pensare. Era già giunto alle sue conclusioni.

Sapeva che avrebbe dovuto indossare un cappellino o degli occhiali da sole per essere meno riconoscibile, soprattutto a causa dei suoi capelli ancora tinti di un blu acceso, ma non gliene poteva importare di meno. Non aveva nulla da fare e sarebbe stato felice di fare tutte le foto che le fan avrebbero desiderato incontrandolo.
Dopotutto era merito loro se era a Londra, pronto ad esibirsi per la seconda volta nello stadio più conosciuto del paese.

Come aveva previsto, decine e decine di ragazzi e ragazze lo riconobbero e gli chiesero foto, autografi, video per gli amici e abbracci. Lui ovviamente accettò di buon grado ogni volta. A molti aveva detto che gli voleva bene. Del resto era vero. Non li conosceva uno ad uno, ma li amava più della sua stessa vita.

Dopo un paio d'ore si trovò nuovamente solo. Stava passeggiando per una stradina secondaria quando vide un piccolo fiore rosso spuntare da una crepa su un marciapiede. Non sapeva perché, ma la scena lo aveva colpito molto. Entrò nel primo supermercato disponibile e comprò una nuova tinta per capelli. Aveva voglia di cambiamento.

***

Luke era tornato nella camera d'hotel verso le 6 del pomeriggio. Aveva avuto una giornata abbastanza faticosa, ma non appena aveva potuto era subito tornato dal cantante. Entrato nella stanza lo aveva trovato nel letto circondato dalle coperte bianche e con la testa completamente sotto il cuscino. Aveva posato la sua giacca, si era tolto le scarpe e si era diretto in bagno per lavarsi le mani. Era arrivato in metropolitana per evitare il traffico dell'ora di punta e il pensiero di quanti germi ci fossero sui mezzi pubblici gli faceva abbastanza schifo.

English love affair|| mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora