capitolo quattro

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Quando Claire aprì gli occhi fuori pioveva e insieme al rumore delle goccioline che si infrangono a terra alcune volte si sentiva anche qualche tuono preceduto da una luce forte.

La ragazza osservó le macchinette intorno a lei, quella del cuore batteva regolarmente, ma al braccio aveva una nuova flebo, probabilmente era stata aggiunta perché non mangiava nulla.

Si ricordó che oggi sarebbero venuti i ragazzi a travarla, quando sarebbe uscita dall'ospedale le sarebbe piaciuto frequentare un po' la ragazza di Luke.

Mentre stava osservando il magnifico vaso di fiori alla sua destra, il moro entró nella stanza.

Un sorriso comparve sul viso di tutti e due quando i loro sguardi si incrociarono.

-Hey! i ragazzi stanno arrivando sono sotto- disse lui sedendosi sulla poltroncina accanto al letto.

In poco tempo anche Luke e Lucy varcarono l'ingresso della bianca camera salutando gioiosamente.

La bionda si sedette dall'altra parte del letto rispetto a Calum e porse un pacchettino rosa alla mora.

-Un piccolo pensiero per non annoiarti- le sorrise la ragazza

Luke e Calum intanto conversavano di chissà cosa.

La mora rimosse la carta del pacchetto, "tutta colpa delle stelle" diceva il titolo sopra al libro.

Claire le sorrise prima di abbracciarla.

-Sono contenta che ti piaccia!- disse la bionda sistemandosi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

-Allora Claire come stai?- chiese il biondo a Claire

-bene- rispose semplicemente la mora giocando con una ciocca di capelli

-i dottori hanno detto che se mangi di più ti possono dimettere anche prima- esclamó Calum

Claire non voleva uscire da quell'ospedale, certo non era il massimo peró aveva paura che tornata a casa Calum sarebbe diventato il solito demone.

In corridoio si sentirono delle voci e con uno scatto il moro e il biondo si precipitarono fuori lasciando le due ragazze da sole nella stanza.

Calum e Luke si erano messi d'accordo, Ashton le avrebbe prese così non si sarebbe mai più avvicinato a Claire.

I due ragazzi si avvicinarono a Ashton e il moro lo prese sbattendolo contro il muro.

-cosa volevi fare eh?- sputó Calum

-oh calmiamoci! -il riccio alzó le mani in segno di arresa

-un cazzo! devi stare lontano da Claire hai capito?- il moro sferró un pugno contro il riccio che si accasció a terra, seguì un calcio in pancia da parte del biondino.

Micheal rimase scioccato dalla scena anche perché sapeva che quando Calum era arrabbiato picchiava tutti per sfogarsi, nessuna eccezione.

Il biondo sapeva che Calum aveva esagerato perché ashton non aveva fatto nulla, non c'era nessun motivo di picchiarlo, ma il moro aveva troppa rabbia repressa da quel maledetto giorno in cui il ricció bació Claire.

Il moro si giró verso Micheal.

-tu devi stare muto capito- disse il ragazzo con tono freddo

Il ragazzo dai capelli lilla annuì.

Le ragazze intanto chiacchieravano spensieratamente, a Lucy piaceva molto parlare, era una ragazza energica e spensierata.

Insomma il contrario della mora davanti a lei, peró si dice che "gli opposti si attraggono".

Mentre discutevano sul fatto che Lucy volesse schiarirsi un po' i capelli i due ragazzi entrarono di nuovo nella stanza accompagnati questa volta anche da micheal.

Gli occhi di Calum erano più scuri di quando era uscito e Claire sapeva bene che emozioni provava in quel momento, anche se non sapeva il motivo.

-ciao -salutó il ragazzo appena arrivato muovendo la mano.

Sembrava spaventato, Claire sbadiglió profondamente, era veramente stanca dopo la chiacchierata con Lucy.

-noi andiamo- disse la biondina abbracciando Claire.

I due ragazzi salutarono e in poco tempo nella stanza rimasero solo Calum e Claire.

Lui aveva lo sguardo basso rivolto verso il pavimento.

-che hai fatto?- chiese la mora con voce debole

Il moro la guardó negli occhi e come per telepatia lei capì l'assenza di ashton.

La ragazza fece una faccia schifata, perché doveva fare questo? Perché? si chiese lei.

-lui si é messo in mezzo- cercó di giustificarsi il moro.

-Vattene- disse singhiozzando la mora

E così fece,  il ragazzo uscì dalla camera e anche dall'ospedale.

Lui doveva sempre rovinare tutto, prese la moto e sfrecció veloce verso casa sua.

Quando si tolse il casco notó una figura alta e ben piazzata vicino all'entrata.

-Eccoti qui Hood! E quel cadavere che ti porti in giro?- ridacchió il corvino

-Cosa vuoi James?- sputó il moro

-dovresti fare un lavoretto per me-

-no! non spaccio più! - disse Calum sistemandosi i capelli

-Me lo devi- disse il ragazzo davanti a lui con tono freddo

-non ti devo un bel nulla!- disse il moro aprendo la porta di casa per entrare, ma il corvino lo prese sbattendolo contro il muro di mattoni rossi e sferrandogli un pugno in pieno viso.

Il labbro di Calum si ruppe e la sua bocca fu inondata da un sapore di ferro.

-mai dire di no a me- ridacchió il corvino andandosene.

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Ciao a tutti!

Grazie a quelli che seguono la storia, ma soprattutto grazie a quelli che votano e commentano

Calum ha fatto proprio il cazzone!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

Schiacciate la stellina, mi raccomando, e se mi lasciate un commentino sono ancora più felice

Un bacione Carolina

Bad Blood||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora