capitolo ventinove

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Calum scosse l'esile corpicino della ragazza.

-Claire sono le due- le sorrise

-Oddio- saltó in piedi

-Preparati velocemente o non arriveremo mai!! - cominció a correre per la stanza

-ok ok stai tranquilla! - ridacchió

Si vestì con un'abito nero e si legó i capelli in una crocchia abbastanza ordinata, mise un filo di matita nera e le sue vans un po' consumate.

-Calum sbigati o faremo tardi! -urló in cucina mante si infilava il giacchino di pelle

Il ragazzo arrivó con i soliti jeans strappati al ginocchio e una semplice t-shirt bianca.

Cazzo era bello anche così.

-Come sei bella- lasció un bacio sulla guancia della mora

Lei arrossì leggermente prima che i due uscironp dalla macchina salendo in auto.

La casa dei genitori di Claire era appena fuori da londra infatti ci volle solo mezz'ora prima che la macchina nera di Calum parcheggiasse davanti alla casa panna dove la ragazza era cresciuta.

Fece un sospiro profondo prima di suonare il campanello.

Si sentirono dei passi e poi la porta si aprì rivelando una signora sulla sesantina con degli occhiali appoggiati alla punta del naso.

-Ciao mamma- la ragazza cercó di essere meno fredda possibile

-Ecco chi si rivede dopo tanti anni- rispose seria lei

-CHI É?- una voce scura urló dall'interno della casa

-Forza entrate- li invitó la signora

Un uomo di quasi la stessa età era seduto su una poltrona con il giornale appoggiato sulle ginocchia.

La casa non era cambiata da come se la ricordava Claire, sempre quei mobili antichi di pessimo gusto e l'odore di legno.

-Claire? che ci fai qui?- chiese curioso l'uomo

-ciao papà lui é Calum il mio ragazzo- il moro sorrise a tutti e due

-Pure il ragazzo hai ora?- ridacchió aspramente la madre

Era stata sempre così stronza come la morte, non le si poteva rivolgere la parola che lei aveva sempre qualcosa per cui rimproverarti.

-Io sono James e questa é mia moglie Sophie - il padre della mora si presentó

-Sono venuta qui perché Calum ha chiesto di sposarmi e volevo invitarvi al matrimonio- taglió corto lei

Gli occhi dei due genitori si spalancarono.

-SPOSARTI?- disse la madre sbalordita

-sì- rispose sicura lei

-Tu sei pazza! Sei troppo giovane!- disse fredda Sophie

-Sono maggiorenne ormai e posso prendere le mie decisioni!- scandì bene le parole

Calum le accarezzó la schiena per cercare di calmarla.

-Bene noi non verremo- concluse la madre

Come un senso di vuoto si creó nello stomaco della ragazza, alla fine era pur sempre sua madre.

-Come si permette?- intervenne calum

-Sta zitto tu! che non sai niente della vita- lo zitti

Claire si alzó e prese per mano il moro uscendo dalla porta.

Non voleva piangere davanti a lei, lo faceva per se stessa.

Salirono in macchina e lei gli ordinó di tornare a casa.

Trattenne le lacrime fino a che non varcó la porta, due fiumi salati scendevano sulle sue candide guancie.

-Shhhhh non piangere- appoggió la testa al petto del ragazzo che la strinse a se.

Piano piano anche le lacrime si fermarono.

-Sai dove andiamo io e te stasera?- lui si perse in quegl'occhi verde smeraldo

-A fare una cenetta romantica solo io e te- continuó mentre sul viso della ragazza spuntava un sorriso.

La mora andó in bagno per farsi una doccia veloce che poi finì per diventare una doccia eterna, le piaceva pensare mentre l'acqua scorreva sul suo corpo.

Si rivestì come prima peró lasciando i capelli cadere sulle sue spalle.

-Pronta?- chiese Calum

Si era cambiato la maglietta con una dei nirvana nera.

-Sì- sorrise lei

Il ristorante era elegantissimo e mentre il cameriere li accompagnava al tavolo i due, con le mani incociate l'una con l'altra, ridacchiavano alle occhiatacce che  gli lanciavano i signori già seduti ai tavoli e vestiti tutti eleganti.

Il cibo era strepitoso e poi il sorriso del ragazzo e la sua risata erano il paradiso.

La ragazza dimenticó la brutta giornata e l'ennesimo litigio con sua madre.

Ora non era più sola, Calum l'avrebbe aiutata qualunque cosa sarebbe successa.

HOLAAAAAA

Prima cosa scusate tantissimo la mia assenza in questi due giorni ma gli insegnanti di musica mi hanno assegnato una valanga di compiti e non ho potuto scrivere:( giuro non succederà più

Poi volevo fare un grande ringrazziamento a tutti voi che leggete, votate e commentate la mia storia!
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Per me é un sogno che diventa realtà!
Vi amo tantissimo ragazze!!

Spero vi sia piaciuto il capitolo! Votate e commentate!!

baci baci ci vediamo al capitolo 30

Bad Blood||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora