capitolo dieci

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Il rumore della pioggia svegliò Claire che sospirò profondamente prima di controllare l'orologio.

Erano le sei di mattina, si mise seduta e voltò il capo nella direzione del moro. Le piaceva guardare Calum dormire, sembrava così calmo e in pace con se stesso, il contrario del ragazzo che era quando beveva.

Il ragazzo era intrappolato nell'incubo che lo perseguitava da ormai anni, quell'incubo che era fatto di ricordi, quell'incubo che non se ne sarebbe andato facilmente.

Le urla dei suoi genitori dominano il silenzio nella casa, è già un'ora che i suoi si urlano contro, non importa se anno divorziato perchè suo padre continua a entrare e uscire dalla casa con tutte le scuse possibili.

Poi una volta entrato sua madre comicia ad urlargli contro e rinfacciargli cose che anche lei ormai ha dimenticato, ogni scusa è buona per urlare.

Il ragazzo anche se è steso nel letto con il volume della musica al massimo sente tutto ciò che dicono, li trova ridicoli, sempre a criticarsi e a non notare le qualità.

Si sente il rumore di un'oggetto che si infrange a terra e poi altre urla, Calum non ce la fa più, ha le emicrania.

Scende le scale e arriva in cucina, sfila uno di essi dal ceppo del coltelli e oserva la lama, così affilata, così luccicante, così letale.

Guarda verso il salotto,  suo padre gli dà le spalle e sua madre ha la vista coperta dal suo corpo imponente, si avvicina cautamente alla figura davanti a lui.

Arriva poco distante dalla sua schiena, alza il braccio prima di sferrare un coltellata all'altezza del cuore.

Sua madre urla in preda al panico, lui estrae il coltello e gli dà una coltellata al collo, le sue mani e i suoi vestiti sono imbrattati di sangue, i corpi dei suoi genitori sono stesi a terra.

Non litigheranno più, non urleranno più.

Solo ora Il ragazzino capisce la gravità del suo gesto,così comincia a correre ed è qui la parte più brutta del sogno.

Si sentono le sirene della polizia, il ragazzo corre e intorno a se c'è solo l'oscurità, poi viene catapultato di nuovo in quella stanza, c'è silenzio.

Questa volta stesi a terra non ci sono i suoi genitori, c'è Claire circondata da una pozza di sangue, nella sua mano destra impugna solamente un coltello e le lacrime colano sul suo viso.

I bellissimi occhi verdi della ragazza sono coperti dalle palpebre e i suoi capelli bruni sono schizzati di sangue.

Lei non rideva più, non piangeva più, aveva ucciso anche ciò per cui viveva.

Il ragazzo si svegliò con la fronte sudata, Claire dormiva, erano già le 11.00 e la ragazza aveva la visita all'una.

Il moro svegliò la ragazza e i due di mal voglia si alzarono, Claire si truccò e si vestì mentre Calum preparò il pranzo.

Una volta finito di mangiare si catapultarono verso l'ospedale e entrarono nello studio.

-Eccoci qui per il controllo-disse il dootore mentre rimuoveva le bende dal corpicino della ragazza

Toccò delicatamente il taglio evidente e scrisse qualcosa, poi fece pesare Claire.

-Io direi che togliamo la sedia a rotelle, ma attenzione a non sforzarsi troppo- dichiarò il medico dopo la visita

Era un sollievo non dover più  girare su quel trabiccolo a quattro ruote, Calum la aiutò ad alzarsi e a non cadere facendo i primi passi.

Poi l'infermiera la accompagnò a fare un po' di giri per riprendere equilibrio mentre Calum rispondeva ad una telefonata.

Passarono davanti alla stanza di Louis così la ragazza decise di andarlo a salutare.

-Hey Lou- esclamò entrando

-Ciao Claire-i due ragazzi si abbracciarono

-Ti hanno tolto la sedia a rotelle?- chiese il ragazzo staccandosi dall'abbraccio

-Sì, sono venuta sola salutarti ora devo scappare se no  il mio fidanzato si preoccupa-

L'aveva chiamato il suo fidanzato, non poteva crederci.

-Ok ciao-

Il moro cercò di fingere il sorriso migliore mentre la ragazza usciva dalla stanza, troppo bella per essere sua

Ciao a tutti

Ecco il capitolo dieci, spero vi gusti

Vi piace l'idea del sogno per spiegare il passato dei protagonisti? Se sì fatemelo sapere con un commentino.

Come sempre lasciate commenti e mettete la stellina

un bacio grande grande Carolina

Bad Blood||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora