Bucky Barnes • Alive

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Immagina: Bucky Barnes/ The Winter Soldier x Reader
Y/N sta per your name (il tuo nome)

Non sei ancora autorizzata da Fury a far parte delle vere e proprie missioni e questo ti da parecchio fastidio.
Il tuo compito è quello di rimanere a casa con le mani in mano oppure con l'ansia del ritorno dei tuoi compagni.
Però questa volta, il mondo ti cade addosso in pochi istanti nel momento in cui Steve e Sam entrano nella tua stanza, quasi buttando giù la porta portando, trasportando il Soldato d'Inverno che non ha proprio una bell'aspetto.
Il suo volto è in quiete, ricoperto da polvere, sangue e macchie violacee dovute ai molti ripetuti colpi inferti da qualche bastardo.
Senti una grande energia negativa uscire dal suo quel corpo inerme cosa che, non è per niente un buon segno.

-Cosa è successo? Perché è così, chi lo fatto ha ridotto così!-
Urli rivolgendoti con fare nervoso verso gli altri che non proferiscono altro che farfugli tra loro.
Ti appresti subito a scuoterlo nonostante sia privo di sensi cercando in qualche modo vano di risvegliarlo.
-Cazzo riprenditi!-

-Devi usare le tue abilità, devi fare in modo che ritorni.-
Steve poggia una mano sulla tua spalla spronandoti ad usare i tuoi poteri rigenerativi.
Quello di cui sta parlando e che ti sta chiedendo ti fa strabuzzare gli occhi, non hai mai tentato su umani, ancor di più, non in quelle condizioni così critiche.
Hai sempre provato a curare piccole ferite o a riportare in vita animali, una forza minima per un lavoro a dir poco insignificante vista la poca padronanza.

-Non sono pronta, io non posso.-
Scuoti il capo passando una mano sul viso sentendo una morsa al petto.
Un macigno, che ti sta logorando da quando hanno fatto il loro ingresso, perché infondo sapevi già da subito qual era la loro idea principale.

-Vuoi dire che lo lascerai morire?-
Chiede Natasha guardandoti negli occhi con la sua solita espressione risoluta.

-Non ho detto questo! Non l'ho mai fatto, se dovessi sbagliare potrei farlo stare peggio di com'è ora. Potrebbe tornare e non essere più lui.-
Spieghi loro cercando di far capire che la cosa non è da prendere alla leggera ma questi non vogliono sentire altre spiegazioni.
Il tuo dono può essere molto pericoloso se usato nel modo sbagliato, puoi sì guarire le persone, eppure allo stesso tempo è capace di infliggere piaghe o sofferenze tanto da portare quell'essere alla morte; ti è già capitato di perdere il controllo e di usare la tua arma letale in maniera sconsiderata, cosa che vuoi sicuramente evitare con James.

Sotto pressione.
Ecco come ti senti in questo momento.
Le voci di tutti quanti che ti incitano e ti richiamano mentre sei in soprappensiero ti danno solo fastidio non facendoti trovare la concentrazione iniziale.

-Ora basta! Tutti fuori di qui. Ora.-
Urli premendo i palmi sulle tempie lasciando tutti senza parole.
-Non mi avete sentito, andatevene.-
Li spingi fuori dalla stanza premendo la fronte contro la porta scura cercando di calmarti.
Dopo aver recuperato il lume della ragione ti avvicini con determinazione al suo corpo iniziando a liberarlo dalla parte superiore degli indumenti posando, in seguito, le dita sul suo addome.
Se qualcuno ti avesse visto ora avrebbe subito percepito il tuo forte imbarazzo.

-Y/n non è il momento.-
Ti richiami da sola alla serietà.
Chiudi gli occhi e inizi a focalizzare il tuo scopo, senti l'energia scorrerti lungo le vene.
Le tue mani premono sulla sua pelle quasi come se volessi trapassarla per far sì che la linfa vitale che gli stai infondendo arrivi il più presto possibile.
-Funziona ti prego, non fare cazzate.-
Le gambe iniziano a tremarti, il respiro farsi sempre più pesante, il sangue che ti sta scorrendo dal naso percorre la sua strada oltre alle tue labbra e il battito del tuo cuore molto probabilmente si sentiva anche dalla stanza accanto perché ormai nelle tue orecchie c'è solo quello.
Stai impiegando tutta la tua vitalità per riportarlo tanto da lasciarti cadere quando ormai allo stremo non ce la fai più, tuttavia, invece di imbatterti sul legno freddo della tua camera vieni sorretta prontamente dal braccio metallico di Bucky.

-... sei vivo.-
Esulti flebile prima di chiudere gli occhi e lasciarti andare del tutto sentendo la sua voce sempre più lontano.

Quando apri gli occhi sbattendo le palpebre ripetutamente ti accorgi di non essere nella tua stanza e capisci subito di chi è visto che il suo proprietario è seduto su una sedia scomoda con una coperta sulle gambe e il gomito appoggiato al bracciolo per sorreggere la testa.
-Ehi.-
Mormori in tono sommesso.
-James.-
Alzi la voce facendolo scattare sul posto.

-Sei sveglia, sei sveglia!-
Scosta la coperta lasciandola cadere per terra venendo verso di te aiutandoti a sederti.
-Y/n, mi dispiace. Non avresti dovuto.-

-Io non avrei dovuto? James riportarti qui è stata la cosa più impegnativa che io abbia mai fatto. Ma almeno ora ci sei.-
Asserisci guardandolo negli occhi facendo un piccolo sorriso.

-Hai rischiato di morire, hai perso conoscenza per tre giorni.-

-Tre giorni? Mi sono persa quella serie tv che davano giovedì sera. Non ci posso credere.-
Sbuffi alzando gli occhi al cielo facendolo ridere.

-Oh, ovviamente è di questo che ti preoccupi.-

Cala il silenzio.

E in quell'istante, solo in un lampo, balena in entrambi l'intuizione di ciò che sarebbe successo.
Tentenna più di una volta prima di avvicinarsi a te, quasi tirandosi indietro, riesci a percepire il suo battito cardiaco accelerato che ti porta a pensare che forse un po' d'insicurezza ce l'ha anche lui .
Ti sporgi in avanti gli lasci un flebile bacio sulle sue labbra morbide, un gesto infinitamente più ricco e complesso di quanto può essere un semplice scambio di effusioni.
Il suo braccio di carne e ossa ti avvolge, una sensazione di protezione sovrasta i tuoi pensieri che, purtroppo, viene subito interrotta da un dolore improvviso al fianco che ti fa emettere un verso di dissenso.

-Scusami, dovresti solo riposare e io invece ti sto solo rendendo tutto più difficile.
Me ne vado.-
Afferma lasciandoti un bacio sulla fronte.

-Smettila di scusarti, non è colpa tua.
E per favore non andare via per niente al mondo.-

🥶🥶🥶🥶

Io non so dove abitate voi ma qui a Milano fa un freddo che non riesco neanche a uscire di casa e portare il cane a sgambettare.
Ditemi voi  🌎🌍🌏 • collocatevi nel mondo qui ➡️➡️➡️➡️
Poi scopro che siamo vicine di casa!

Comunque tolto il mio spazio lamentele e meteorologia...
BUON ANNO! BUON 2019! BUON TUTTO!
Così facciamo prima ⭐️
Vi auguro tanta felicità, di realizzare tutti i buoni propositi e di essere sempre sul pezzo.

-Ils🌹

IMMAGINA MARVELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora