𝗩 barbarossa cerca la mancia

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La situazione era questa.

Eravamo tutti e quattro a casa mia, con Josh al piano di sopra che diceva di stare facendo i compiti, ma sicuramente stava frugando nella mia roba per vedere se dentro i miei cassetti ci fosse il famoso unicorno Brillantino, e con Beyoncé e Carota che giocavano a braccio di ferro, il tutto nel chiasso più totale.

Ma il problema che stavo affrontando in quel momento era più serio.

«Cavolo Peter, quando a scuola ti ho detto quella cosa scherzavo!»
«L'hai ammesso tu che così sono meglio, no?»
«Sarai anche più carino, ma ciò non significa che per esserlo devi andare a sbattere ogni due per tre contro un mobile!»

Esatto. Peter Dennis Parker si era presentato in casa mia senza occhiali.

E aveva già rotto un vaso.

Avevo invitato i ragazzi da me per parlare loro dei criminali, ma soprattutto per poterci allenare insieme nel cortile situato sul retro, un posto di cui nessuno sapeva l'esistenza, tranne forse Carmelo, il gelataio italiano dietro l'angolo e sua nonna, Vincenza.

Suonò il campanello, e abbandonando Peter, sperando che i vasi di papà restassero intatti, mi diressi alla porta.

Un ragazzo con la barbetta rossa, robusto e abbastanza basso mi porse tre pacchi uno sopra l'altro, e per poco non caddi.

«Vorrei una mancia» sentenziò il ragazzo, con una smorfia in volto.
«Senti Barbarossa, non ho dobloni in casa. Aspetta un attimo, vado a chiedere a mio fratello Josh se ne ha trovati dentro il porta-ombrelli»

Chiusi la porta in faccia al tizio, tornando dai miei amici.

«Questi pacchi sono per voi, e qualunque cosa siano, sono di una pesantezza inquietante. Jamie, sapevo che ti piacesse Beyoncé, ma non credevo che l'amassi così tanto da ordinarla su internet»

Diedi loro i pacchi, e loro sorrisero.
«Sono le nostre tute.» Dissero in coro euforici. Ridacchiai.

«Bene, allora proviamole.»

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«Cosa?!» Esclamai guardando i ragazzi.

«Connie, perché il tuo costume è arancione e quello di Peter rosso? Cos'è, vogliamo fare la gang degli Spider-man vomita arcobaleno?»

Dalla stanza accanto spuntò fuori Jamie.

Aveva una tuta verde.

«Dio, non ci posso credere.»

I costumi calzavano tutti alla perfezione, e tutti avevano un design particolare.

La tuta di Connie, ovviamente color carota, aveva delle ragnatele che fungevano da ali, mentre Peter aveva la tipica tuta rossa da Spider-Man, come quella del fumetto.

Cavolo che originalità.

Jamie aveva un semplice costume verde, le ragnatele rifinite di tessuto nero e il ragno situato sul petto, che sembrava avere dei buchi microscopici.

«Scommetto che quella è una radio con cui ascolti la musica. Già ti immagino a cantare Beyoncé mentre dai un pugno sul naso ad un ladro»

Risi mentre ammiravo la mia tuta gialla, avente un morbido cappuccio nero dall'interno giallo.

Avevo tenuto le mie vans ai piedi, facevano un certo effetto.
Certo, non sarei andata a combattere il crimine con uno skateboard.

Josh scese le scale di fretta, e per poco non sobbalzai così tanto da sbattere la testa al soffitto.
«Che succede qui!? Cosa siete, la gang degli Spider-Man vomita arcobaleno?»

«Ragazzi, io vi avevo avvertito.»
Connie si tolse la maschera, guardando Josh.

«Non me lo ricordavo così bello»
«Il suo carisma è inversamente proporzionale alla sua intelligenza, fidati»
«Peccato»

Solo allora Peter parlò.
«Aspetta un secondo. Non lo vedo bene, ma sono certo che quello sia il ragazzo che hai abbracciato a scuola.»
«Sono suo fratello, genio»
«Olio Baby Jones, zitto» Risposi io, dandogli una gomitata.

«Comunque...» Continuò Josh, guardandoci uno ad uno.
«Ho intenzione di essere il vostro tipo sulla sedia.»

«Cosa!?» Connie scoppiò a ridere, appoggiandosi alla mia spalla. Cavolo, prima Peter, poi lei. Non ero mica un comodino.

«Josh, ammettilo che non ne hai le capacità» Dissi io, inarcando un sopracciglio, al che Jamie fece un passo avanti.

«Lui è la nostra unica possibilità, e se non lo accontentiamo le nostre identità saranno scoperte. Potrebbe vendicarsi dicendo a tutti il nostro segreto.»

Josh sorrise compiaciuto, e io gli mollai uno schiaffo.
«Non so quanti disastri combinerai, ma sappi che se metti la vita dei miei amici in pericolo, sei un detersivo fritto.»

«Dite che il detersivo fritto puzza?» Chiese Peter grattandosi la nuca.

Pochi minuti dopo eravamo nel cortile segreto, a tentare di usare gli spara-ragnatele in maniera utile.

Ero perfino riuscita a tirare una ragnatela sulla bocca di Josh, e avevo l'impressione che non sarebbe riuscito a parlare per un bel po'.

Quanto a Jamie, la sua maestria nell'oscillare era pari a quella di Josh di essere irritante. Insomma, era perfetto.

Connie usò la tecnica delle ragnatele-ali per lanciarsi da una parete alla quale era attaccata attraverso delle ventose sui plantari, riuscendo subito nel suo intento.

E poi c'ero io, che cercavo di aiutare Peter.

Ora la domanda ve la pongo io.
Quanto pensate sia facile far usare i poteri ad una talpa impedita?

Spazio autrice:

Scusatemi ma sono davvero molto impegnata, pubblicherò i prossimi capitoli quando posso, non garantisco che riuscirò tutti i giorni, sorratemih♡

Luv ya bbys

Piccolo sondaggetto:

Di che colore avete gli occhi?
Vi piacciono i ragni?

Uuuh e vorrei aggiungere, che vorrei fare una selezione. Chi vuole può creare una fanart, un aestethic o un edit del suo personaggio preferito in questa storia, e potrà inviarmelo su instagram, @Lukrecja05_

Quando pubblicherò il prossimo capitolo e me li avrete inviati, sceglierò i migliori e sclererò come se non ci fosse un domani♡ grazie amorih

Shiaoh











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