«Vincenza ci ha traditi tutti»
Esclamai mentre mangiavo il mio sandwich.
«E dire che prendere il gelato lì era un piacere» Disse Connie, sospirando.Peter fece spallucce.
«Le probabilità che decidesse di passare dalla parte dei cattivi erano molteplici considerando la sua avanzata età e probabilmente il fatto che si sia stancata di fare sempre la stessa vita»
«Sì amico, ma chi è che non vorrebbe passare la vita in una gelateria!? Potresti avere sempre gelato a disposizione e mangiarne quanto vuoi senza preoccuparti di pagare» Rispose Jamie, al che gli battei un cinque.
«Sconfiggeremo i nemici. Ma Peter, tu non puoi continuare a non usare gli occhiali quando sei Spider-Man, se non vuoi rischiare di cadere da un balcone di nuovo»
«E che una Lynn ti cada addosso» Esclamò Connie, finendo la mia frase.«Non è colpa mia se sono miope. Chiedete ai miei occhi di svegliarsi. E poi prendo sul serio le parole di una ragazza» Sbuffò lui, addentando una mela.
«Sicuro che Lynn sia una ragazza?» Disse Connie, al che le diedi una gomitata.Eravamo in mensa, nello stesso tavolo isolato dove avevo visto Peter il giorno prima.
«Jamie, perché lavori in infermeria?»
Chiese d'un tratto Connie.
«Mi piace aiutare la gente» Rispose lui facendo spallucce.Tralasciamo il fatto che il giorno prima mi aveva quasi uccisa con il suo concerto privato.
«Dobbiamo fare qualcosa»
«Certo Lynn, ma non penso tu voglia prendere a calci una vecchietta» Disse Peter, guardandomi, al che alzai gli occhi al cielo.«Ovvio che no, hai mai visto Spider-Man prendere a calci qualcuno? E poi se riesco a mandarla in galera potrò ereditare la sua gelateria e lavorare insieme a quel figaccione di Carmelo»
Tutti ridacchiarono, tranne Peter.
«Può essere che nonna Vincenza ci abbia visti mentre ci allenavamo.» Disse abbassando lo sguardo sulla mela ormai finita.
«Amico, Vincenza è una nonna, come hai detto. E sarà almeno centocinquanta volte più cieca di te. Secondo me ha visto quattro puntini colorati danzanti e bum! Quelli sono i miei nemici ragnetti!»
Jamie si diede una manata in faccia.
«Parli sempre così tanto?»
«Può fare anche di peggio» Disse Peter, alludendo a quando lo avevo preso in giro sul papillon. Lo ammetto, ero ancora dispiaciuta. Ma non riuscivo a chiedere scusa, era come se ci fosse qualcosa che mi bloccava.
E da questo punto di vista mi sentivo un verme. Un verme con stile, ovvio. Ma pur sempre un verme.
Anzi, un ragno.
· · ─────── ·𖥸· ─────── · ·
«Radice cubica di 3375?» Mi chiese Connie mordicchiando la penna mentre facevamo algebra.
«Vincenza»
«Vincenza non è un numero»
«E i numeri non hanno le radici come te, Carota.»Sbuffai. Non potevo prendere a calci una nonnina con la scusa del "Sì ma è cattiva", era ingiusto, nonostante Vincenza fosse una traditrice rintraccia panini.
«Un attimo!»
«Mi sai finalmente dire la radice di 3375?»
«E se Vincenza fosse la streghetta che Wiskey vuol mangiar?»
«Wiskey farà meglio a scendere la montagna e tornare dalla mamma.»Connie sbuffò.
«15»
«Che?»
«La radice cubica di 3375»
«Lynn, quindi tu studi?»
STAI LEGGENDO
© MULTIVERSE COLLAPSE™
Science Fiction«il multiverso sta collassando, cosa pensi di fare, lynn?» «mah, penso che me ne starò qui davanti alla tv a poltrire per il resto dei miei giorni.» «sono serio» «oh...anche io, i ragni non mentono.» dove un'amichevole spidey-gurl di quartiere e la...